Avvisi S.Lorenzo – 16.02.2025

Mentre la lettura quasi continua del Vangelo di Luca in questa Sesta Domenica del Tempo Ordinario propone il famoso testo delle Beatitudini, la nostra comunità parrocchiale si ferma per ricordare festosamente i Sette Santi Padri Fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria ed il nostro amico Fabio, nuovo diacono della Chiesa.

Il momento più solenne sarà la Messa delle ore 10:30 ed il successivo pranzo della comunità.
Di seguito oltre alle letture trovate altre utili informazioni, fra cui il calendario della Benedizioni alle famiglie della prossima settimana e la notizia degli appuntamenti più importanti.

Buona settimana a tutti.

16 Febbraio – Solennità dei Sette Santi Padri – Fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria

Dal libro del Siràcide (44,1-2.10-15)
Facciamo l’elogio di uomini illustri, dei padri nostri nelle loro generazioni. Il Signore li ha
resi molto gloriosi: la sua grandezza è da sempre. Essi furono uomini di fede, e le loro
opere giuste non sono dimenticate. Nella loro discendenza dimora una preziosa eredità:
i loro posteri. La loro discendenza resta fedele alle alleanze e grazie a loro anche i loro
figli. Per sempre rimarrà la loro discendenza e la loro gloria non sarà offuscata. I loro
corpi furono sepolti in pace, ma il loro nome vive per sempre. I popoli parlano della loro
sapienza, l’assemblea ne proclama la lode.

Salmo 37 [36],3-4.11.18.39-40) – Rit.: La loro eredità sopravvive nei secoli

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (4,1-6.15-16)
Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna
della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità,
sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito
per mezzo del vincolo della pace.
Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati
chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo
battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti
ed è presente in tutti.
Agendo secondo verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa tendendo a lui,
che è il capo, Cristo. Da lui tutto il corpo, ben compaginato e connesso, con la
collaborazione di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro, cresce in
modo da edificare se stesso nella carità.

Dal Vangelo secondo Giovanni (17,20-24)
Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre santo, non prego solo per questi, ma anche
per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa;
come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu
mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una
sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti
nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato
me. Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché
contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della
creazione del mondo».

Dall’Ufficio delle Letture della Solennità dei Sette Santi Padri Fondatori

Dio, che nella sua provvidenza, in ogni epoca, arricchisce la sua Chiesa di nuove famiglie
religiose, fin dal secolo dodicesimo suscitò in un gran numero di laici, uomini e donne, il
proposito di seguire più da vicino Cristo e di vivere il vangelo più radicalmente o —
come si diceva allora — «sine glossa», cioè senza commento. Lasciate le loro
occupazioni, costoro, in totale adesione a Dio, stabilivano di condurre vita penitente
nelle proprie case o di ritirarsi negli eremi. Non di rado si formavano nuovi gruppi
religiosi che, per le caratteristiche evangeliche, penitenti e umili, si chiamavano fratelli
della penitenza, poveri di Cristo, umiliati, minori o prendevano altre denominazioni
analoghe. Tra questi si distinsero in modo particolare gli Ordini fondati da Francesco
d’Assisi, laico penitente, e da Domenico, canonico della chiesa di Osma. Intorno al 1240,
nel periodo della lotta tra l’imperatore Federico secondo e la sede apostolica, quando le
città italiane erano sconvolte dalle discordie di opposte fazioni, sette mercanti fiorentini,
animati da speciale amore alla Vergine, già membri di una compagnia laica di Servi di
santa Maria e legati tra loro dall’ideale evangelico della comunione fraterna e del servizio
ai poveri e agli ammalati, decisero di ritirarsi in solitudine, per far vita comune nella
penitenza e nella contemplazione. Abbandonata, dunque, l’attività commerciale,
lasciarono le proprie case e distribuirono i loro beni ai poveri e alle chiese; indossarono
una veste «di panno bigio», abito consueto dei penitenti, e si ritirarono dapprima in una
casetta fuori città, dove lasciarono bellissime testimonianze di amore, perseverando nel
loro ideale di servizio a favore di quelli che si trovavano in ogni genere di necessità. In
seguito, verso il 1245, sospinti dal desiderio di una vita più esclusivamente contemplativa,
e nello stesso tempo temendo un ritorno forzato alle proprie case per volontà dei capi
ghibellini, accettarono il consiglio di Ardingo, vescovo di Firenze, e salirono alle
solitudini del Monte Senario, non lontano dalla città, dove poi si costruirono una casetta
con «povero materiale» ed eressero un oratorio dedicato a santa Maria. Anche san Pietro
da Verona, che si trovava allora in Firenze, aveva approvato il genere di vita da essi
abbracciato. Conducevano una vita di severa penitenza, con caratteristiche proprie sia
della vita eremitica che di quella comunitaria: vivevano del proprio lavoro, salmodiavano
insieme, si dedicavano alla preghiera solitaria, nel silenzio e nella contemplazione
rimanevano in profondo ascolto della parola di Dio, non ricusando l’incontro con quelle
persone che, spinte da dubbi o angosce, salivano sul Monte per cercarvi la luce di un
consiglio e il conforto di un’accoglienza cordiale. Radicale fu il loro impegno nella
povertà, come testimonia l’«atto di povertà» del 7 ottobre 1251: con questo documento
fra Bonfiglio, priore maggiore della chiesa di santa Maria di Monte Senario, e altri
diciannove frati promettono di non entrare mai in possesso di alcun bene. Alcuni di loro
furono anche ordinati sacerdoti. Diffondendosi sempre più la fama della loro santità,
molti chiedevano di poter far parte della loro famiglia; con il passar del tempo,
mantenendo il nome di Servi di santa Maria, decisero di iniziare un Ordine ispirato al
genere di vita istituito dagli Apostoli, adottando la regola di sant’Agostino e alcuni statuti
particolari. Il secondo redattore della «Legenda» sull’origine dell’Ordine vede nell’abito
che essi portavano «un chiaro segno dell’umiltà e dei dolori che la beata Vergine Maria
soffrì nella passione del suo Figlio». Negli antichi documenti i Sette sono giustamente
chiamati «progenitori nostri» e «nostri padri», in quanto hanno dato inizio all’Ordine dei
Servi di santa Maria. L’Ordine ebbe un rapido sviluppo in Toscana e nell’Italia centrale,
diffondendo la luce del vangelo e la devozione alla Vergine. Il vescovo Ardingo approvò i
loro primi statuti; Innocenzo quarto per primo concesse loro la protezione della santa
sede e l’approvazione della vita di povertà e di penitenza da essi abbracciata; il
successore, Alessandro quarto, nel 1256 confermò questo atto del suo predecessore con
la lettera Deo grata, in cui egli menziona anche l’«atto di povertà» del 1251. Finalmente,
superate, soprattutto per l’opera di Filippo da Firenze, le difficoltà sorte dopo il secondo
concilio di Lione per la sopravvivenza del nostro Ordine, papa Benedetto undecimo con
la bolla Dum levamus approvò definitivamente nel 1304 l’Ordine dei Servi di santa
Maria. Dello spirito originario dell’Ordine vi si legge: «Voi, per la devozione che avete
verso la gloriosa beata Vergine Maria, da lei avete preso il nome, chiamandovi umilmente
suoi Servi». I posteri hanno voluto venerare insieme questi sette uomini, come insieme
erano vissuti in fraterno amore; e insieme furono proclamati santi nel 1888 da papa
Leone decimoterzo, con i nomi di Bonfiglio, Bonagiunta, Manetto, Amedeo, Uguccione,
Sostegno, Alessio. E a Monte Senario un unico sepolcro raccoglie insieme anche dopo
morte quelli che la comunione di vita aveva resi una cosa sola

Zona Pastorale di Budrio

Orario Messe Festive

Prefestive: Pieve di Budrio ore 17:30 – Cento ore 18:00, San Lorenzo ore 18:00

Festive: ore 8:00 in San Lorenzo, ore 9 Santuario dell’Olmo,  ore 9:30 Pieve e Prunaro, ore 10:30 San Lorenzo, ore 11:00 Bagnarola e Mezzolara, ore 11:15 Vedrana, ore 18:00 San Lorenzo

Per ulteriori informazioni e Orari Messe feriali visita il sito https://www.parrocchiedibudrio.it

Parrocchia San Lorenzo di Budrio

Per informazioni 051 800056 (ore 9-12) oppure info@sanlorenzobudrio.it

Carità

Per le OFFERTE utilizzare i seguenti conti correnti specificando l’intenzione:
• Parrocchia San Lorenzo: IBAN IT42K0200836640000001027986
• Parrocchia San Lorenzo – Caritas: IBAN IT86Z0707236640000000190889
• Parr. S. Lorenzo – Casa di Ospitalità Sant’Agata: IBAN IT97P0538736640000001047364

San Lorenzo News

Queste nuove pagine sono state pensate per ospitare e far circolare le notizie delle numerose iniziative che si svolgono nella parrocchia San Lorenzo e negli immediati dintorni.
Chi è interessato può perciò inviare notizie e materiale di vario genere (ad es. avvisi o locandine) inerenti le attività della vita parrocchiale, tramite:
• mail a info@sanlorenzobudrio.it
• Whatsapp ad Andrea (340 3387313) o Marco (335 5719683)

Lavori sul tetto della chiesa di San Lorenzo

Come avete potuto notare, dallo scorso mese di novembre la nostra parrocchia ha intrapreso dei lavori di impermeabilizzazione del tetto della porzione di fabbricato prospicente la piazza, resi necessari dalla situazione compromessa delle travi di legno dello sporto. La presenza dell’impalcatura permetterà, inoltre, di svolgere alcune opere alle persiane, alla parete e sotto il portico.

Ringraziamo quanti hanno voluto dare un contributo per lo svolgimento di questi lavori, e quanti lo faranno in futuro, per continuare a custodire questo luogo, casa della comunità e segno della storia di Budrio.

Per le offerte: Parrocchia San Lorenzo: IBAN IT42K0200836640000001027986 con causale: “lavori tetto S. Lorenzo”

Visita alle famiglie per le Benedizioni pasquali

Lunedì 17 Mattino: via Ghirardella
Pomeriggio: via Gramsci pari 50-64 e via Kennedy pari 2-24
Martedì 18 Mattino: via Zenzalino nord 3-23
Pomeriggio: via D’Ormea dispari 1-9 e via Zenzalino sud 1-19
Mercoledì 19 Mattino: via Zenzalino nord 24-34
Pomeriggio: via D’Ormea dispari 11-17 e via Martiri Antifasc. dispari 5-23
Giovedì 20 Mattino: via Dondina e dei Gelsi
Pomeriggio: via D’Ormea pari 4-10 e via Martiri Antifasc. dispari 35-83
Venerdì 21 Mattino: via Cantarana e della Canapa
Pomeriggio: via papa Giovanni XXIII e via Martiri Antifasc. dispari 87-91

Ogni Giovedì sera un incontro con il Signore

Ogni giovedì sera, dalle 21 alle 23, davanti al Santissimo viviamo un momento di
preghiera profonda e di affidamento. Come Gesù chiese ai discepoli nell’orto degli ulivi di
vegliare con Lui, anche noi desideriamo rimanere svegli per poco al Suo fianco,
riscoprendo la nostra vita alla luce della Sua presenza. Durante questo tempo, il Rosario,
la meditazione del Vangelo e la Lectio divina ci guidano a entrare in comunione con il
Signore. È un momento per pregare insieme, intercedendo per i malati, per chi soffre e
per tutte le persone tribolate. Un’opportunità per ritrovare pace e speranza, aperta a
tutti coloro che vogliono donare a Gesù un tempo prezioso.

Calendario parrocchiale

Festa Domenica 16 febbraio Solennità dei Sette Santi Fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria “Io in loro e tu in me, affinché siano perfetti nell’unità”

ore 10:30 Messa solenne in onore dei 7 Santi e I messa del diacono Fabio

ore 17:15 Vespri cantati in onore dei Sette Santi Padri
Mercoledì 19 Beata Elisabetta Picenardi, vergine – OSM
Sabato 22 Cattedra di San Pietro – Festa
Domenica 23 febbraio –  VII Domenica del Tempo Ordinario – “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”
ore 15:00 Incontro promosso dal MEIC – Settimana sociale 2024 – Da Trieste ai territori: La partecipazione come cuore della democrazia
Lunedì 24 Tappa del Cammino giubilare della Zona Pastorale a Pieve di Budrio:
ore 21:00 Adorazione Eucaristica con il Servizio Accoglienza alla Vita