Carissimi lettori,
dopo le Feste Natalizie ora siamo di nuovo entrati nel Tempo Ordinario.
La II Domenica del T.O., dopo l’Epifania ed il Battesimo del Signore, continua in qualche modo a mostrarci la Manifestazione di Gesù e lo fa prendendo spunto dal Vangelo di Giovanni. In particolare, in questo anno liturgico, l’anno B, vediamo Gesù manifestarsi mentre è intento alla chiamata dei primi discepoli. Sempre in tema la prima lettura propone invece la chiamata esemplare del profeta Samuele.
Il Signore continua a chiamare anche oggi e noi siamo contenti di ricordare che nel pomeriggio di questa domenica, alle ore 17:30, nella Cattedrale di San Pietro a Bologna, davanti al Vescovo, Cardinal Matteo Zuppi, il nostro parrocchiano Helmy Ibrahim presenterà la propria Candidatura al Diaconato: preghiamo per lui e per la sua famiglia.
Dal primo libro di Samuele (3,3-10.19)
In quei giorni, Samuèle dormiva nel tempio del Signore, dove si trovava l’arca di Dio. Allora il Signore chiamò: «Samuèle!» ed egli rispose: «Eccomi», poi corse da Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Egli rispose: «Non ti ho chiamato, torna a dormire!». Tornò e si mise a dormire. Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuèle!»; Samuèle si alzò e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma quello rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!». In realtà Samuèle fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. Il Signore tornò a chiamare: «Samuèle!» per la terza volta; questi si alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane. Eli disse a Samuèle: «Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta”». Samuèle andò a dormire al suo posto. Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: «Samuéle, Samuéle!». Samuèle rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta». Samuèle crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole.
Da Isaia 12 – Rit.: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (6,13-15.17-20)
Fratelli, il corpo non è per l’impurità, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. Dio, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza. Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. State lontani dall’impurità! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà all’impurità, pecca contro il proprio corpo. Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? Lo avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi. Infatti siete stati comprati a caro prezzo: glorificate dunque Dio nel vostro corpo!
Dal Vangelo secondo Giovanni (1,35-42)
In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.
Papa Benedetto XVII – Angelus 15.1.2012
Cari fratelli e sorelle!
Nelle Letture bibliche di questa domenica – la seconda del Tempo Ordinario – emerge il tema della vocazione: nel Vangelo è la chiamata dei primi discepoli da parte di Gesù; nella prima Lettura è la chiamata del profeta Samuele. In entrambi i racconti risalta l’importanza della figura che svolge il ruolo di mediatore, aiutando le persone chiamate a riconoscere la voce di Dio e a seguirla. Nel caso di Samuele, si tratta di Eli, sacerdote del tempio di Silo, dove era custodita anticamente l’arca dell’alleanza, prima di essere trasportata a Gerusalemme. Una notte Samuele, che era ancora un ragazzo e fin da piccolo viveva al servizio del tempio, per tre volte di seguito si sentì chiamare nel sonno e corse da Eli. Ma non era lui a chiamarlo. Alla terza volta Eli capì, e disse a Samuele: Se ti chiamerà ancora, rispondi: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta” (1 Sam 3,9). Così avvenne, e da allora in poi Samuele imparò a riconoscere le parole di Dio e divenne il suo fedele profeta. Nel caso dei discepoli di Gesù, la figura mediatrice è quella di Giovanni Battista. In effetti, Giovanni aveva una vasta cerchia di discepoli, e tra questi vi erano anche le due coppie di fratelli Simone e Andrea, Giovanni e Giacomo, pescatori della Galilea. Proprio a due di questi il Battista indicò Gesù, il giorno dopo il suo battesimo nel fiume Giordano. Lo indicò loro dicendo: “Ecco l’agnello di Dio!” (Gv 1,36), che equivaleva a dire: Ecco il Messia. E quei due seguirono Gesù, rimasero a lungo con Lui e si convinsero che era veramente il Cristo. Subito lo dissero agli altri, e così si formò il primo nucleo di quello che sarebbe diventato il collegio degli Apostoli.
Alla luce di questi due testi, vorrei sottolineare il ruolo decisivo della guida spirituale nel cammino di fede e, in particolare, nella risposta alla vocazione di speciale consacrazione per il servizio di Dio e del suo popolo. Già la stessa fede cristiana, di per sé, presuppone l’annuncio e la testimonianza: infatti essa consiste nell’adesione alla buona notizia che Gesù di Nazaret è morto e risorto, che è Dio. E così anche la chiamata a seguire Gesù più da vicino, rinunciando a formare una propria famiglia per dedicarsi alla grande famiglia della Chiesa, passa normalmente attraverso la testimonianza e la proposta di un “fratello maggiore”, di solito un sacerdote. Questo senza dimenticare il ruolo fondamentale dei genitori, che con la loro fede genuina e gioiosa e il loro amore coniugale mostrano ai figli che è bello ed è possibile costruire tutta la vita sull’amore di Dio.
Cari amici, preghiamo la Vergine Maria per tutti gli educatori, specialmente i sacerdoti e i genitori, perché abbiano piena consapevolezza dell’importanza del loro ruolo spirituale, per favorire nei giovani, oltre alla crescita umana, la risposta alla chiamata di Dio, a dire: “Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”.
Avvisi e Calendario Parrocchiale
Sabato 16 | ore 16:30 e 18:00 Messe prefestive in San Lorenzo | |
Domenica
17 gennaio |
II Domenica del Tempo Ordinario
“Videro dove abitava e rimasero con lui” ore 8:00, 10:30, 18:00 Messe festive in San Lorenzo ore 9:00 Messa al Santuario dell’Olmo ore 17:30 Messa Episcopale in San Pietro a Bologna con Candidatura al Diaconato di Helmy Ibrahim |
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18-25 gennaio | Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani | |
Mercoledì 20 | San Sebastiano, patrono del comune di Budrio – Solennità | |
Giovedì 21 | Sant’Agnese, martire | |
Sabato 23 | ore 16:30 e 18:00 Messe prefestive in San Lorenzo | |
Domenica
24 gennaio |
III Domenica del Tempo Ordinario
“Convertitevi e credete al vangelo” ore 8:00, 10:30, 18:00 Messe festive in San Lorenzo ore 9:00 Messa al Santuario dell’Olmo |
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Lunedì 25 | Conversione di San Paolo, apostolo – Festa | |
Martedì 26 | Santi Timoteo e Tito, vescovi | |
Giovedì 28 | San Tommaso d’Aquino, dottore della Chiesa | |
Sabato 30 | ore 16:30 e 18:00 Messe prefestive in San Lorenzo | |
Domenica
31 gennaio |
IV Domenica del Tempo Ordinario
“Convertitevi e credete al vangelo” ore 8:00, 10:30, 18:00 Messe festive in San Lorenzo ore 9:00 Messa al Santuario dell’Olmo |