Nel Vangelo di Marco l’autore, all’esordio della vita pubblica di Gesù, propone quella che potremmo definire come “una giornata tipo” in cui vediamo Gesù intento a guarire e ridare libertà dal maligno a coloro che gli vengono posti davanti per raccogliersi poi in preghiera: in pochi versetti troviamo condensata tutta l’attività di Gesù.
Questa caratteristica di semplicità ed immediatezza rende questo vangelo davvero avvicinabile a tutti … e noi cercheremo di accompagnarvi nella sua lettura.
Di seguito ritrovate come al solito le letture, i commenti, gli orari delle Celebrazioni ed il calendario del mese di febbraio.
Continuano intanto le Benedizioni nelle case: trovate il calendario nella vostra buchetta della posta, in fondo alla Chiesa o lo potete scricare qui https://www.parrocchiedibudrio.it/wp-content/uploads/2024/01/Calendario-Benedizioni-Pasquali-2024.pdf
Buona domenica a tutti!
4 Febbraio – V Domenica per Annum
Dal libro di Giobbe (7,1-4.6-7)
Giobbe parlò e disse: «L’uomo non compie forse un duro servizio sulla terra e i suoi giorni non sono come quelli d’un mercenario?
Come lo schiavo sospira l’ombra e come il mercenario aspetta il suo salario, così a me sono toccati mesi d’illusione e notti di affanno mi sono state assegnate. Se mi corico dico: “Quando mi alzerò?”.
La notte si fa lunga e sono stanco di rigirarmi fino all’alba. I miei giorni scorrono più veloci d’una spola, svaniscono senza un filo di speranza.
Ricòrdati che un soffio è la mia vita: il mio occhio non rivedrà più il bene».
Salmo 146 – Rit.: Risanaci, Signore, Dio della vita.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (9,16-19.22-23)
Fratelli, annunciare il Vangelo non è per me un vanto, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo!
Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato. Qual è dunque la mia ricompensa? Quella di annunciare gratuitamente il Vangelo senza usare il diritto conferitomi dal Vangelo.
Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero. Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch’io.
Dal Vangelo secondo Marco (1,29-39)
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
Puoi ascoltare il vangelo al link: https://www.lachiesa.it/liturgia/allegati/mp3/BO050.mp3
Papa Francesco – Angelus del 7.2.2021
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Il Vangelo di oggi (cfr Mc 1,29-39) presenta la guarigione, da parte di Gesù, della suocera di Pietro e poi di tanti altri malati e sofferenti che si stringono a Lui.
Quella della suocera di Pietro è la prima guarigione di ordine fisico raccontata da Marco: la donna si trovava a letto con la febbre; nei suoi confronti, l’atteggiamento e il gesto di Gesù sono emblematici: «Si avvicinò, la fece alzare prendendola per mano» (v. 31), annota l’Evangelista. C’è tanta dolcezza in questo semplice atto, che sembra quasi naturale: «La febbre la lasciò ed ella li serviva» (ibid.). Il potere risanante di Gesù non incontra alcuna resistenza; e la persona guarita riprende la sua vita normale, pensando subito agli altri e non a sé stessa – e questo è significativo, è segno di vera “salute”!
Quel giorno era un sabato. La gente del villaggio aspetta il tramonto e poi, finito l’obbligo del riposo, esce e porta da Gesù tutti i malati e gli indemoniati. E Lui li guarisce, ma vieta ai demoni di rivelare che Lui è il Cristo (cfr vv. 32-34). Fin dall’inizio, dunque, Gesù mostra la sua predilezione per le persone sofferenti nel corpo e nello spirito: è una predilezione di Gesù avvicinarsi alle persone che soffrono sia nel corpo sia nello spirito. È la predilezione del Padre, che Lui incarna e manifesta con opere e parole. I suoi discepoli ne sono stati testimoni oculari, hanno visto questo e poi lo hanno testimoniato. Ma Gesù non li ha voluti solo spettatori della sua missione: li ha coinvolti, li ha inviati, ha dato anche a loro il potere di guarire i malati e scacciare i demoni (cfr Mt 10,1; Mc 6,7). E questo è proseguito senza interruzione nella vita della Chiesa, fino ad oggi. E questo è importante. Prendersi cura dei malati di ogni genere non è per la Chiesa un’“attività opzionale”, no! Non è qualcosa di accessorio, no. Prendersi cura dei malati di ogni genere fa parte integrante della missione della Chiesa, come lo era di quella di Gesù. E questa missione è portare la tenerezza di Dio all’umanità sofferente. Ce lo ricorderà tra pochi giorni, l’11 febbraio, la Giornata Mondiale del Malato.
La realtà che stiamo vivendo in tutto il mondo a causa della pandemia rende particolarmente attuale questo messaggio, questa missione essenziale della Chiesa. La voce di Giobbe, che risuona nella Liturgia odierna, ancora una volta si fa interprete della nostra condizione umana, così alta nella dignità – la nostra condizione umana, altissima nella dignità – e nello stesso tempo così fragile. Di fronte a questa realtà, sempre sorge nel cuore la domanda: “perché?”.
E a questo interrogativo – perché siamo così alti nella dignità e così fragili nella condizione – Gesù, Verbo Incarnato, risponde non con una spiegazione, ma con una presenza d’amore che si china, che prende per mano e fa rialzare, come ha fatto con la suocera di Pietro (cfr Mc 1,31). Chinarsi per far rialzare l’altro. Non dimentichiamo che l’unico modo lecito di guardare una persona dall’alto in basso è quando tu tendi la mano per aiutarla a sollevarsi. L’unica. E questa è la missione che Gesù ha affidato alla Chiesa. Il Figlio di Dio manifesta la sua Signoria non “dall’alto in basso”, non a distanza, ma chinandosi, tendendo la mano; manifesta la sua Signoria nella vicinanza, nella tenerezza e nella compassione. Vicinanza, tenerezza, compassione sono lo stile di Dio. Dio si fa vicino e si fa vicino con tenerezza e con compassione. Quante volte nel Vangelo leggiamo, davanti a un problema di salute o qualsiasi problema: “ne ebbe compassione”. La compassione di Gesù, la vicinanza di Dio in Gesù è lo stile di Dio. Il Vangelo di oggi ci ricorda anche che questa compassione affonda le radici nell’intima relazione con il Padre. Perché? Prima dell’alba e dopo il tramonto, Gesù si appartava e rimaneva da solo a pregare (v. 35). Da lì attingeva la forza per compiere il suo ministero, predicando e operando guarigioni.
La Vergine Santa ci aiuti a lasciarci guarire da Gesù – ne abbiamo sempre bisogno, tutti – per poter essere a nostra volta testimoni della tenerezza risanatrice di Dio.
Link: Angelus, 7 febbraio 2021 | Francesco (vatican.va)
Zona Pastorale di Budrio
Orario Messe Festive
Prefestive: Pieve di Budrio ore 17:00, Cento ore 18:00
Festive: Prunaro ore 9:00, Pieve ore 9:30, Bagnarola e Maddalena ore 11:00 (a mesi alterni), Mezzolara ore 11:00, Vedrana ore 11:15
Per ulteriori informazioni e Orari Messe feriali visita il sito www.parrocchiedibudrio.it
Parrocchia San Lorenzo di Budrio
Per informazioni 051 800056 (ore 9-12) oppure info@sanlorenzobudrio.it
Carità
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Orario invernale Messe e Funzioni religiose della Parrocchia
San Lorenzo – Festive: ore 18:00 S. Messa prefestiva – ore 8:00, 10:30, 18:00 S. Messe festive
Santuario dell’Olmo – Festiva: ore 9:00 S. Messa
San Lorenzo – Feriali: ore 8:00 Celebrazione delle Lodi – ore 8:30 S. Messa (martedì Adorazione) – ore 18:00 S. Messa
Chiesa delle Creti – Festiva: ore 10:00 S. Messa in lingua polacca
Calendario parrocchiale
Domenica
4 febbraio |
V Domenica del Tempo Ordinario – 46° Giornata per la vita
“Guarì molti che erano affetti da varie malattie” ore 17:30, cattedrale di San Pietro a Bologna, Ordinazione diaconale di Giorgio Mazzanti della parrocchia di Pieve di Budrio |
Lunedì 5 | Sant’Agata, vergine e martire
ore 20:45 “Scomodi ma necessari” Incontro biblico https://www.parrocchiedibudrio.it/wp-content/uploads/2024/02/Scomodi-ma-necessari.pdf |
Martedì 6 | Santi Paolo Miki e compagni, martiri |
Sabato 10 | Santa Scolastica, vergine |
Domenica
11 febbraio |
VI Domenica del Tempo Ordinario – 33° Giornata del malato
“La lebbra scomparve da lui ed egli fu guarito” |
Lunedì 12 | ore 19:30 Consiglio Pastorale Parrocchiale |
Mercoledì 14 | Mercoledì delle ceneri – Inizio della Quaresima
ore 8:00 Lodi, ore 8:30 e 20:30 Messa con imposizione delle Ceneri |
Giovedì 15, Venerdì 16, Sabato 17 | Triduo in preparazione alla Festa dei Sette Santi Fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria
ore 8:00 Celebrazione “In lode dei Sette Santi” |
Venerdì 16 | ore 17:15 Via Crucis (continua tutti i venerdì di Quaresima) |
Sabato 17 | ore 17:15 Vespri cantati in onore dei Sette Santi Fondatori OSM |
Domenica
18 febbraio |
I Domenica di Quaresima
Sette Santi Padri Fondatori dei Servi di Maria – solennità Giornata vocazionale OSM “Gesù, tentato da Satana, è servito dagli angeli” ore 10:30 Messa solenne concelebrata |
Lunedì 19 | ore 20:45 “Scomodi ma necessari” Incontro biblico
https://www.parrocchiedibudrio.it/wp-content/uploads/2024/02/Scomodi-ma-necessari.pdf |
Giovedì 22 | Cattedra di San Pietro – festa |
Domenica
25 febbraio |
II Domenica di Quaresima
“Questi è il Figlio mia, l’amato” |