Carissimi,
siamo alla domenica 5 dicembre, seconda di Avvento, subito seguita, l’8 dicembre, dalla Solennità dell’Immacolata concezione di Maria,
ed anche il nostro foglietto Avvisi si fa più ricco …
Il commento di questa domenica è di Maria Giulia:
Luca, col suo Vangelo, ci fa saper che, quando Dio interviene nella storia dell’uomo, la sua parola non risuona nelle grandi città ma nel deserto e nelle profondità del nostro cuore: “ogni uomo vedrà la sua salvezza”. Questa salvezza per vederla e sentirla dobbiamo fare silenzio per poterla ascoltare. Giovanni Battista con la sua predicazione impegna l’umanità a togliere tutti gli ostacoli spogliandoci delle nostre sicurezze, tortuosità e ambiguità, per andare incontro al Signore che, a sua volta, ci viene incontro portandoci in dono la sua salvezza. E, infine, non illudiamoci di vedere per il solo motivo che teniamo gli occhi aperti, perché, per vedere bene è necessaria la scintilla della luce, che solo il Cristo può fare scoccare in noi.
Di seguito trovate, oltre all’omelia di papa Francesco per l’Immacolata, anche alcuni avvisi:
- Domenica 5 dicembre ore 9-16, presso la Parrocchia di Vedrana, Ritiro per Giovani ed Adulti a cura dell’AC della Zona Pastorale (è ancora possibile prenotarsi per partecipare)
- Sabato 11 e sabato 18 ore 15-18:30, preso le salette Creti, Tempo di Baratto
A tutti, buona Domenica e buon Avvento
5 Dicembre – II Domenica di Avvento
Dal libro del profeta Baruc (5,1-9)
Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell’afflizione, rivèstiti dello splendore della gloria che ti viene da Dio per sempre. Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio, metti sul tuo capo il diadema di gloria dell’Eterno, perché Dio mostrerà il tuo splendore a ogni creatura sotto il cielo. Sarai chiamata da Dio per sempre: «Pace di giustizia» e «Gloria di pietà». Sorgi, o Gerusalemme, sta’ in piedi sull’altura e guarda verso oriente; vedi i tuoi figli riuniti, dal tramonto del sole fino al suo sorgere, alla parola del Santo, esultanti per il ricordo di Dio. Si sono allontanati da te a piedi, incalzati dai nemici; ora Dio te li riconduce in trionfo come sopra un trono regale. Poiché Dio ha deciso di spianare ogni alta montagna e le rupi perenni, di colmare le valli livellando il terreno, perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio. Anche le selve e ogni albero odoroso hanno fatto ombra a Israele per comando di Dio. Perché Dio ricondurrà Israele con gioia alla luce della sua gloria, con la misericordia e la giustizia che vengono da lui. Il Mosaico della Chiesa greco-ortodossa di San Giorgio a Madaba, in Giordania, è la più antica mappa di Gerusalemme arrivata fino ai giorni nostri.
Dal salmo 125 – Rit.: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési (1,4-6.8-11)
Fratelli, sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù. E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (3,1-6)
Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!»
8 Dicembre – Immacolata Concezione di Maria
Dal libro della Gènesi (3,9-15.20)
[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato». Allora il Signore Dio disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici! Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno». L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.
Salmo Responsoriale (dal salmo 145) – Rit.: Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (1,3-6.11-12)
Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati – secondo il progetto di colui che tutto opera secondo la sua volontà – a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.
Dal Vangelo secondo Luca (1,26-38)
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Papa Francesco – Angelus – 8 dicembre 2015
Cari fratelli e sorelle, buongiorno e buona festa!
Oggi, la festa dell’Immacolata ci fa contemplare la Madonna che, per singolare privilegio, è stata preservata dal peccato originale fin dal suo concepimento. Pur vivendo nel mondo segnato dal peccato, non ne viene toccata: Maria è nostra sorella nella sofferenza, ma non nel male e nel peccato. Anzi, il male in lei è stato sconfitto prima ancora di sfiorarla, perché Dio l’ha ricolmata di grazia (cfr Lc 1,28). L’Immacolata Concezione significa che Maria è la prima salvata dall’infinita misericordia del Padre, quale primizia della salvezza che Dio vuole donare ad ogni uomo e donna, in Cristo. Per questo l’Immacolata è diventata icona sublime della misericordia divina che ha vinto sul peccato. E noi, oggi, all’inizio del Giubileo della Misericordia, vogliamo guardare a questa icona con amore fiducioso e contemplarla in tutto il suo splendore, imitandone la fede.
Nel concepimento immacolato di Maria siamo invitati a riconoscere l’aurora del mondo nuovo, trasformato dall’opera salvifica del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. L’aurora della nuova creazione attuata dalla divina misericordia. Per questo la Vergine Maria, mai contagiata dal peccato e sempre ricolma di Dio, è madre di una umanità nuova. È madre del mondo ricreato.
Celebrare questa festa comporta due cose.
Primo: accogliere pienamente Dio e la sua grazia misericordiosa nella nostra vita.
Secondo: diventare a nostra volta artefici di misericordia mediante un cammino evangelico. La festa dell’Immacolata diventa allora la festa di tutti noi se, con i nostri “sì” quotidiani, riusciamo a vincere il nostro egoismo e a rendere più lieta la vita dei nostri fratelli, a donare loro speranza, asciugando qualche lacrima e donando un po’ di gioia. Ad imitazione di Maria, siamo chiamati a diventare portatori di Cristo e testimoni del suo amore, guardando anzitutto a quelli che sono i privilegiati agli occhi di Gesù. Sono coloro che Lui stesso ci ha indicato: «Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi» (Mt 25, 35-36).
L’odierna festa dell’Immacolata Concezione ha uno specifico messaggio da comunicarci: ci ricorda che nella nostra vita tutto è dono, tutto è misericordia.
La Vergine Santa, primizia dei salvati, modello della Chiesa, sposa santa e immacolata, amata dal Signore, ci aiuti a riscoprire sempre più la misericordia divina come distintivo del cristiano. Non si può capire un cristiano vero che non sia misericordioso, come non si può capire Dio senza la sua misericordia. Essa è la parola-sintesi del Vangelo: misericordia. È il tratto fondamentale del volto di Cristo: quel volto che noi riconosciamo nei diversi aspetti della sua esistenza: quando va incontro a tutti, quando guarisce gli ammalati, quando siede a tavola con i peccatori, e soprattutto quando, inchiodato sulla croce, perdona; lì noi vediamo il volto della misericordia divina.
Non abbiamo paura: lasciamoci abbracciare dalla misericordia di Dio che ci aspetta e perdona tutto. Nulla è più dolce della sua misericordia. Lasciamoci accarezzare da Dio: è tanto buono, il Signore, e perdona tutto.
Calendario parrocchiale
Sabato 4 | ore 15:00 Meditando il Vangelo (continua ogni sabato)
ore 16:30 Messa rivolta ai genitori e ai ragazzi del Catechismo |
Domenica
5 dicembre |
II Domenica di Avvento
“Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio” ore 9:00–16:00, parrocchia di Vedrana, Ritiro di Avvento per Giovani e Adulti (vedi spazio Zona Pastorale) ore 11:30 Battesimo di Leonardo |
Lunedì 6 | San Nicola, vescovo |
Martedì 7 | Sant’Ambrogio, vescovo e dottore della Chiesa |
Lu 6 e Ma 7 | Triduo in preparazione alla Solennità dell’Immacolata |
Mercoledì 8 | Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria
Messe come nei giorni festivi |
Venerdì 10 | ore 20:45 Consiglio Pastorale Parrocchiale |
Sabato 11 | ore 15:00 Confessione per i ragazzi della V elementare
ore15-18:30, Salette Creti, Tempo di Baratto (vedi volantino) |
Domenica
12 dicembre |
III Domenica di Avvento
“E noi che cosa dobbiamo fare?” |
Lunedì 13 | Santa Lucia, vergine e martire |
Martedì 14 | San Giovanni della Croce, sacerdote e dottore della Chiesa |
Giovedì 16 | Inizia la Novena in preparazione al Natale |
Sabato 18 | ore15-18:30, Salette Creti, Tempo di Baratto (vedi volantino) |
Domenica
19 dicembre |
IV Domenica di Avvento
“A che cosa devo che la madre del mio signore venga a me?” ore 15:30 Preghiera con la Fraternità dell’Ordine Servi di Maria |
Giovedì 23 | ore 21:00 Concerto di Natale della Corale Bellini |