Nella Solennità dell’Ascensione del Signore fa nuovamente capolino il Vangelo di Marco, nei suoi versetti conclusivi
E noi ci affidiamo ad un commentatore autorevole, p. Ermes Ronchi, che potete anche voi leggere ogni giovedì su Avvenire:
Gli sono rimasti soltanto undici uomini impauriti e confusi, e un piccolo nucleo di donne, fedeli e coraggiose. Lo hanno seguito per tre anni sulle strade di Palestina, non hanno capito molto ma lo hanno amato molto, e sono venuti tutti all’appuntamento sull’ultimo colle.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù compie un atto di enorme, illogica fiducia in uomini e donne che dubitano ancora, affidando proprio a loro il mondo e il Vangelo. Non rimane con i suoi ancora un po’ di tempo, per spiegare meglio, per chiarire meglio, ma affida loro la lieta notizia nonostante i dubbi. I dubbi nella fede sono come i poveri: li avremo sempre con noi. Gesù affida il vangelo e il mondo nuovo, sognato insieme, alla povertà di undici pescatori illetterati e non all’intelligenza dei primi della classe. Con fiducia totale, affida la verità ai dubitanti, chiama i claudicanti a camminare, gli zoppicanti a percorrere tutte le strade del mondo: è la legge del granello di senape, del pizzico di sale, della luce sul monte, del cuore acceso che può contagiare di vangelo e di nascite quanti incontra.
Andate, profumate di cielo le vite che incontrate, insegnate il mestiere di vivere, così come l’avete visto fare a me, mostrate loro il volto alto e luminoso dell’umano.
Battezzate, che significa immergete in Dio le persone, che possano essere intrise di cielo, impregnate di Dio, imbevute d’acqua viva, come uno che viene calato nel fiume, nel lago, nell’oceano e ne risale, madido d’aurora. Ecco la missione dei discepoli: fare del mondo un battesimo, un laboratorio di immersione in Dio, in quel Dio che Gesù ha raccontato come amore e libertà, come tenerezza e giustizia. Ognuno di noi riceve oggi la stessa missione degli apostoli: annunciate. Niente altro. Non dice: organizzate, occupate i posti chiave, fate grandi opere caritative, ma semplicemente: annunciate.
E che cosa? Il Vangelo, la lieta notizia, il racconto della tenerezza di Dio. Non le idee più belle, non le soluzioni di tutti i problemi, non una politica o una teologia migliori: il Vangelo, la vita e la persona di Cristo, pienezza d’umano e tenerezza del Padre.
L’ascensione è come una navigazione del cuore. Gesù non è andato lontano o in alto, in qualche angolo remoto del cosmo. È disceso (asceso) nel profondo delle cose, nell’intimo del creato e delle creature, e da dentro preme come forza ascensionale verso più luminosa vita. “La nostra fede è la certezza che ogni creatura è piena della sua luminosa presenza” (Laudato si’ 100), che «Cristo risorto dimora nell’intimo di ogni essere, circondandolo con il suo affetto e penetrandolo con la sua luce» (Laudato si’ 221).
E, in questi giorni noi ci raccoglieremo ancora attorno all’Immagine della Madonna dell’Olmo.
La celebrazione della Prima Comunione di un gruppo dei nostri fanciulli determinerà ancora modifiche all’orario delle messe
Di seguito trovate le Letture, qualche ulteriore suggerimento per il commento (papa Francesco, fra Giacomo …), gli Avvisi e le indicazioni per la partecipazione alle Celebrazioni.
Buona festa dell’Ascensione!
16 Maggio – Ascensione del Signore
Dagli Atti degli Apostoli (1,1-11)
Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo. Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo». Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra». Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».
Salmo Responsoriale (dal salmo 46) – Rit.: Ascende il Signore tra canti di gioia.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (4,1-13)
Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti. A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Per questo è detto: «Asceso in alto, ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini». Ma cosa significa che ascese, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per essere pienezza di tutte le cose. Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo.
Dal Vangelo secondo Marco (16,15-20)
In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
fra Giacomo ci accompagna all’ascolto del Vangelo … su: https://www.youtube.com/channel/UCnJRiAKn6o6SW-V6jlNixgQ
Papa Francesco – Angelus – 6 maggio 2018
Cari fratelli e sorelle!
Quaranta giorni dopo la Risurrezione – secondo il Libro degli Atti degli Apostoli – Gesù ascese al Cielo, cioè ritornò al Padre, dal quale era stato mandato nel mondo.
In molti Paesi questo mistero viene celebrato non il giovedì, ma oggi, la domenica seguente. L’Ascensione del Signore segna il compiersi della salvezza iniziata con l’Incarnazione.
Dopo avere istruito per l’ultima volta i suoi discepoli, Gesù sale al cielo (cfr Mc 16,19). Egli, però, «non si è separato dalla nostra condizione» (cfr Prefazio); infatti, nella sua umanità, ha assunto con sé gli uomini nell’intimità del Padre e così ha rivelato la destinazione finale del nostro pellegrinaggio terreno. Come per noi è disceso dal Cielo, e per noi ha patito ed è morto sulla croce, così per noi è risorto ed è risalito a Dio, che perciò non è più lontano.
San Leone Magno spiega che con questo mistero «viene proclamata non solo l’immortalità dell’anima, ma anche quella della carne. Oggi, infatti, non solo siamo confermati possessori del paradiso, ma siamo anche penetrati in Cristo nelle altezze del cielo» (De Ascensione Domini, Tractatus 73, 2.4: CCL 138 A, 451.453). Per questo i discepoli, quando videro il Maestro sollevarsi da terra e innalzarsi verso l’alto, non furono presi dallo sconforto, come si potrebbe pensare anzi, provarono una grande gioia e si sentirono spinti a proclamare la vittoria di Cristo sulla morte (cfr Mc 16,20). E il Signore risorto operava con loro, distribuendo a ciascuno un carisma proprio. Lo scrive ancora san Paolo: «Ha distribuito doni agli uomini … ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri … allo scopo di edificare il corpo di Cristo … fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo» (Ef 4,8.11-13).
Cari amici, l’Ascensione ci dice che in Cristo la nostra umanità è portata alla altezza di Dio; così, ogni volta che preghiamo, la terra si congiunge al Cielo. E come l’incenso, bruciando, fa salire in alto il suo fumo, così, quando innalziamo al Signore la nostra fiduciosa preghiera in Cristo, essa attraversa i cieli e raggiunge Dio stesso e viene da Lui ascoltata ed esaudita. Nella celebre opera di san Giovanni della Croce, Salita al Monte Carmelo, leggiamo che «per vedere realizzati i desideri del nostro cuore, non v’è modo migliore che porre la forza della nostra preghiera in ciò che più piace a Dio. Allora, Egli non ci darà soltanto quanto gli chiediamo, cioè la salvezza, ma anche quanto Egli vede sia conveniente e buono per noi, anche se non glielo chiediamo» (Libro III, cap. 44, 2, Roma 1991, 335).
Supplichiamo infine la Vergine Maria, perché ci aiuti a contemplare i beni celesti, che il Signore ci promette, e a diventare testimoni sempre più credibili della sua Risurrezione, della vera Vita.
Avvisi della Parrocchia di S. Lorenzo di Budrio
Per info e comunicazioni telefona allo 051 800056 (preferibilmente ore 9:30-11:30) oppure scrivi a info@sanlorenzobudrio.it
Calendario parrocchiale
Mese di maggio | Per tutto il mese il S. Rosario sarà recitato:
alle ore 18:30: San Lorenzo (escluso sabato e domenica) alle ore 20:30: al Santuario dell’Olmo (escluso sabato, domenica e la settimana dall’8 al 16 maggio perché l’icona si troverà in San Lorenzo) |
Giovedì 13 | Beata Vergine di San Luca, patrona della città e della Diocesi – Solennità
nella Messa delle ore 19:00 ricordo degli Anniversari di Matrimonio |
Venerdì 14 | San Mattia, apostolo – Festa
ore 18:00 Messa per gli 80 anni di presenza delle suore dell’Ordine delle Serve di Maria a Budrio; a seguire inaugurazione della Mostra allestita nella Chiesa di Sant’Agata, visitabile fino al 13 giugno; non ci sarà la Messa delle ore 19:00 ore 20:30 Confessione dei Comunicandi della IV elementare e loro familiari |
Sabato 15 | ore 11:00 Battesimo di Mattia
ore 16:30 Messa Prefestiva, ore 18:15 Rosario, ore 19:00 Messa Prefestiva |
Domenica
16 maggio |
Ascensione del Signore
“Il Signore fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio” 54° Giornata delle Comunicazioni Sociali S. Messe ore 8:00, 10:00 (anticipata), 19:00 non ci sarà la Messa delle ore 9:00 al Santuario dell’Olmo ore 11:30 Messa di Prima Comunione dei ragazzi della IV elementare trasmessa sul Canale YouTube Parrocchia S. Lorenzo (ma riservata ai familiari) ore 16:30 Rosario, a seguire Benedizione in piazza Filopanti, davanti all’Ospedale e in p.zza Antonio da Budrio, poi in forma privata l’immagine della B.V. Maria dell’Olmo sarà riportata al Santuario |
Giovedì 20, Venerdì 21, Sabato 22 | Triduo in Preparazione alla Pentecoste ed alla Festa della Madonna dell’Olmo
ore 20:30 al Santuario dell’Olmo, Rosario |
Sabato 22 | ore 11:00 Matrimonio di Sara e Adam
ore 16:30 Messa Prefestiva, ore 18:15 Rosario, ore 19:00 Messa Prefestiva |
Domenica
23 maggio |
Pentecoste
Festa della Beata Vergine dell’Olmo S. Messe ore 8:00, 10:00 (anticipata), 19:00 ore 11:00 al Santuario dell’Olmo, Santa Messa all’aperto ore 17:30 Rosario |
La trasmissione della Messa festiva, nelle prossime domeniche 9, 16 e 30 maggio, sarà riservata unicamente ai familiari dei fanciulli e dei ragazzi che riceveranno rispettivamente la Prima Comunione e il Sacramento della Cresima e non sarà possibile seguirla sul Canale YouTube della Parrocchia San Lorenzo di Budrio
Si informa che nel periodo estivo non sarà più possibile seguire la Messa sul Canale YouTube della Parrocchia San Lorenzo