La festa della Santissima Trinità è la prima delle solennità che caratterizzano la ripresa del Tempo Ordinario dopo la Pentecoste.
Prendiamo il commento al Vangelo di questa settimana da p. Ermes Ronchi (pubblicato su Avvenire):
“La Trinità è sorgente di sapienza del vivere Trinità: un solo Dio in tre persone.
Dogma che non capisco, eppure liberante perché mi assicura che Dio non è in se stesso solitudine, che l’oceano della sua essenza vibra di un infinito movimento d’amore. C’è in Dio reciprocità, scambio, superamento di sé, incontro, abbraccio. L’essenza di Dio è comunione. Il dogma della Trinità non è una teoria dove si cerca di far coincidere il Tre e l’Uno, ma è sorgente di sapienza del vivere. E se Dio si realizza solo nella comunione, così sarà anche per l’uomo. Aveva detto in principio: «Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza». Non solo a immagine di Dio: molto di più! L’uomo è fatto a somiglianza della Trinità. Ad immagine e somiglianza della comunione, di un legame d’amore, mistero di singolare e plurale.
In principio a tutto, per Dio e per me, c’è la relazione. In principio a tutto qualcosa che mi lega a qualcuno, a molti. Così è per tutte le cose, tutto è in comunione. Perfino i nomi che Gesù sceglie per raccontare il volto di Dio sono nomi che contengono legami: Padre e Figlio sono nomi che abbracciano e stringono legami. Allora capisco perché la solitudine mi pesa tanto e mi fa paura: perché è contro la mia natura.
Allora capisco perché quando sono con chi mi vuole bene, quando so accogliere e sono accolto, sto così bene: perché realizzo la mia vocazione di comunione. […]” Continua a leggere tutto il testo del commento su Avvenire
Di seguito trovate come al solito, oltre agli avvisi, anche le letture ed il commento all’Angelus di papa Francesco.
Buona domenica, che vi auguriamo di vivere immersi nella relazione d’amore che riempie la Trinità.
12 giugno – Santissima Trinità
Dal libro dei Proverbi (8,22-31)
Così parla la Sapienza di Dio: «Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, all’origine. Dall’eternità sono stata formata, fin dal principio, dagli inizi della terra. Quando non esistevano gli abissi, io fui generata, quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d’acqua; prima che fossero fissate le basi dei monti, prima delle colline, io fui generata, quando ancora non aveva fatto la terra e i campi né le prime zolle del mondo. Quando egli fissava i cieli, io ero là; quando tracciava un cerchio sull’abisso, quando condensava le nubi in alto, quando fissava le sorgenti dell’abisso, quando stabiliva al mare i suoi limiti, così che le acque non ne oltrepassassero i confini, quando disponeva le fondamenta della terra, io ero con lui come artefice ed ero la sua delizia ogni giorno: giocavo davanti a lui in ogni istante, giocavo sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo».
Dal Salmo 8 – Rit. O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (5,1-5)
Fratelli, giustificati per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Dal Vangelo secondo Giovanni (16,12-15)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Papa Francesco – Angelus del 26.5.2013
Cari fratelli e sorelle!
Buongiorno! Questa mattina ho fatto la mia prima visita in una parrocchia della diocesi di Roma. Ringrazio il Signore e vi chiedo di pregare per il mio servizio pastorale a questa Chiesa di Roma, che ha la missione di presiedere alla carità universale.
Oggi è la Domenica della Santissima Trinità. La luce del tempo pasquale e della Pentecoste rinnova ogni anno in noi la gioia e lo stupore della fede: riconosciamo che Dio non è qualcosa di vago, il nostro Dio non è un Dio “spray”, è concreto, non è un astratto, ma ha un nome: «Dio è amore». Non è un amore sentimentale, emotivo, ma l’amore del Padre che è all’origine di ogni vita, l’amore del Figlio che muore sulla croce e risorge, l’amore dello Spirito che rinnova l’uomo e il mondo. Pensare che Dio è amore ci fa tanto bene, perché ci insegna ad amare, a donarci agli altri come Gesù si è donato a noi, e cammina con noi. Gesù cammina con noi nella strada della vita.
La Santissima Trinità non è il prodotto di ragionamenti umani; è il volto con cui Dio stesso si è rivelato, non dall’alto di una cattedra, ma camminando con l’umanità. È proprio Gesù che ci ha rivelato il Padre e che ci ha promesso lo Spirito Santo. Dio ha camminato con il suo popolo nella storia del popolo d’Israele e Gesù ha camminato sempre con noi e ci ha promesso lo Spirito Santo che è fuoco, che ci insegna tutto quello che noi non sappiamo, che dentro di noi ci guida, ci dà delle buone idee e delle buone ispirazioni.
Oggi lodiamo Dio non per un particolare mistero, ma per Lui stesso, «per la sua gloria immensa», come dice l’inno liturgico. Lo lodiamo e lo ringraziamo perché è Amore, e perché ci chiama ad entrare nell’abbraccio della sua comunione, che è la vita eterna.
Affidiamo la nostra lode alle mani della Vergine Maria. Lei, la più umile tra le creature, grazie a Cristo è già arrivata alla meta del pellegrinaggio terreno: è già nella gloria della Trinità. Per questo Maria nostra Madre, la Madonna, risplende per noi come segno di sicura speranza. È la Madre della speranza; nel nostro cammino, nella nostra strada, Lei è la Madre della speranza. È la Madre anche che ci consola, la Madre della consolazione e la Madre che ci accompagna nel cammino. Adesso preghiamo la Madonna tutti insieme, a nostra Madre che ci accompagna nel cammino.
Calendario parrocchiale
Domenica 12 giugno | Santissima Trinità – Solennità
“Tutto quello che il Padre possiede, è mio; lo Spirito prenderà del mio e ve lo annuncerà” |
Lunedì 13 | Sant’Antonio di Padova
ore 21:00 Messa alla chiesa delle Creti Non ci sarà la messa delle 19:00 in San Lorenzo |
Sabato 18 | ore 16:00 Matrimonio di Marika e Denny |
Domenica 19 giugno | Corpo e Sangue di Gesù – Solennità – “Tutti mangiarono a sazietà”
nella Messa delle ore 10:30 Battesimo di Elia Leone |
Martedì 21 | San Luigi Gonzaga |
Venerdì 24 | Sacratissimo Cuore di Gesù – Solennità |
Sabato 25 | Natività San Giovanni Battista
ore 16.00 Matrimonio di Antonella e Luca ore 17:45 Battesimo di Gioele nella messa delle ore 19:00 Prima Comunione di Ginevra |
Domenica 26 giugno | XIII Domenica del Tempo Ordinario – “Ti seguirò ovunque tu vada” |
Martedì 28 | Sant’Ireneo, martire |
Mercoledì 29 | Santi Pietro e Paolo, apostoli – Solennità |