Rendiamo grazie a Dio!
Carissimi, oggi il Signore ci fa un grande regalo: un giovane, che proviene da una terra lontana viene ordinato Presbitero a servizio della Chiesa tutta e, in particolare, di questa nostra comunità di Budrio
Ma, come ci ricorda il brano del Vangelo di Giovanni che leggeremo, questo Ministero non è per la gloria personale o comunitaria ma per il servizio ai fratelli.
Recita infatti il testo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».
Gesù è innalzato certo, ma il suo trono è il legno della Croce, è la Croce il luogo del servizio ai fratelli … Così è anche per i suoi discepoli, per Cornelius e per ciascuno di noi …
Nel Foglietto degli Avvisi allegato, oltre alle letture domenicali, ritrovate:
- La Catechesi del mercoledì di Papa Francesco sul recente viaggio in Iraq, che crediamo, ci aiuterà a partecipare a questo evento profetico e pieno di speranza per la chiesa martire di quelle terre
- L’invito alla partecipazione, personalmente o a distanza, all’Ordinazione presbiterale di fra Cornelius, oggi alle ore 17
il link per partecipare a questo evento anche da casa sarà il seguente: https://youtu.be/MQtLEy9_PjM
oppure alla sua prima messa, Domenica 14 alle ore 10:30
per seguire questa celebrazione sarà invece necessario collegarsi al Canale YouTube della Parrocchia San Lorenzo di Budrio o, in alternativa a questo link:
https://www.youtube.com/channel/UCnJRiAKn6o6SW-V6jlNixgQ
- Ricordiamo inoltre che, a seguito della ripresa dell’infezione Covid e della chiusura di molte attività di ritrovo, fra cui anche quelle parrocchiali, le celebrazioni liturgiche restano possibili ma viene richiesto a tutti i fedeli di accedervi nel rispetto delle prescrizioni note
- Si ricorda inoltre che la Messa festiva delle ore 10:30 continuerà ad essere anche trasmessa sul Canale YouTube della Parrocchia San Lorenzo di Budrio e potrà essere seguita anche collegandosi tramite questo link: https://www.youtube.com/channel/UCnJRiAKn6o6SW-V6jlNixgQ
Buona Domenica e buona perseveranza nella Quaresima a tutti
14 marzo – IV Domenica di Quaresima
Dal libro delle Cronache (2 Cr 36,14-16.19-23)
In quei giorni, tutti i capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltà, imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato a Gerusalemme. Il Signore, Dio dei loro padri, mandò premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli, perché aveva compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti al punto che l’ira del Signore contro il suo popolo raggiunse il culmine, senza più rimedio. Quindi [i suoi nemici] incendiarono il tempio del Signore, demolirono le mura di Gerusalemme e diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutti i suoi oggetti preziosi. Il re [dei Caldei] deportò a Babilonia gli scampati alla spada, che divennero schiavi suoi e dei suoi figli fino all’avvento del regno persiano, attuandosi così la parola del Signore per bocca di Geremìa: «Finché la terra non abbia scontato i suoi sabati, essa riposerà per tutto il tempo della desolazione fino al compiersi di settanta anni». Nell’anno primo di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola del Signore pronunciata per bocca di Geremìa, il Signore suscitò lo spirito di Ciro, re di Persia, che fece proclamare per tutto il suo regno, anche per iscritto: «Così dice Ciro, re di Persia: “Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il Signore, suo Dio, sia con lui e salga!”».
Salmo Responsoriale Salmo 136 – Rit.: Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (2,4-10)
Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati. Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù. Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo.
Dal Vangelo secondo Giovanni (3,14-21)
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
Papa Francesco – Catechesi del mercoledì sul Viaggio Apostolico in Iraq – 10.3.2021
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Nei giorni scorsi il Signore mi ha concesso di visitare l’Iraq, realizzando un progetto di San Giovanni Paolo II. Mai un Papa era stato nella terra di Abramo; la Provvidenza ha voluto che ciò accadesse ora, come segno di speranza dopo anni di guerra e terrorismo e durante una dura pandemia. Dopo questa Visita, il mio animo è colmo di gratitudine. Gratitudine a Dio e a tutti coloro che l’hanno resa possibile …
Ho sentito forte il senso penitenziale di questo pellegrinaggio: non potevo avvicinarmi a quel popolo martoriato, a quella Chiesa martire, senza prendere su di me, a nome della Chiesa Cattolica, la croce che loro portano da anni; una croce grande, come quella posta all’entrata di Qaraqosh …
Il popolo iracheno ha diritto a vivere in pace, ha diritto a ritrovare la dignità che gli appartiene. Le sue radici religiose e culturali sono millenarie: la Mesopotamia è culla di civiltà; Baghdad è stata nella storia una città di primaria importanza, che ha ospitato per secoli la biblioteca più ricca del mondo. E che cosa l’ha distrutta? La guerra …
La risposta non è la guerra ma la risposta è la fraternità. Questa è la sfida per l’Iraq, ma non solo: è la sfida per tante regioni di conflitto e, in definitiva, è la sfida per il mondo intero: la fraternità. Saremo capaci noi di fare fraternità fra noi, di fare una cultura di fratelli? O continueremo con la logica iniziata da Caino, la guerra? Fratellanza, fraternità.
Per questo ci siamo incontrati e abbiamo pregato, cristiani e musulmani, con rappresentanti di altre religioni, a Ur, dove Abramo ricevette la chiamata di Dio circa quattromila anni fa … E a Ur, stando insieme sotto quel cielo luminoso, lo stesso cielo nel quale il nostro padre Abramo vide noi, sua discendenza, ci è sembrata risuonare ancora nei cuori quella frase: Voi siete tutti fratelli.
Un messaggio di fraternità è giunto dall’incontro ecclesiale nella Cattedrale Siro-Cattolica di Baghdad, dove nel 2010 furono uccise quarantotto persone, tra cui due sacerdoti, durante la celebrazione della Messa. La Chiesa in Iraq è una Chiesa martire e in quel tempio, che porta inscritto nella pietra il ricordo di quei martiri, è risuonata la gioia dell’incontro …
Un messaggio di fraternità abbiamo lanciato da Mosul e da Qaraqosh, sul fiume Tigri, presso le rovine dell’antica Ninive …
Un messaggio di fraternità è venuto dalle due Celebrazioni eucaristiche: quella di Baghdad, in rito caldeo, e quella di Erbil, città dove sono stato ricevuto dal Presidente della regione e dal suo Primo Ministro, dalle Autorità e anche sono stato ricevuto dal popolo …
Cari fratelli e sorelle, lodiamo Dio per questa storica Visita e continuiamo a pregare per quella Terra e per il Medio Oriente. In Iraq, nonostante il fragore della distruzione e delle armi, le palme, simbolo del Paese e della sua speranza, hanno continuato a crescere e portare frutto. Così è per la fraternità: come il frutto delle palme non fa rumore, ma è fruttuosa e fa crescere. Dio, che è pace, conceda un avvenire di fraternità all’Iraq, al Medio Oriente e al mondo intero!
Potete leggere il testo completo su: http://www.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2021/documents/papa-francesco_20210310_udienza-generale.html Oppure riascoltarlo su: https://www.youtube.com/watch?v=APLEHkQ4_dw
Calendario Parrocchiale
Sabato 13 | ore 17:00 il Cardinal Matteo Maria Zuppi presiederà la celebrazione di Ordinazione sacerdotale di fra Cornelius M. Uzoma OSM
Non ci saranno le Messe prefestive delle ore 16:30 e 18:00 |
Domenica
14 marzo |
IV Domenica di Quaresima
“Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui” ore 8:00, 10:30 (celebra p. Cornelius), 18:00 in San Lorenzo Messe festive ore 9:00 Messa al Santuario dell’Olmo |
Venerdì 19 | San Giuseppe, sposo di Maria – Solennità |
Sabato 20 | ore 18:00 in San Lorenzo Messa prefestiva |
Domenica
21 marzo |
V Domenica di Quaresima
“Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto frutto” ore 8:00, 10:30, 18:00 in San Lorenzo Messe festive ore 9:00 Messa al Santuario dell’Olmo |
Giovedì 25 | Annunciazione del Signore – Solennità |
Venerdì 26 | ore 17:15 Via Crucis |
Sabato 27 | ore 18:00 in San Lorenzo Messa prefestiva |
Domenica
28 marzo |
Domenica delle Palme e della Passione del Signore
“La passione del Signore” ore 8:00, 10:30, 18:00 in San Lorenzo Messe festive ore 9:00 Messa al Santuario dell’Olmo |
Quaresima di Solidarietà
Siamo invitati a lasciare nella cesta in fondo alla chiesa di San Lorenzo cibi non deperibili da destinare alle famiglie in condizione di bisogno
Situazione Covid
A seguito della ripresa dell’infezione Covid e della chiusura di molte attività di ritrovo fra cui anche quelle parrocchiali ricordiamo che le celebrazioni liturgiche restano possibili; ciò richiederà a tutti i fedeli di accedervi nel rispetto delle prescrizioni a tutti note.
Si ricorda inoltre che la Messa festiva delle ore 10:30 da domenica 7 marzo sarà trasmessa sul Canale YouTube della Parrocchia San Lorenzo di Budrio o, in alternativa, a questo link: https://www.youtube.com/channel/UCnJRiAKn6o6SW-V6jlNixgQ