C’è uno stridente ed ironico contrasto nel brano del Vangelo di Marco che ci viene proposto in questa domenica XXIII del Tempo Ordinario:
- da un lato, un sordomuto viene toccato e guarito da Gesù ed inizia a parlare
- dall’altro, lo stesso Gesù ordina ai presenti di non raccontare nulla di quanto accaduto e costoro non lo ascoltano
È un paradosso: un sordomuto riacquista la parola mentre i presenti devono restare muti di fronte al miracolo che è avvenuto e, senza dare ascolto a Gesù, lo divulgano …
Ma, stando al racconto, anche Gesù deve arrendersi: “più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano”
Conclusione: la forza dell’annuncio compiuto da Gesù non può essere taciuta, ha una tale energia che non potrà che emergere, anche a fronte di un silenzio imposto
Volete una conferma? andate a leggere anche Luca 19,40: “Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre”
E noi? come potremo a nostra volta restare muti, in silenzio?
Non dovremo piuttosto fare della nostra vita un annuncio eloquente della salvezza che Gesù ha operato?
Buona domenica
8 Settembre – XXIII Domenica per Annum
Dal libro del profeta Isaìa (35,4-7)
Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi».
Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto,
perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa.
La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso sorgenti d’acqua.
Salmo 145 – Rit.: Loda il Signore, anima mia.
Dalla lettera di san Giacomo apostolo (2,1-5)
Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria, sia
immune da favoritismi personali.
Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello d’oro al dito,
vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se guardate colui
che è vestito lussuosamente e gli dite: «Tu siediti qui, comodamente», e al povero dite:
«Tu mettiti là, in piedi», oppure: «Siediti qui ai piedi del mio sgabello», non fate forse
discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi?
Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo,
che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano?
Dal Vangelo secondo Marco (7,31-37)
In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il
mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo
pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita
negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un
sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il
nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno.
Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto
bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!»
Puoi ascoltare il vangelo al link: https://www.lachiesa.it/liturgia/allegati/mp3/BO230.mp3
Papa Francesco – Angelus del 5.9.2021
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Il Vangelo della Liturgia di oggi presenta Gesù che opera la guarigione di una persona
sordomuta. Nel racconto colpisce il modo con cui il Signore compie questo segno
prodigioso. E lo fa così: prende in disparte il sordomuto, gli pone le dita negli orecchi e con la
saliva gli tocca la lingua, quindi guarda verso il cielo, sospira e dice: «Effatà», cioè «Apriti!» (cfr
Mc 7,33-34). In altre guarigioni, per infermità altrettanto gravi, come la paralisi o la lebbra,
Gesù non compie tanti gesti. Perché ora fa tutto questo, nonostante gli abbiano chiesto solo
di imporre la mano al malato (cfr v. 32)? Perché fa questi gesti? Forse perché la condizione di
quella persona ha una particolare valenza simbolica. Essere sordomuti è una malattia, ma è
anche un simbolo. E questo simbolo ha qualcosa da dire a tutti noi. Di che cosa si tratta? Si
tratta della sordità. Quell’uomo non riusciva a parlare perché non poteva sentire. Gesù,
infatti, per risanare la causa del suo malessere, gli pone anzitutto le dita negli orecchi, poi alla
bocca, ma prima negli orecchi.
Tutti abbiamo gli orecchi, ma tante volte non riusciamo ad ascoltare. Perché? Fratelli e
sorelle, c’è infatti una sordità interiore, che oggi possiamo chiedere a Gesù di toccare e
risanare. E quella sordità interiore è peggiore di quella fisica, perché è la sordità del cuore.
Presi dalla fretta, da mille cose da dire e da fare, non troviamo il tempo per fermarci ad
ascoltare chi ci parla. Rischiamo di diventare impermeabili a tutto e di non dare spazio a chi
ha bisogno di ascolto: penso ai figli, ai giovani, agli anziani, a molti che non hanno tanto
bisogno di parole e di prediche, ma di ascolto. Chiediamoci: come va il mio ascolto? Mi lascio
toccare dalla vita della gente, so dedicare tempo a chi mi sta vicino per ascoltare? Questo è
per tutti noi, ma in modo speciale per i preti, per i sacerdoti. Il sacerdote deve ascoltare la
gente, non andare di fretta, ascoltare…, e vedere come può aiutare, ma dopo avere sentito.
E tutti noi: prima ascoltare, poi rispondere. Pensiamo alla vita in famiglia: quante volte si
parla senza prima ascoltare, ripetendo i propri ritornelli sempre uguali! Incapaci di ascolto,
diciamo sempre le solite cose, o non lasciamo che l’altro finisca di parlare, di esprimersi, e noi
lo interrompiamo. La rinascita di un dialogo, spesso, passa non dalle parole, ma dal silenzio,
dal non impuntarsi, dal ricominciare con pazienza ad ascoltare l’altro, ascoltare le sue fatiche,
quello che porta dentro. La guarigione del cuore comincia dall’ascolto. Ascoltare. E questo
risana il cuore. “Ma padre, c’è gente noiosa che dice sempre le stesse cose…”. Ascoltali. E
poi, quando finiranno di parlare, di’ la tua parola, ma ascolta tutto.
E lo stesso vale con il Signore. Facciamo bene a inondarlo di richieste, ma faremmo meglio a
porci anzitutto in suo ascolto. Gesù lo chiede. Nel Vangelo, quando gli domandano qual è il
primo comandamento, risponde: «Ascolta, Israele». Poi aggiunge il primo comandamento:
«Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore […] e il prossimo come te stesso» (Mc 12,28-31).
Ma anzitutto: “Ascolta, Israele”. Ascolta, tu. Ci ricordiamo di metterci in ascolto del Signore?
Siamo cristiani ma magari, tra le migliaia di parole che sentiamo ogni giorno, non troviamo
qualche secondo per far risuonare in noi poche parole del Vangelo. Gesù è la Parola: se non ci
fermiamo ad ascoltarlo, passa oltre. Se noi non ci fermiamo per ascoltare Gesù, passa oltre.
Sant’Agostino diceva: “Ho paura del Signore quando passa”. E la paura era di lasciarlo
passare senza ascoltarlo. Ma se dedichiamo tempo al Vangelo, troveremo un segreto per la
nostra salute spirituale. Ecco la medicina: ogni giorno un po’ di silenzio e di ascolto, qualche
parola inutile in meno e qualche Parola di Dio in più. Sempre con il Vangelo in tasca, che
aiuta tanto. Sentiamo rivolta a noi oggi, come nel giorno del Battesimo, quella parola di Gesù:
“Effatà, apriti”! Apriti le orecchie. Gesù, desidero aprirmi alla tua Parola; Gesù, aprirmi al tuo
ascolto; Gesù, guarisci il mio cuore dalla chiusura, guarisci il mio cuore dalla fretta, guarisci il
mio cuore dall’impazienza.
La Vergine Maria, aperta all’ascolto della Parola, che in lei si fece carne, ci aiuti ogni giorno ad
ascoltare suo Figlio nel Vangelo e i nostri fratelli e sorelle con cuore docile, con cuore
paziente e con cuore attento.
Link: http://Angelus, 5 settembre 2021 | Francesco (vatican.va)
Zona Pastorale di Budrio
Orario Messe Festive
Prefestive: Pieve di Budrio ore 17:00, Cento ore 18:00, San Lorenzo ore 19:00
Festive: San Lorenzo ore 8:00, Olmo ore 9:00 (sospesa dal mese di luglio), Prunaro e Pieve ore 9:30, San Lorenzo ore 10:30, Bagnarola e Maddalena ore 11:00 (a mesi alterni), Mezzolara/Dugliolo ore 11:00, Vedrana ore 11:15, San Lorenzo ore 19:00
Per ulteriori informazioni e Orari Messe feriali visita il sito https://www.parrocchiedibudrio.it
Parrocchia San Lorenzo di Budrio
Per informazioni 051 800056 (ore 9-12) oppure info@sanlorenzobudrio.it
Carità
Per le OFFERTE utilizzare i seguenti conti correnti specificando l’intenzione:
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Calendario parrocchiale
Per tutto il mese di settembre alle ore 18:15 Corona alla Beata Vergine Addolorata
Sabato 7 ore 16:00 Matrimonio di Chiara e Cristian
Domenica 8 settembre – XXIII Domenica del Tempo Ordinario
“Fa udire i sordi e fa parlare i muti
Martedì 10 Santa Maria della Vita – Chiesa di Bologna
Gio 12, Ven 13 e Sabato 14
Triduo di preghiera in preparazione alla Solennità di Maria Addolorata
ore 8:00 Lodi, 8:30 Messa, 18:15 Corona all’Addolorata, 19:00 Messa
Venerdì 13 San Giovanni Crisostomo, Dottore della Chiesa
Sabato 14 Esaltazione della Santa Croce – Festa
ore 10:30 Battesimo di Luca
ore 15:30 Matrimonio di Lorenza e Andrea
Domenica 15 settembre – XXIV Domenica del Tempo Ordinario
Beata Vergine Addolorata, Patrona dell’Ordine dei Servi – Solennità
“Ecco tuo figlio! Ecco tua madre”
ore 10:30 Messa solenne concelebrata
ore 12:30 Incontro con i genitori della III elementare
Lunedì 16 Santi Cornelio, papa, e Cipriano, vescovo, martiri
Giovedì 19 ore 20:30 Confessione per i ragazzi della Cresima e loro familiari
Venerdì 20 Santi Andrea Kim Taegon e compagni, martiri
Sabato 21 San Matteo, apostolo – Festa
ore 16:00 Sacramento della Cresima amministrato da mons. Lino Pizzi
Domenica 22 settembre – XXV Domenica del Tempo Ordinario
“Tu sei il Cristo … Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire”
Nella messa delle ore 10:30 Battesimo di Ambra e Cloe
Lunedì 23 San Pio da Pietrelcina, sacerdote
Venerdì 27 San Vincenzo De’ Paoli, sacerdote
Sabato 28 San Zama, protovescovo, e tutti i Santi Vescovi della Chiesa bolognese
Domenica 29 settembre – XXVI Domenica del Tempo Ordinario
“Tu sei il Cristo … Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire”
Lunedì 30 San Girolamo, sacerdote e dottore della Chiesa