Carissimi, il Natale si avvicina e anche noi ci prepariamo alla venuta di Gesù celebrando la III domenica di Avvento nella quale ritroviamo ancora all’opera Giovanni Battista, il protagonista del brano del Vangelo letto la scorsa domenica nel quale annunciava la venuta di Uno “più forte di me” che “vi battezzerà in Spirito Santo”.
Il Vangelo di questa domenica riporta lo stesso episodio ma prendendolo dall’evangelista Giovanni, che lo arricchisce di un dialogo serrato con gli inviati dei Farisei in cui il Battista dà testimonianza del significato della sua missione di anticipatore e annunciatore della venuta di Gesù, “in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete”.
Per un commento più ricco vi rimandiamo, come al solito, all’Angelus di papa Francesco.
Di seguito trovate indicati tutti gli orari delle celebrazioni e delle iniziative che accompagnano il Natale.
A tutti auguriamo buona domenica e rinnoviamo l’invito ad accogliere la testimonianza di Giovanni: il Signore viene!
17 Dicembre – III domenica d’Avvento
Dal libro del profeta Isaia (61,1-2.10-11)
Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di grazia del Signore. Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto con il mantello della giustizia, come uno sposo si mette il diadema e come una sposa si adorna di gioielli. Poiché, come la terra produce i suoi germogli e come un giardino fa germogliare i suoi semi, così il Signore Dio farà germogliare la giustizia e la lode davanti a tutte le genti.
Da Lc (1.46-50.53-54) – Rit.: La mia anima esulta nel mio Dio.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési (5,16-24)
Fratelli, siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male. Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è colui che vi chiama: egli farà tutto questo!
Dal Vangelo secondo Giovanni (1,6-8.19-28)
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
Puoi ascoltare il vangelo al link: https://www.lachiesa.it/liturgia/allegati/mp3/BA030.mp3
Papa Francesco – Angelus del 13.12.2020
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
L’invito alla gioia è caratteristico del tempo di Avvento: l’attesa della nascita di Gesù, l’attesa che viviamo è gioiosa, un po’ come quando aspettiamo la visita di una persona che amiamo molto, ad esempio un amico che non vediamo da tanto tempo, un parente… Siamo in attesa gioiosa. E questa dimensione della gioia emerge specialmente oggi, la terza domenica, che si apre con l’esortazione di San Paolo «Rallegratevi sempre nel Signore» (Antifona d’ingresso; cfr Fil 4,4.5). “Rallegratevi!”. La gioia cristiana. E qual è il motivo di questa gioia? Che «il Signore è vicino» (v. 5). Più il Signore è vicino a noi, più siamo nella gioia; più Lui è lontano, più siamo nella tristezza. Questa è una regola per i cristiani. Una volta un filosofo diceva una cosa più o meno così: “Io non capisco come si può credere oggi, perché coloro che dicono di credere hanno una faccia da veglia funebre. Non danno testimonianza della gioia della risurrezione di Gesù Cristo”. Tanti cristiani con quella faccia, sì, faccia da veglia funebre, faccia di tristezza … Ma Cristo è risorto! Cristo ti ama! E tu non hai gioia? Pensiamo un po’ a questo e diciamo: “Io, ho gioia perché il Signore è vicino a me, perché il Signore mi ama, perché il Signore mi ha redento?”.
Il Vangelo secondo Giovanni oggi ci presenta il personaggio biblico che – eccettuando la Madonna e San Giuseppe – per primo e maggiormente ha vissuto l’attesa del Messia e la gioia di vederlo arrivare: parliamo naturalmente di Giovanni il Battista (cfr Gv 1,6-8.19-28).
L’Evangelista lo introduce in maniera solenne: «Venne un uomo mandato da Dio […]. Venne come testimone per dare testimonianza alla luce» (vv. 6-7). Il Battista è il primo testimone di Gesù, con la parola e con il dono della vita. Tutti i Vangeli concordano nel mostrare come lui abbia realizzato la sua missione indicando Gesù come il Cristo, l’Inviato di Dio promesso dai profeti. Giovanni era un leader del suo tempo. La sua fama si era diffusa in tutta la Giudea e oltre, fino alla Galilea. Ma lui non cedette nemmeno per un istante alla tentazione di attirare l’attenzione su di sé: sempre lui orientava a Colui che doveva venire. Diceva: «A lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo» (v. 27). Sempre segnalando il Signore. Come la Madonna: sempre segnala il Signore: “Fate quello che Lui vi dirà”. Sempre il Signore al centro. I Santi intorno, segnalando il Signore. E chi non segnala il Signore, non è santo!
Ecco la prima condizione della gioia cristiana: decentrarsi da sé e mettere al centro Gesù. Questa non è alienazione, perché Gesù è effettivamente il centro, è la luce che dà senso pieno alla vita di ogni uomo e donna che viene a questo mondo. È lo stesso dinamismo dell’amore, che mi porta a uscire da me stesso non per perdermi, ma per ritrovarmi mentre mi dono, mentre cerco il bene dell’altro.
Giovanni il Battista ha percorso un lungo cammino per arrivare a testimoniare Gesù. Il cammino della gioia non è una passeggiata. Ci vuole lavoro per essere sempre nella gioia. Giovanni ha lasciato tutto, fin da giovane, per mettere al primo posto Dio, per ascoltare con tutto il cuore e tutte le forze la sua Parola. Giovanni si è ritirato nel deserto spogliandosi di ogni cosa superflua, per essere più libero di seguire il vento dello Spirito Santo. Certo, alcuni tratti della sua personalità sono unici, irripetibili, non proponibili a tutti. Ma la sua testimonianza è paradigmatica per chiunque voglia cercare il senso della propria vita e trovare la vera gioia. In particolare, il Battista è modello per quanti nella Chiesa sono chiamati ad annunciare Cristo agli altri: possono farlo solo nel distacco da sé stessi e dalla mondanità, non attirando le persone a sé ma orientandole a Gesù. La gioia è questo: orientare a Gesù. E la gioia deve essere la caratteristica della nostra fede. Anche nei momenti bui, quella gioia interiore, di sapere che il Signore è con me, che il Signore è con noi, che il Signore è risorto.
Il Signore! Il Signore! Il Signore! Questo è il centro della nostra vita, e questo è il centro della nostra gioia. Pensate bene oggi: come mi comporto io? Sono una persona gioiosa che sa trasmettere la gioia di essere cristiano, o sono sempre come quelli tristi, come ho detto prima, che sembrano di essere a una veglia funebre? Se io non ho la gioia della mia fede, non potrò dare testimonianza e gli altri diranno: “Ma se la fede è così triste, meglio non averla”.
Pregando ora l’Angelus, noi vediamo tutto questo realizzato pienamente nella Vergine Maria: lei ha atteso nel silenzio la Parola di salvezza di Dio; l’ha ascoltata, l’ha accolta, l’ha concepita. In lei Dio si è fatto vicino. Per questo la Chiesa chiama Maria “Causa della nostra letizia”.
Zona Pastorale di Budrio
Orario Messe Festive
Prefestive: Pieve di Budrio ore 17:00, Cento ore 18:00
Festive: Prunaro ore 9:00, Pieve ore 9:30, Bagnarola e Maddalena ore 11:00 (a mesi alterni), Mezzolara ore 11:00, Vedrana ore 11:15
Per ulteriori informazioni e Orari Messe feriali visita il sito www.parrocchiedibudrio.it
Parrocchia San Lorenzo di Budrio
Per informazioni 051 800056 (ore 9-12) oppure info@sanlorenzobudrio.it
Carità
Per le OFFERTE utilizzare i seguenti conti correnti specificando l’intenzione:
- Parrocchia San Lorenzo: IBAN IT42K0200836640000001027986
- Parrocchia San Lorenzo – Caritas: IBAN IT86Z0707236640000000190889
- S. Lorenzo – Casa di Ospitalità Sant’Agata: IBAN IT97P0538736640000001047364
Orario invernale Messe e Funzioni religiose della Parrocchia
San Lorenzo – Festive: ore 18:00 S. Messa prefestiva – ore 8:00, 10:30, 18:00 S. Messe festive
Santuario dell’Olmo – Festiva: ore 9:00 S. Messa
San Lorenzo – Feriali: ore 8:00 Celebrazione delle Lodi – ore 8:30 S. Messa (martedì Adorazione) – ore 18:00 S. Messa
Chiesa delle Creti – Festiva: ore 10:00 S. Messa in lingua polacca
Calendario parrocchiale
Sabato 16 | ore 8 e 17:30 Inizia la Novena in preparazione al Natale |
Domenica
17 dicembre |
III Domenica di Avvento
“In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete” |
Giovedì 21 | ore 20:30 Concerto di Natale dell’Istituto Comprensivo di Budrio |
Venerdì 22 | ore 21:00 Concerto di Natale della Corale Bellini |
Sabato 23 | ore 21:00 Concerto per Soprano e Corale Quadriclavio |
Domenica
24 dicembre |
IV Domenica di Avvento
“Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce” N.B.: Non ci sarà la messa delle ore 18:00 |
Notte di Natale | Notte del Natale del Signore
“Oggi è nato per voi il Salvatore” ore 23:00 Messa solenne della notte di Natale |
Lunedì
25 dicembre |
Solennità del Natale del Signore
“Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” Messe in San Lorenzo alle ore 8:00, 10:30, 18:00 Messa al santuario della Beata Vergine dell’Olmo alle ore 9:00 Messa alla chiesetta delle Creti alle ore 11:15 |
Martedì 26 | Santo Stefano, martire – Festa
Messe come da orario festivo ma non ci sarà la Messa all’Olmo |
Mercoledì 27 | San Giovanni, apostolo ed evangelista – Festa |
Giovedì 28 | Santi Martiri Innocenti – Festa |
Sabato 30 | |
Domenica 31 dicembre
2023 |
Festa della Santa Famiglia di Nazaret
“Il bambino cresceva pieno di sapienza” Messe come da orario festivo compresa la Messa all’Olmo ore 17:15 Vespri, Te Deum di ringraziamento e Benedizione Eucaristica N.B.: alle ore 18 Messa prefestiva della Solennità di Maria Madre di Dio |
Lunedì
1 gennaio 2024 |
Solennità di Maria Madre di Dio
“I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù” Messe come da orario festivo compresa la Messa all’Olmo |