Siamo giunti, ormai al termine dell’anno liturgico, alla XXXII domenica del Tempo Ordinario ed anche il Vangelo di Marco ci conduce ai giorni finali della vita terrena di Gesù, quelli che preparano alla sua Pasqua.
Nella prima parte del Vangelo abbiamo infatti visto Gesù percorrere la Galilea ed operare prodigi e segni, incontrando il favore popolare; ad un certo punto però orienta il suo cammino verso Gerusalemme ed aumentano difficoltà e discussioni: non solo gli scribi ed i farisei gli si oppongono in molte occasioni ma anche i suoi discepoli si mostrano incapaci di comprendere il significato del suo messaggio.
Nel brano che verrà proclamato questa domenica vediamo Gesù, giunto a Gerusalemme e postosi all’ingresso del Tempio, trovare finalmente qualcuno, una vedova, all’epoca considerata l’ultima degli ultimi, capace, “nella sua miseria …” di gettare nell’offerta del tempio pochissimo, solo due monetine ma, dice Gesù: “tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere”.
Finalmente Gesù ha incontrato qualcuno, anzi qualcuna, capace di mettere in gioco tutta se stessa, finalmente c’è qualcuno capace di farsi discepolo e camminare dietro a Lui; ora può prepararsi a morire in croce: c’è finalmente qualcuno capace di seguirlo in questo gesto di donazione totale di sé.
E noi? su cosa e su chi giochiamo la nostra vita?
Di seguito trovate il ben più ricco commento al Vangelo di papa Francesco e gli orari delle celebrazioni e degli altri appuntamenti.
Buona domenica a tutti.
10 Novembre – XXXII Domenica per Annum
Dal primo libro dei Re (17,10-16)
In quei giorni, il profeta Elia si alzò e andò a Sarèpta. Arrivato alla porta della città, ecco
una vedova che raccoglieva legna. La chiamò e le disse: «Prendimi un po’ d’acqua in un
vaso, perché io possa bere».
Mentre quella andava a prenderla, le gridò: «Per favore, prendimi anche un pezzo di
pane». Quella rispose: «Per la vita del Signore, tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un
pugno di farina nella giara e un po’ d’olio nell’orcio; ora raccolgo due pezzi di legna,
dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo».
Elia le disse: «Non temere; va’ a fare come hai detto. Prima però prepara una piccola
focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, poiché così dice
il Signore, Dio d’Israele: “La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non
diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra”».
Quella andò e fece come aveva detto Elia; poi mangiarono lei, lui e la casa di lei per
diversi giorni. La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì,
secondo la parola che il Signore aveva pronunciato per mezzo di Elia.
Salmo 145 – Rit.: Loda il Signore, anima mia.
Dalla lettera agli Ebrei (9,24-28)
Cristo non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel
cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore. E non deve offrire se
stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue
altrui: in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte
volte.
Invece ora, una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il
peccato mediante il sacrificio di se stesso. E come per gli uomini è stabilito che muoiano
una sola volta, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo essersi offerto una sola
volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione
con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza.
Dal Vangelo secondo Marco (12,38-44)
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi
dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i
primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e
pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne
gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un
soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così
povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro
superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto
aveva per vivere».
Puoi ascoltare il vangelo al link: https://www.lachiesa.it/liturgia/allegati/mp3/BO320.mp3
Papa Francesco – Angelus del 11.11.2018
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
L’odierno episodio evangelico (cfr Mc 12,38-44) chiude la serie di insegnamenti impartiti da
Gesù nel tempio di Gerusalemme e pone in risalto due figure contrapposte: lo scriba e la
vedova. Ma perché sono contrapposte? Lo scriba rappresenta le persone importanti, ricche,
influenti; l’altra – la vedova – rappresenta gli ultimi, i poveri, i deboli. In realtà, il giudizio
risoluto di Gesù nei confronti degli scribi non riguarda tutta la categoria, ma è riferito a quelli
tra loro che ostentano la propria posizione sociale, si fregiano del titolo di “rabbi”, cioè
maestro, amano essere riveriti e occupare i primi posti (cfr vv. 38-39). Quel che è peggio è
che la loro ostentazione è soprattutto di natura religiosa, perché pregano – dice Gesù – «a
lungo per farsi vedere» (v. 40) e si servono di Dio per accreditarsi come i difensori della sua
legge. E questo atteggiamento di superiorità e di vanità li porta al disprezzo per coloro che
contano poco o si trovano in una posizione economica svantaggiosa, come il caso delle
vedove.
Gesù smaschera questo meccanismo perverso: denuncia l’oppressione dei deboli fatta
strumentalmente sulla base di motivazioni religiose, dicendo chiaramente che Dio sta dalla
parte degli ultimi. E per imprimere bene questa lezione nella mente dei discepoli offre loro un
esempio vivente: una povera vedova, la cui posizione sociale era irrilevante perché priva di un
marito che potesse difendere i suoi diritti, e che perciò diventava facile preda di qualche
creditore senza scrupoli, perché questi creditori perseguitavano i deboli perché li pagassero.
Questa donna, che va a deporre nel tesoro del tempio soltanto due monetine, tutto quello
che le restava e fa la sua offerta cercando di passare inosservata, quasi vergognandosi. Ma,
proprio in questa umiltà, ella compie un atto carico di grande significato religioso e
spirituale. Quel gesto pieno di sacrificio non sfugge allo sguardo di Gesù, che anzi in esso
vede brillare il dono totale di sé a cui vuole educare i suoi discepoli.
L’insegnamento che oggi Gesù ci offre ci aiuta a recuperare quello che è essenziale nella
nostra vita e favorisce una concreta e quotidiana relazione con Dio. Fratelli e sorelle, le
bilance del Signore sono diverse dalle nostre. Lui pesa diversamente le persone e i loro gesti:
Dio non misura la quantità ma la qualità, scruta il cuore, guarda alla purezza delle intenzioni.
Questo significa che il nostro “dare” a Dio nella preghiera e agli altri nella carità dovrebbe
sempre rifuggire dal ritualismo e dal formalismo, come pure dalla logica del calcolo, e deve
essere espressione di gratuità, come ha fatto Gesù con noi: ci ha salvato gratuitamente; non
ci ha fatto pagare la redenzione. Ci ha salvato gratuitamente. E noi, dobbiamo fare le cose
come espressione di gratuità. Ecco perché Gesù indica quella vedova povera e generosa
come modello di vita cristiana da imitare. Di lei non sappiamo il nome, conosciamo però il suo
cuore – la troveremo in Cielo e andremo a salutarla, sicuramente –; ed è quello che conta
davanti a Dio. Quando siamo tentati dal desiderio di apparire e di contabilizzare i nostri gesti
di altruismo, quando siamo troppo interessati allo sguardo altrui e – permettetemi la parola –
quando facciamo “i pavoni”, pensiamo a questa donna. Ci farà bene: ci aiuterà a spogliarci
del superfluo per andare a ciò che conta veramente, e a rimanere umili.
La Vergine Maria, donna povera che si è donata totalmente a Dio, ci sostenga nel proposito di
dare al Signore e ai fratelli non qualcosa di noi, ma noi stessi, in una offerta umile e generosa.
Link: http://Angelus, 11 novembre 2018 | Francesco
Zona Pastorale di Budrio
Orario Messe Festive
Prefestive: Pieve di Budrio ore 17:00, Cento ore 18:00, San Lorenzo ore 18:00
Festive: San Lorenzo ore 8:00, Olmo ore 9:00, Prunaro e Pieve ore 9:30, San Lorenzo ore 10:30, Bagnarola e Maddalena ore 11:00 (a mesi alterni), Mezzolara/Dugliolo ore 11:00, Vedrana ore 10:30 Liturgia della Parola, San Lorenzo ore 18:00
Per ulteriori informazioni e Orari Messe feriali visita il sito https://www.parrocchiedibudrio.it
Parrocchia San Lorenzo di Budrio
Per informazioni 051 800056 (ore 9-12) oppure info@sanlorenzobudrio.it
Carità
Per le OFFERTE utilizzare i seguenti conti correnti specificando l’intenzione:
• Parrocchia San Lorenzo: IBAN IT42K0200836640000001027986
• Parrocchia San Lorenzo – Caritas: IBAN IT86Z0707236640000000190889
• Parr. S. Lorenzo – Casa di Ospitalità Sant’Agata: IBAN IT97P0538736640000001047364
Concerto lirico “teniamo su il tetto”
Sabato 23 novembre 2024 alle ore 21 presso la chiesa parrocchiale di San Lorenzo di Budrio si terrà un Concerto lirico ad offerta libera per il restauro del tetto della Chiesa (scarica la locandina https://www.parrocchiedibudrio.it/wp-content/uploads/2024/11/Concerto-lirico-S.Lorenzo-231124.pdf)
Calendario parrocchiale
Domenica 10 novembre – XXXII Domenica del Tempo Ordinario
“Questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri”
Lunedì 11 San Martino di Tours
Martedì 12 San Giosafat, vescovo e martire
Sabato 16 Tutti i Santi dell’Ordine dei Servi di Maria – Festa
Domenica 17 novembre XXXIII Domenica del Tempo Ordinario “Il Figlio dell’uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti”
ore 15:30-17:30 Animazione, Tombola, Gioco delle carte, Bigliardino ed altri giochi insieme; siamo tutti invitati, particolarmente i nonni
Lunedì 18 Commemorazione di tutti i fratelli, sorelle, parenti e benefattori defunti dell’Ordine dei Servi di Maria
Giovedì 21 Presentazione della Beata Vergine Maria ore 18:00 Messa in onore della “Virgo fidelis”, patrona dei Carabinieri
Venerdì 22 Santa Cecilia, martire
Sabato 23 ore 15:45 Visita guidata della chiesa di San Lorenzo a cura dell’associazione “Amici delle arti”
ore 21:00 Concerto lirico ad offerta libera per il restauro del tetto della chiesa
Domenica 24 novembre Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo
Giornata Missionaria dei Servi di Maria “Il Figlio dell’uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti” Predica p. Denis Kulandaisamy
Sabato 30 Sant’Andrea, apostolo – Festa Domenica
1 dicembre I Domenica di Avvento “La vostra liberazione è vicina”
ore 15:00 c/o la parrocchia di Vedrana, Ritiro di Avvento per tutti
Martedì 3 San Francesco Saverio, sacerdote
Sabato 7 Sant’Ambrogio, vescovo e dottore della Chiesa
Domenica 8 dicembre II Domenica di Avvento “Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!”
Lunedì 9 Immacolata concezione della Vergine Maria – Solennità