Avvisi S.Lorenzo 07.02.2021

Carissimi,

Il Vangelo di Marco in questa V Domenica del Tempo Ordinario, ci propone un Gesù che “guarisce e scaccia i demoni”.

In questi mesi abbiamo davvero fatto esperienza di quanto abbiamo bisogno anche noi di essere guariti nel corpo e da quel male interiore che a volte ci accompagna per essere di nuovo capaci di metterci “a servire” i fratelli.

Il commento al vangelo di questa domenica ce lo propone Livia:

La delicatezza del Signore che entra a piccoli passi nelle nostre vite è sorprendente! Noi ci lasciamo trasportare dai nostri impegni quotidiani e non immaginiamo che Qualcuno da lassù veglia su di noi, conosce i nostri pensieri e sa di cosa abbiamo bisogno. 

Affidiamo a Lui la nostra vita e accogliamo la bontà dei doni che ci vengono dati gratuitamente.

Alla fine delle nostre giornate riflettiamo sulla grazia che è passata nella nostra vita, ringraziamo e mettiamoci al servizio del prossimo, come ha fatto la suocera di Simone dopo essere stata guarita. Lasciamo che l’amore ricevuto si moltiplichi.

In allegato il Foglietto degli Avvisi della parrocchia, in cui ritrovate oltre al testo delle letture anche un’omelia di papa Benedetto sul testo del Vangelo.

Tra gli Avvisi anticipiamo che domenica prossima 14 febbraio festeggeremo in forma solenne i Sette Santi Padri fondatori dei Servi di Maria.

E, a proposito di bisogno di guarigione, l’incontro (in presenza ma con la possibilità di essere seguito anche sul canale YouTube della parrocchia di Pieve) che la Zona Pastorale ha organizzato per domenica 21 febbraio ore 15:30 dal titolo: Covid, tempo di prova, attese e scelte: Esperienze intorno (tra) a noi.

7 febbraio 2021 – V Domenica per annum

Dal libro dei Giobbe (7,1-4.6-7)

Giobbe parlò e disse: «L’uomo non compie forse un duro servizio sulla terra e i suoi giorni non sono come quelli d’un mercenario? Come lo schiavo sospira l’ombra e come il mercenario aspetta il suo salario, così a me sono toccati mesi d’illusione e notti di affanno mi sono state assegnate. Se mi corico dico: “Quando mi alzerò?” La notte si fa lunga e sono stanco di rigirarmi fino all’alba. I miei giorni scorrono più veloci d’una spola, svaniscono senza un filo di speranza. Ricòrdati che un soffio è la mia vita: il mio occhio non rivedrà più il bene».

Salmo Responsoriale Salmo 146 – Rit.: Risanaci, Signore, Dio della vita.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (9,16-19.22-23)

Fratelli, annunciare il Vangelo non è per me un vanto, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo! Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato. Qual è dunque la mia ricompensa? Quella di annunciare gratuitamente il Vangelo senza usare il diritto conferitomi dal Vangelo. Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero. Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch’io.

Dal Vangelo secondo Marco (1,29-39)

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.

Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

Papa Benedetto XVI – Angelus 5.2.2012

Cari fratelli e sorelle!

Il Vangelo di questa domenica ci presenta Gesù che guarisce i malati: dapprima la suocera di Simone Pietro, che era a letto con la febbre ed Egli, prendendola per mano, la risanò e la fece alzare; poi tutti i malati di Cafarnao, provati nel corpo, nella mente e nello spirito, ed Egli “guarì molti… e scacciò molti demoni” (Mc 1,34). I quattro Evangelisti sono concordi nell’attestare che la liberazione da malattie e infermità di ogni genere costituì, insieme con la predicazione, la principale attività di Gesù nella sua vita pubblica. In effetti, le malattie sono un segno dell’azione del Male nel mondo e nell’uomo, mentre le guarigioni dimostrano che il Regno di Dio, Dio stesso è vicino. Gesù Cristo è venuto a sconfiggere il Male alla radice, e le guarigioni sono un anticipo della sua vittoria, ottenuta con la sua Morte e Risurrezione.

Un giorno Gesù disse: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati” (Mc 2,17). In quella circostanza si riferiva ai peccatori, che Egli è venuto a chiamare e a salvare. Rimane vero però che la malattia è una condizione tipicamente umana, in cui sperimentiamo fortemente che non siamo autosufficienti, ma abbiamo bisogno degli altri. In questo senso potremmo dire, con un paradosso, che la malattia può essere un momento salutare in cui si può sperimentare l’attenzione degli altri e donare attenzione agli altri! Tuttavia, essa è pur sempre una prova, che può diventare anche lunga e difficile. Quando la guarigione non arriva e le sofferenze si prolungano, possiamo rimanere come schiacciati, isolati, e allora la nostra esistenza si deprime e si disumanizza.

Come dobbiamo reagire a questo attacco del Male? Certamente con le cure appropriate – la medicina in questi decenni ha fatto passi da gigante, e ne siamo grati – ma la Parola di Dio ci insegna che c’è un atteggiamento decisivo e di fondo con cui affrontare la malattia ed è quello della fede in Dio, nella sua bontà. Lo ripete sempre Gesù alle persone che guarisce: La tua fede ti ha salvato (cfr Mc 5,34.36). Persino di fronte alla morte, la fede può rendere possibile ciò che umanamente è impossibile. Ma fede in che cosa? Nell’amore di Dio. Ecco la vera risposta, che sconfigge radicalmente il Male. Come Gesù ha affrontato il Maligno con la forza dell’amore che gli veniva dal Padre, così anche noi possiamo affrontare e vincere la prova della malattia tenendo il nostro cuore immerso nell’amore di Dio. Tutti conosciamo persone che hanno sopportato sofferenze terribili perché Dio dava loro una serenità profonda. Penso all’esempio recente della beata Chiara Badano, stroncata nel fiore della giovinezza da un male senza scampo: quanti andavano a farle visita, ricevevano da lei luce e fiducia! Tuttavia, nella malattia, abbiamo tutti bisogno di calore umano: per confortare una persona malata, più che le parole, conta la vicinanza serena e sincera.

Cari amici, l’11 febbraio, memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, è la Giornata Mondiale del Malato. Facciamo anche noi come la gente dei tempi di Gesù: spiritualmente presentiamo a Lui tutti i malati, fiduciosi che Egli vuole e può guarirli. E invochiamo l’intercessione della Madonna, specialmente per le situazioni di maggiore sofferenza e abbandono. Maria, Salute dei malati, prega per noi!

Avvisi e Calendario Parrocchiale

Sabato 6 Santi Paolo Miki e compagni, martiri

ore 16:30 e 18:00 Messe prefestive in San Lorenzo

Domenica

7 febbraio

V Domenica del Tempo Ordinario – XLIII Giornata per la Vita

“Guarì molti che erano affetti da varie malattie

ore 8:00, 10:30, 18:00 Messe festive in San Lorenzo

ore 9:00 Messa al Santuario dell’Olmo

Mercoledì 10 Santa Scolastica, vergine
Giovedì 11 Beata Vergine di Lourdes – XXIX Giornata del Malato
11, 12, 13 Triduo in preparazione alla Solennità dei Sette Santi Fondatori
Sabato 13 ore 16:30 e 18:00 Messe prefestive in San Lorenzo

Predicazione di fra Cornelius nell’omelia

Domenica

14 febbraio

VI Domenica del Tempo Ordinario

Sette Santi Padri Fondatori dell’Ordine dei Servi – Solennità

Giornata Vocazionale dei Servi di Maria

“La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato

ore 8:00, 10:30, 18:00 Messe festive in San Lorenzo

ore 9:00 Messa al Santuario dell’Olmo

Predicazione di fra Cornelius nell’omelia

Visita alle famiglie per le Benedizioni Pasquali

Carissimi parrocchiani,

quest’anno, data l’emergenza Covid, non sarà possibile svolgere le benedizioni delle famiglie nel modo consueto.

Chi vorrà accogliere la Benedizione potrà telefonare in parrocchia al numero 051 800056, possibilmente al mattino dalle ore 9.00 alle 11.30, indicando nome, cognome, indirizzo, telefono, eventuali giorni ed orari preferiti, oppure mandare una e-mail a: fraantoniobai@gmail.com con gli stessi dati.

In ogni caso si dovrà farlo in sicurezza per tutelare la salute sia del Ministro che di coloro che lo accolgono: tutti perciò dovranno usare la mascherina ed il tempo di permanenza nelle case sarà breve.

La Comunità dei Servi di Maria di Budrio