Avvisi S.Lorenzo – 05.05.2022

Dopo l’Ascensione eccoci alla Solennità della Pentecoste, caratterizzata dal dono dello Spirito, evento che costituisce anche la nascita della Chiesa.

Per questo il lunedì dopo Pentecoste, 6 giugno, ricorderemo invece Maria, Madre della Chiesa

Per il commento al Vangelo di questa settimana ringraziamo Fabio:

“L’uomo che entra in contatto con lo Spirito, parla finalmente “la propria lingua”, esprime la sua verità profonda, il suo vero essere, smettendola così di corrispondere ad attese di altri e recitando parti che non gli competono.

Gesù infatti, quando parlava con le persone, deve aver avuto quella meravigliosa capacità di infondere in loro la fiducia di aprir finalmente bocca, di convincerli che avevano qualcosa di bello e di vero da dire.

Lo Spirito di Dio soffia sempre e ciascuno è portatore di verità  e di bellezza.

Il nostro compito sarà di fare in modo che la ricchezza e la fecondità di ogni diversità possibile si volga verso un orizzonte di bene.

Nonostante le fatiche, lo spettacolo del male che sembra trionfare, siamo invitati ad alzare lo sguardo affinché la nostra vita diventi una lode al Signore vincitore della morte, che non ci abbandona mai!”

Ed è ancora all’insegna di Maria che noi vivremo questi giorni: sono infatti i giorni in cui ci raduneremo attorno all’Immagine della Madonna dell’Olmo nel suo Santuario per celebrare l’Eucaristia (ore 11), recitare il Rosario (ore 17:30) e portarla processionalmente a benedire le nostre case e le nostre campagne

Buona domenica, riempiti dal dono dello Spirito e ancora in compagnia di Maria.

5 giugno – Domenica di Pentecoste

Dagli Atti degli Apostoli (2,1-11)

Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi. Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frigia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, Giudei e proséliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio»

Dal Salmo 103 –  Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (8,8-17)

Fratelli, quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio. Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia. E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. Così dunque, fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete. Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.

Dal Vangelo secondo Giovanni (14,15-16.23-26)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre. Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

Papa Francesco – Regina Coeli del 15.5.2016

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Oggi celebriamo la grande festa della Pentecoste, che porta a compimento il Tempo Pasquale, cinquanta giorni dopo la Risurrezione di Cristo. La liturgia ci invita ad aprire la nostra mente e il nostro cuore al dono dello Spirito Santo, che Gesù promise a più riprese ai suoi discepoli, il primo e principale dono che Egli ci ha ottenuto con la sua Risurrezione. Questo dono, Gesù stesso lo ha implorato dal Padre, come attesta il Vangelo di oggi, che è ambientato nell’Ultima Cena. Gesù dice ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito perché rimanga con voi per sempre» (Gv 14,15-16).

Queste parole ci ricordano anzitutto che l’amore per una persona, e anche per il Signore, si dimostra non con le parole, ma con i fatti; e anche “osservare i comandamenti” va inteso in senso esistenziale, in modo che tutta la vita ne sia coinvolta. Infatti, essere cristiani non significa principalmente appartenere a una certa cultura o aderire a una certa dottrina, ma piuttosto legare la propria vita, in ogni suo aspetto, alla persona di Gesù e, attraverso di Lui, al Padre. Per questo scopo Gesù promette l’effusione dello Spirito Santo ai suoi discepoli. Proprio grazie allo Spirito Santo, Amore che unisce il Padre e il Figlio e da loro procede, tutti possiamo vivere la stessa vita di Gesù. Lo Spirito, infatti, ci insegna ogni cosa, ossia l’unica cosa indispensabile: amare come ama Dio.

Nel promettere lo Spirito Santo, Gesù lo definisce «un altro Paraclito» (v. 16), che significa Consolatore, Avvocato, Intercessore, cioè Colui che ci assiste, ci difende, sta al nostro fianco nel cammino della vita e nella lotta per il bene e contro il male. Gesù dice «un altro Paraclito» perché il primo è Lui, Lui stesso, che si è fatto carne proprio per assumere su di sé la nostra condizione umana e liberarla dalla schiavitù del peccato.

Inoltre, lo Spirito Santo esercita una funzione di insegnamento e di memoria. Insegnamento e memoria. Ce lo ha detto Gesù: «Il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto» (v. 26). Lo Spirito Santo non porta un insegnamento diverso, ma rende vivo, rende operante l’insegnamento di Gesù, perché il tempo che passa non lo cancelli o non lo affievolisca. Lo Spirito Santo innesta questo insegnamento dentro al nostro cuore, ci aiuta a interiorizzarlo, facendolo diventare parte di noi, carne della nostra carne. Al tempo stesso, prepara il nostro cuore perché sia capace davvero di ricevere le parole e gli esempi del Signore. Tutte le volte che la parola di Gesù viene accolta con gioia nel nostro cuore, questo è opera dello Spirito Santo.

Preghiamo ora insieme il Regina Caeli – per l’ultima volta quest’anno –, invocando la materna intercessione della Vergine Maria. Ella ci ottenga la grazia di essere fortemente animati dallo Spirito Santo, per testimoniare Cristo con franchezza evangelica e aprirci sempre più alla pienezza del suo amore.

Calendario parrocchiale

Sabato 4 San Giustino, martire

ore 11:00 Battesimo di Diego

ore 16:00 Pellegrinaggio al Santuario dell’Olmo dei bambini del Catechismo, ore 18:00 Messa per i bambini

ore 20:45 in San Lorenzo Veglia di Pentecoste della Zona Pastorale

Domenica

5 giugno

Pentecoste – Solennità – “Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo”

ore 8:00, 10:30, 19:00 S. Messe in San Lorenzo

ore 11:00 Messa solenne al Santuario dell’Olmo con la Corale Vincenzo Bellini

ore 11:30 Battesimo di Manuel

ore 17:30 al Santuario dell’Olmo Rosario, a seguire Processione con l’immagine della Madonna

Lunedì 6 Beata Vergine Maria Madre della Chiesa
Domenica 12 giugno Santissima Trinità – Solennità

“Tutto quello che il Padre possiede, è mio; lo Spirito prenderà del mio e ve lo annuncerà”

Lunedì 13 Sant’Antonio di Padova

ore 21:00 Messa alla chiesa delle Creti

Non ci sarà la messa delle 19:00 in San Lorenzo

Domenica 19 giugno Corpo e Sangue di Gesù – Solennità  “Tutti mangiarono a sazietà”
Venerdì 24 Sacratissimo Cuore di Gesù – Solennità
Sabato 25 Natività San Giovanni Battista
Domenica 26 giugno XIII Domenica del Tempo Ordinario  – “Ti seguirò ovunque tu vada”