In questa domenica XXIV del Tempo Ordinario la nostra parrocchia festeggia la Solennità della Beata Vergine Maria Addolorata, patrona principale dell’Ordine dei Servi di Maria, in particolare nella Messa concelebrata delle ore 10:30
Per questo motivo le letture, che riportiamo qui di seguito insieme ad un articolo di spiegazione della ricorrenza, sono proprie di questa solennità.
Troverete inoltre le notizie relative alle varie celebrazioni e agli appuntamenti delle prossime settimane.
Buona domenica
15 Settembre – Solennità della Beata Vergine Maria Addolorata
Dal libro di Giuditta (13,17b-20a)
Benedetto sei tu, nostro Dio, che hai annientato in questo giorno i nemici del tuo popolo.
Benedetta sei tu, figlia, davanti al Dio altissimo più che di tutte le donne che vivono sulla
terra e benedetto il Signore che ha creato il cielo e la terra e ti ha guidato a troncare la
testa del capo dei nostri nemici. Davvero il coraggio che hai avuto non cadrà dal cuore
degli uomini, che ricorderanno sempre la potenza di Dio. Dio faccia riuscire questa
impresa a tua perenne esaltazione, ricolmandoti di beni, in riconoscimento della
prontezza con cui hai esposto la vita di fronte all’umiliazione della nostra stirpe, e hai
sollevato il nostro abbattimento, comportandoti rettamente davanti al nostro Dio.
Salmo 145 (144) – Rit.: La tua tenerezza, Signore, si espande su tutte le creature.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi (1,18-24)
Fratelli, Cristo è il capo del corpo, cioè della Chiesa; il principio, il primogenito di coloro
che risuscitano dai morti, per ottenere il primato su tutte le cose. Perché piacque a Dio di
fare abitare in lui ogni pienezza e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose,
rappacificando con il sangue della sua croce, cioè per mezzo di lui, le cose che stanno
sulla terra e quelle nei cieli.
E anche voi, che un tempo eravate stranieri e nemici con la mente intenta alle opere
cattive che facevate, ora egli vi ha riconciliati per mezzo della morte del suo corpo di
carne, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili al suo cospetto: purché restiate
fondati e fermi nella fede e non vi lasciate allontanare dalla speranza promessa nel
vangelo che avete ascoltato, il quale è stato annunziato ad ogni creatura sotto il cielo e
di cui io, Paolo, sono diventato ministro. Perciò sono lieto delle sofferenze che sopporto
per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del
suo corpo che è la Chiesa.
Dal Vangelo secondo Giovanni (19,25-27)
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria
di Clèofa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla
madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da
quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
La devozione alla Madonna Addolorata
La devozione alla Mater Dolorosa, molto diffusa soprattutto nei Paesi del Mediterraneo,
si sviluppa a partire dalla fine dell’XI secolo. Fu Papa Pio VII nel 1814 a introdurla nel
calendario liturgico romano fissandola al 15 settembre.
La figura della Madre dei dolori che soffre per la Passione del Figlio ha dato origine a
numerose rappresentazioni nell’arte, nella musica sacra e nella pietà popolare
La festa della Vergine Addolorata nella liturgia cattolica richiama i fedeli a meditare il
momento decisivo della storia della salvezza e a venerare la Madre associata alla
Passione del Figlio e vicina a lui innalzato sulla croce.
Questa ricorrenza di origine devozionale fu introdotta nel calendario romano dal papa
Pio VII nel 1814. Il nome Addolorata, in latino Mater Dolorosa, ebbe larga diffusione
nell’Italia Meridionale. C’è la tendenza a sostituirlo con il suo derivato spagnolo Dolores.
Quali sono le origini e la storia del culto?
La devozione alla Madonna Addolorata, che trae origine dai passi del Vangelo dove si
parla della presenza di Maria Vergine sul Calvario, prese particolare consistenza a partire
dalla fine dell’XI secolo e fu anticipatrice della celebrazione liturgica, istituita più tardi.
Il “Liber de passione Christi et dolore et planctu Matris eius” di ignoto (erroneamente
attribuito a s. Bernardo), costituisce l’inizio di una letteratura, che porta alla
composizione in varie lingue del “Pianto della Vergine”. Testimonianza di questa
devozione è il popolarissimo Stabat Mater in latino, attribuito a Jacopone da Todi, il
quale compose in lingua volgare anche le famose “Laudi”; da questa devozione ebbe
origine la festa dei “Sette Dolori di Maria Santissima”.
Nel secolo XV si ebbero le prime celebrazioni liturgiche sulla “compassione di Maria” ai
piedi della Croce, collocate nel tempo di Passione. A metà del secolo XIII, nel 1233, sorse
a Firenze l’Ordine dei frati “Servi di Maria”, fondato dai Ss. Sette Fondatori e ispirato
dalla Vergine. L’Ordine che già nel nome si qualificava per la devozione alla Madre di Dio,
si distinse nei secoli per l’intensa venerazione e la diffusione del culto dell’Addolorata; il
9 giugno del 1668, la Sacra Congregazione dei Riti permetteva all’Ordine di celebrare la
Messa votiva dei sette Dolori della Beata Vergine, facendo menzione nel decreto che i
Frati dei Servi portavano l’abito nero in memoria della vedovanza di Maria e dei dolori
che essa sostenne nella passione del Figlio.
Successivamente, papa Innocenzo XII, il 9 agosto 1692 autorizzò la celebrazione dei
Sette Dolori della Beata Vergine la terza domenica di settembre. Ma la celebrazione ebbe
ancora delle tappe man mano che il culto si diffondeva; il 18 agosto 1714 la Sacra
Congregazione approvò una celebrazione dei Sette Dolori di Maria, il venerdì precedente
la Domenica delle Palme e papa Pio VII, il 18 settembre 1814 estese la festa liturgica della
terza domenica di settembre a tutta la Chiesa, con inserimento nel calendario romano.
Infine papa Pio X (1904-1914), fissò la data definitiva del 15 settembre, subito dopo la
celebrazione dell’Esaltazione della Croce (14 settembre), con memoria non più dei “Sette
Dolori”, ma più opportunamente come “Beata Vergine Maria Addolorata”.
Le devozioni popolari: i Sette Dolori di Maria
I Sette Dolori di Maria, corrispondono ad altrettanti episodi narrati nel Vangelo:
1) La profezia dell’anziano Simeone, quando Gesù fu portato al Tempio “E anche a te una
spada trafiggerà l’anima”;
2) La Sacra Famiglia è costretta a fuggire in Egitto “Giuseppe destatosi, prese con sé il
Bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto”;
3) Il ritrovamento di Gesù dodicenne nel Tempio a Gerusalemme “Tuo padre ed io
angosciati ti cercavamo”;
4) Maria addolorata, incontra Gesù che porta la croce sulla via del Calvario;
5) La Madonna ai piedi della Croce in piena adesione alla volontà di Dio, partecipa alle
sofferenze del Figlio crocifisso e morente;
6) Maria accoglie tra le sue braccia il Figlio morto deposto dalla Croce;
7) Maria affida al sepolcro il corpo di Gesù, in attesa della risurrezione.
La liturgia e la devozione hanno compilato anche le Litanie dell’Addolorata, ove la
Vergine è implorata in tutte le necessità, riconoscendole tutti i titoli e meriti della sua
personale sofferenza.
La tradizione popolare ha identificato la meditazione dei Sette Dolori, nella pia pratica
della ‘Via Matris’, che al pari della Via Crucis, ripercorre le tappe storiche delle sofferenze
di Maria e sempre più numerosi sorgono questi itinerari penitenziali, specie in prossimità
di Santuari Mariani, rappresentati con sculture, ceramiche, gruppi lignei, affreschi. Le
processioni penitenziali, tipiche del periodo della Passione di Cristo, comprendono anche
la figura della Madre dolorosa che segue il Figlio morto, l’incontro sulla salita del
Calvario, Maria posta ai piedi del Crocifisso; in certi Comuni le processioni devozionali,
assumono l’aspetto di vere e proprie rappresentazioni altamente suggestive, specie
quelle dell’incontro tra il simulacro di Maria vestita a lutto e addolorata e quello di Gesù
che trasporta la Croce tutto insanguinato e sofferente.
In certe località queste processioni, che nel Medioevo diedero luogo anche a
rappresentazioni sacre dette “Misteri”, assumono un’imponenza di partecipazione
popolare, da costituire oggi un’attrattiva oltre che devozionale e penitenziale, anche
turistica e folcloristica, cito per tutte la grande processione barocca di Siviglia.
Le espressioni artistiche: dalla musica all’arte
Al testo del celebre “Stabat Mater”, si sono ispirati musicisti di ogni epoca; tra i più
illustri figurano Palestrina, Pergolesi, Rossini, Verdi, Dvorak. La Vergine Addolorata è
stata raffigurata lungo i secoli in tante espressioni dell’arte, specie pittura e scultura,
frutto dell’opera dei più grandi artisti che secondo il proprio estro, hanno voluto
esprimere in primo luogo la grande sofferenza di Maria.
Come è raffigurata l’Addolorata?
Di solito è vestita di nero per la perdita del Figlio, con una spada o con sette spade che le
trafiggono il cuore. Altro soggetto molto rappresentato è la Pietà, penultimo atto della
Passione, che sta fra la deposizione e la sepoltura di Gesù. Il termine “Pietà” sta ad
indicare nell’arte, la raffigurazione dei due personaggi principali Maria e Gesù, la madre e
il figlio; Maria lo sorregge adagiato sulle sue ginocchia, oppure sul bordo del sepolcro
insieme a s. Giovanni apostolo (Michelangelo e Giovanni Bellini). Capolavoro
dell’intensità del dolore dei presenti, è il “Compianto sul Cristo morto” di Giotto. Nel
Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso (Isernia), secondo l’apparizione del 1888,
Gesù è adagiato a terra e Maria sta in ginocchio accanto a lui e con le braccia aperte lo
piange e lo offre nello stesso tempo.
Quali sono le Congregazioni religiose dedite al culto dell’Addolorata?
In virtù del culto così diffuso all’Addolorata, ogni città e ogni paese ha una chiesa o
cappella a lei dedicata; varie Confraternite assistenziali e penitenziali, come pure
numerose Congregazioni religiose femminili e alcune maschili, sono poste sotto il nome
dell’Addolorata, specie se collegate all’antico Ordine dei Servi di Maria. L’amore e la
venerazione per la Consolatrice degli afflitti e per la sua ‘compassione’, ha prodotto,
specie nell’Ordine dei Servi splendide figure di santi, ne citiamo alcuni: I Santi Sette
Fondatori, s. Giuliana Falconieri, s. Filippo Benizi, s. Pellegrino Laziosi, s. Antonio Maria
Pucci, s. Gabriele dell’Addolorata (passionista), senza dimenticare, primo fra tutti, s.
Giovanni apostolo ed evangelista, sempre accanto a lei per confortarla e condividerne
l’indicibile dolore, accompagnandola fino al termine della sua vita.
Zona Pastorale di Budrio
Orario Messe Festive
Prefestive: Pieve di Budrio ore 17:00, Cento ore 18:00, San Lorenzo ore 19:00
Festive: San Lorenzo ore 8:00, Olmo ore 9:00 (sospesa dal mese di luglio), Prunaro e Pieve ore 9:30, San Lorenzo ore 10:30, Bagnarola e Maddalena ore 11:00 (a mesi alterni), Mezzolara/Dugliolo ore 11:00, Vedrana ore 11:15, San Lorenzo ore 19:00
Per ulteriori informazioni e Orari Messe feriali visita il sito https://www.parrocchiedibudrio.it
Parrocchia San Lorenzo di Budrio
Per informazioni 051 800056 (ore 9-12) oppure info@sanlorenzobudrio.it
Carità
Per le OFFERTE utilizzare i seguenti conti correnti specificando l’intenzione:
• Parrocchia San Lorenzo: IBAN IT42K0200836640000001027986
• Parrocchia San Lorenzo – Caritas: IBAN IT86Z0707236640000000190889
• Parr. S. Lorenzo – Casa di Ospitalità Sant’Agata: IBAN IT97P0538736640000001047364
Calendario parrocchiale
Per tutto il mese di settembre alle ore 18:15 Corona alla Beata Vergine Addolorata
Sabato 14 Esaltazione della Santa Croce – Festa
ore 10:30 Battesimo di Luca
ore 15:30 Matrimonio di Lorenza e Andrea
Domenica 15 settembre – XXIV Domenica del Tempo Ordinario
Beata Vergine Addolorata, Patrona dell’Ordine dei Servi – Solennità
“Ecco tuo figlio! Ecco tua madre”
ore 10:30 Messa solenne concelebrata
ore 12:30 Incontro con i genitori della III elementare
Lunedì 16 Santi Cornelio, papa, e Cipriano, vescovo, martiri
Giovedì 19 ore 20:30 Confessione per i ragazzi della Cresima e loro familiari
Venerdì 20 Santi Andrea Kim Taegon e compagni, martiri
Sabato 21 San Matteo, apostolo – Festa
ore 16:00 Sacramento della Cresima amministrato da mons. Lino Pizzi
Domenica 22 settembre – XXV Domenica del Tempo Ordinario
“Tu sei il Cristo … Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire”
Nella messa delle ore 10:30 Battesimo di Ambra e Cloe
Lunedì 23 San Pio da Pietrelcina, sacerdote
Venerdì 27 San Vincenzo De’ Paoli, sacerdote
Sabato 28 San Zama, protovescovo, e tutti i Santi Vescovi della Chiesa bolognese
Domenica 29 settembre – XXVI Domenica del Tempo Ordinario
“Tu sei il Cristo … Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire”
Lunedì 30 San Girolamo, sacerdote e dottore della Chiesa