Carissimi, siamo alla II domenica di Avvento.
Se il brano del Vangelo di Marco della scorsa domenica ci aveva fatto, diciamo così, “gettare un occhio” al finale del racconto invitandoci alla vigilanza ed all’attesa, in questa domenica veniamo riportati all’inizio, ai primi versetti, nei quali, come potremo leggere direttamente, entra in gioco Giovanni Battista, il precursore, colui che “prepara la strada”, un invito che vale certamente anche per noi oggi
Per un commento più ricco vi rimandiamo, come al solito, all’Angelus di papa Francesco.
Abbiamo poi voluto riportare anche la Preghiera che ha concluso l’intervento degli amici nella domenica di Fraternità del 3 dicembre in cui hanno ricordato il loro Pellegrinaggio in Palestina dell’anno scorso e ci uniamo a loro nel ricordo e nella preghiera per quanto sta avvenendo in quella terra.
Di seguito trovate poi diversi avvisi che brevemente anticipiamo:
- Il Ritiro di Avvento nel pomeriggio di oggi, sabato 9 dicembre, proposto dall’AC della Zona Pastorale https://www.parrocchiedibudrio.it/wp-content/uploads/2023/11/Ritiro-di-avvento-09.12.2023.pdf
- La terza serata del bellissimo e appassionante percorso di approfondimento e drammatizzazione a partire dalla Bibbia che ha per titolo: Le seti: “dammi da bere”, di lunedì 11 dicembre https://www.parrocchiedibudrio.it/wp-content/uploads/2023/11/le-seti-nov-2023.pdf
- L’iniziativa Tempo di Baratto, un modo concreto per educarci al non spreco e all’aiuto reciproco, oggi e sabato prossimo https://www.parrocchiedibudrio.it/wp-content/uploads/2023/09/tempo-di-baratto-2023.png
A tutti auguriamo buona domenica e l’invito a preparare una strada, un posto per il Signore che viene!
10 Dicembre – II domenica d’Avvento
Dal libro del profeta Isaia (40,1-5.9-11)
«Consolate, consolate il mio popolo – dice il vostro Dio –.
Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta,
la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore
il doppio per tutti i suoi peccati».
Una voce grida:
«Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno,
perché la bocca del Signore ha parlato».
Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion!
Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!
Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri».
Dal Salmo 84 – Rit: Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo (3,8-14)
Una cosa non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno. Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi.
Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli spariranno in un grande boato, gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta.
Dato che tutte queste cose dovranno finire in questo modo, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia.
Perciò, carissimi, nell’attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia.
Dal Vangelo secondo Marco (1,1-8)
Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaìa:
«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via.
Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Puoi ascoltare il vangelo al link: https://www.lachiesa.it/liturgia/allegati/mp3/BA020.mp3
Papa Francesco – Angelus del 10.12.2017
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Domenica scorsa abbiamo iniziato l’Avvento con l’invito a vigilare; oggi, seconda domenica di questo tempo di preparazione al Natale, la liturgia ce ne indica i contenuti propri: è un tempo per riconoscere i vuoti da colmare nella nostra vita, per spianare le asperità dell’orgoglio e fare spazio a Gesù che viene.
Il profeta Isaia si rivolge al popolo annunciando la fine dell’esilio in Babilonia e il ritorno a Gerusalemme. Egli profetizza: «Una voce grida: “Nel deserto preparate la via al Signore […]. Ogni valle sia innalzata”» (40,3). Le valli da innalzare rappresentano tutti i vuoti del nostro comportamento davanti a Dio, tutti i nostri peccati di omissione. Un vuoto nella nostra vita può essere il fatto che non preghiamo o preghiamo poco. L’Avvento è allora il momento favorevole per pregare con più intensità, per riservare alla vita spirituale il posto importante che le spetta. Un altro vuoto potrebbe essere la mancanza di carità verso il prossimo, soprattutto verso le persone più bisognose di aiuto non solo materiale, ma anche spirituale. Siamo chiamati ad essere più attenti alle necessità degli altri, più vicini. Come Giovanni Battista, in questo modo possiamo aprire strade di speranza nel deserto dei cuori aridi di tante persone.
«Ogni monte e ogni colle siano abbassati» (v. 4), esorta ancora Isaia. I monti e i colli che devono essere abbassati sono l’orgoglio, la superbia, la prepotenza. Dove c’è orgoglio, dove c’è prepotenza, dove c’è superbia non può entrare il Signore perché quel cuore è pieno di orgoglio, di prepotenza, di superbia. Per questo, dobbiamo abbassare questo orgoglio. Dobbiamo assumere atteggiamenti di mitezza e di umiltà, senza sgridare, ascoltare, parlare con mitezza e così preparare la venuta del nostro Salvatore, Lui che è mite e umile di cuore (cfr Mt 11,29). Poi ci viene chiesto di eliminare tutti gli ostacoli che mettiamo alla nostra unione con il Signore: «Il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata. Allora si rivelerà la gloria del Signore – dice Isaia – e tutti gli uomini insieme la vedranno» (Is 40,4-5). Queste azioni però vanno compiute con gioia, perché sono finalizzate alla preparazione dell’arrivo di Gesù. Quando attendiamo a casa la visita di una persona cara, predisponiamo tutto con cura e felicità. Allo stesso modo vogliamo predisporci per la venuta del Signore: attenderlo ogni giorno con sollecitudine, per essere colmati della sua grazia quando verrà.
Il Salvatore che aspettiamo è capace di trasformare la nostra vita con la sua grazia, con la forza dello Spirito Santo, con la forza dell’amore. Lo Spirito Santo, infatti, effonde nei nostri cuori l’amore di Dio, fonte inesauribile di purificazione, di vita nuova e di libertà. La Vergine Maria ha vissuto in pienezza questa realtà, lasciandosi “battezzare” dallo Spirito Santo che l’ha inondata della sua potenza. Ella, che ha preparato la venuta del Cristo con la totalità della sua esistenza, ci aiuti a seguire il suo esempio e guidi i nostri passi incontro al Signore che viene. Link: https://www.vatican.va/content/francesco/it/angelus/2017/documents/papa-francesco_angelus_20171210.html
Terra Santa
Pubblichiamo la Preghiera che ha concluso l’intervento di alcuni amici nella domenica di Fraternità del 3 dicembre in cui hanno ricordato il loro Pellegrinaggio in Palestina dell’anno scorso e ci uniamo nel ricordo e nella preghiera per quanto sta avvenendo in quella terra.
Tanti luoghi, tanti visi.
Un popolo variegato e difficile da interpretare.
Guardando di nuovo le immagini del nostro pellegrinaggio, ne colgo le contraddizioni:
un albero di Natale decorato proprio a fianco di una chiesa cristiana;
una moschea a fianco di una sinagoga;
il Muro del pianto adiacente alla spianata della moschea.
E poi i quartieri eleganti e ordinati israeliani e poco più avanti i rifiuti delle strade palestinesi;
l’estasi della preghiera nella basilica della nascita
e le sgommate delle auto truccate per i vicoli di Betlemme.
Eppure questa è la terra più santa del mondo: qui sono nate le tre religioni monoteiste
e qui si recano i pellegrini per andare a toccare l’origine delle loro fedi.
Qui sei nato tu Gesù, il figlio di Dio, sceso qui tra noi per liberarci dalla schiavitù del peccato
e insegnarci che l’amore verso i nostri fratelli
è già un’anticipazione dell’amore che vivremo in comunione con Dio Padre.
Qui diverse fedi vivono una a fianco dell’altra, qui gli uomini hanno ricamato i loro spazi
con una trama fragile che si può spezzare da un momento all’altro.
Qui il Santo sepolcro dove i turisti si spintonano per guadagnarsi una visuale migliore e contemporaneamente i credenti pregano concentrati sul luogo dell’ascensione.
Eppure si percepisce ed è viva la vicinanza al Mistero della tua incarnazione.
Lì dove sei nato, nel rosario notturno lungo le strade di Betlemme.
Nella pace del lago di Tiberiade e del monte Tabor.
Nella Messa celebrata nel deserto delle Tentazioni. Tra gli ulivi del Getsemani.
Nella vista della città santa dalla Basilica della Domus Flevit.
Nella sacralità e nel mistero del Santo Sepolcro.
E poi le terre contese, i muri innalzati tra due popoli, gli accordi internazionali,
le pietre, gli attentati e infine il culmine dell’odio, la tragedia della strage e dei rapimenti.
I bambini, innocenti, uccisi, dentro culle termiche
fredde come i cuori dei responsabili di questo orrore.
Ma tu Dio dove sei?
Me lo sono chiesta guardando le immagini del mio pellegrinaggio
insanguinate dalle uccisioni.
E tu, mi hai risposto che ci sei.
Sei nel cuore dei cristiani che rimangono a custodire i luoghi dove è nato e vissuto tuo Figlio, cristiani che rimangono contro ogni logica di sicurezza.
A testimoniare che l’unica via di uscita da questa assurda guerra
è proprio il messaggio di amore e di pace e giustizia che ci hai comunicato mandando Gesù, proprio qui in Palestina,
martoriata e straziata da due popoli che la rivendicano come propria.
Aiuta questi popoli a trovare un modo di convivere nel rispetto l’uno dell’altro,
aiuta gli stati e le organizzazioni mondiali a prendere decisioni giuste e coraggiose
per arrivare alla pace.
Per noi che siamo qui, lontani da tanta sofferenza,
fa in modo che non ci abituiamo e rassegniamo alla ineluttabilità della guerra.
Dio ti preghiamo continua a starci vicino per essere strumenti della tua pace.
Zona Pastorale di Budrio
Per Informazioni e Orari Messe feriali visita il sito www.parrocchiedibudrio.it
Orario Messe Festive della Zona Pastorale
Prefestive: Pieve di Budrio ore 17:00, Cento ore 18:00
Festive: Prunaro ore 9:00, Pieve ore 9:30, Bagnarola e Maddalena ore 11:00 (a mesi alterni), Mezzolara ore 11:00, Vedrana ore 11:15
Parrocchia San Lorenzo di Budrio
Per informazioni 051 800056 (ore 9-12) oppure info@sanlorenzobudrio.it
Carità
Per le OFFERTE utilizzare i seguenti conti correnti specificando l’intenzione:
- Parrocchia San Lorenzo: IBAN IT42K0200836640000001027986
- Parrocchia San Lorenzo – Caritas: IBAN IT86Z0707236640000000190889
- S. Lorenzo – Casa di Ospitalità Sant’Agata: IBAN IT97P0538736640000001047364
Orario invernale Messe e Funzioni religiose della Parrocchia
San Lorenzo – Festive: ore 18:00 S. Messa prefestiva – ore 8:00, 10:30, 18:00 S. Messe festive
Santuario dell’Olmo – Festiva: ore 9:00 S. Messa
San Lorenzo – Feriali: ore 8:00 Celebrazione delle Lodi – ore 8:30 S. Messa (martedì Adorazione) – ore 18:00 S. Messa
Chiesa delle Creti – Festiva: ore 10:00 S. Messa in lingua polacca
Calendario parrocchiale
Sabato 9 | ore 15:00-18:00 salette Creti, Tempo di Baratto
un modo concreto per educarci al non spreco e all’aiuto reciproco ore 15:30 c/o parrocchia di Mezzolara, Ritiro di Avvento per tutta la Zona Pastorale, a cura dell’Azione Cattolica ore 20:30 Incontro con i genitori dei bambini della 2° elementare |
Domenica
10 dicembre |
II Domenica di Avvento
“Raddrizzate le vie del Signore” |
Lunedì 11 | ore 20:45 Le seti: “Dammi da bere” Incontro di approfondimento e drammatizzazione biblica con Gesù e la Samaritana (vedi locandina) |
Mercoledì 13 | Santa Lucia, vergine e martire |
Giovedì 14 | San Giovanni della Croce, sacerdote e dottore della Chiesa |
Venerdì 15 | ore 20:30 Quinta serata del Corso di preparazione al Matrimonio |
Sabato 16 | ore 8 e 17:30 Inizia la Novena in preparazione al Natale |
Domenica
17 dicembre |
III Domenica di Avvento
“In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete” |
Giovedì 21 | ore 20:30 Concerto di Natale delle Scuole elementari e medie |
Venerdì 22 | ore 21:00 Concerto di Natale della Corale Bellini |
Sabato 23 | ore 21:00 Concerto Corale |
Domenica
24 dicembre |
IV Domenica di Avvento
“Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce” ore 23:00 Messa della notte di Natale N.B.: Non ci sarà la messa delle 18 |