Anche in questa Terza Domenica di Pasqua, il Vangelo, raccontato da Luca, ci propone una delle manifestazioni di Gesù risorto, all’intero gruppo dei discepoli. Questo racconto mette in particolare l’accento sulla concretezza della presenza del Signore …
Ci aiuta Alessandra a comprenderne il senso …
Gesù Risorto appare agli Apostoli e chiede di essere riconosciuto non dal volto ma dalle mani e dai piedi. Mi colpisce questo richiamo ai chiodi e alla Croce: Gesù si fa riconoscere dai segni delle sua Vita spesa per amore. Nel Vangelo chiede ai suoi discepoli e a tutti noi, a me per prima, di guardare e toccare questi segni: li guardo e li scopro nel Vangelo dove sono presenti tutti i suoi gesti d’amore. Allora credere a Gesù Risorto vuol dire attingere alle Scritture, accogliere i dubbi e le paure perché anche questi servono a rendere salda la Fede e testimoniare il Vangelo mostrando anche noi mani e piedi segnati da gesti d’amore. Malgrado la nostra piccolezza e le nostre difficoltà Gesù si fida dei suoi discepoli (anche di me!) per la trasmissione della Fede.
La Pasqua continua dunque in ogni domenica per accompagnarci all’incontro con Lui!
Buona Domenica
18 aprile – III Domenica di Pasqua
Dagli Atti degli Apostoli (3,13-15.17-19)
In quei giorni, Pietro disse al popolo: «Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni. Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire. Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati».
Salmo Responsoriale (dal salmo 4) – Rit.: Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (2,1-5)
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.
Dal Vangelo secondo Luca (24,35-48)
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Papa Francesco – Angelus del 15 aprile 2018
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Al centro di questa terza domenica di Pasqua c’è l’esperienza del Risorto fatta dai suoi discepoli, tutti insieme. Ciò è evidenziato specialmente dal Vangelo che ci introduce ancora una volta nel Cenacolo, dove Gesù si manifesta agli Apostoli, rivolgendo loro questo saluto: «Pace a voi!» (Lc 24,36). E’ il saluto del Cristo Risorto, che ci dà la pace: «Pace a voi!» Si tratta sia della pace interiore, sia della pace che si stabilisce nei rapporti tra le persone.
L’episodio raccontato dall’evangelista Luca insiste molto sul realismo della Risurrezione. Gesù non è un fantasma. Infatti, non si tratta di un’apparizione dell’anima di Gesù, ma della sua reale presenza con il corpo risorto. Gesù si accorge che gli Apostoli sono turbati nel vederlo, che sono sconcertati perché la realtà della Risurrezione è per loro inconcepibile. Credono di vedere un fantasma; ma Gesù risorto non è un fantasma, è un uomo con corpo e anima. Per questo, per convincerli, dice loro: «Guardate le mie mani e i miei piedi – fa vedere loro le piaghe –: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho» (v. 39). E poiché questo non sembra bastare a vincere l’incredulità dei discepoli. Il Vangelo dice anche una cosa interessante: era tanta la gioia che avevano dentro che questa gioia non potevano crederla: “No, non può essere! Non può essere così! Tanta gioia non è possibile!”. E Gesù, per convincerli, disse loro: «Avete qui qualche cosa da mangiare?» (v. 41). Essi gli offrono del pesce arrostito; Gesù lo prende e lo mangia davanti a loro, per convincerli.
L’insistenza di Gesù sulla realtà della sua Risurrezione illumina la prospettiva cristiana sul corpo: il corpo non è un ostacolo o una prigione dell’anima. Il corpo è creato da Dio e l’uomo non è completo se non è unione di corpo e anima. Gesù, che ha vinto la morte ed è risorto in corpo e anima, ci fa capire che dobbiamo avere un’idea positiva del nostro corpo. Esso può diventare occasione o strumento di peccato, ma il peccato non è provocato dal corpo, bensì dalla nostra debolezza morale. Il corpo è un dono stupendo di Dio, destinato, in unione con l’anima, ad esprimere in pienezza l’immagine e la somiglianza di Lui. Pertanto, siamo chiamati ad avere grande rispetto e cura del nostro corpo e di quello degli altri.
Ogni offesa o ferita o violenza al corpo del nostro prossimo, è un oltraggio a Dio creatore! Il mio pensiero va, in particolare, ai bambini, alle donne, agli anziani maltrattati nel corpo. Nella carne di queste persone noi troviamo il corpo di Cristo. Cristo ferito, deriso, calunniato, umiliato, flagellato, crocifisso… Gesù ci ha insegnato l’amore. Un amore che, nella sua Risurrezione, si è dimostrato più potente del peccato e della morte, e vuole riscattare tutti coloro che sperimentano nel proprio corpo le schiavitù dei nostri tempi. In un mondo dove troppe volte prevalgono la prepotenza contro i più deboli e il materialismo che soffoca lo spirito, il Vangelo di oggi ci chiama ad essere persone capaci di guardare in profondità, piene di stupore e di gioia grande per avere incontrato il Signore risorto. Ci chiama ad essere persone che sanno raccogliere e valorizzare la novità di vita che Egli semina nella storia, per orientarla verso i cieli nuovi e la terra nuova. Ci sostenga in questo cammino la Vergine Maria, alla cui materna intercessione ci affidiamo con fiducia.
Anche fra Giacomo ci accompagna all’ascolto del Vangelo su: https://youtu.be/_imVZmaXjC0
Avvisi della Parrocchia di S. Lorenzo di Budrio
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Calendario
Sabato 17 | ore 16:30 e 19:00 in San Lorenzo Messe Prefestive |
Domenica
18 aprile |
III Domenica di Pasqua
“Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno” S. Messe ore 8:00, 9:00 (Olmo), 10:30, 19:00 Messa 10:30 trasmessa sul Canale YouTube Parrocchia S. Lorenzo |
Sabato 24 | ore 16:30 e 19:00 in San Lorenzo Messe Prefestive |
Domenica
25 aprile |
IV Domenica di Pasqua
“Il buon pastore dà la propria vita per le pecore” S. Messe ore 8:00, 9:00 (Olmo), 10:30, 19:00 Messa 10:30 trasmessa sul Canale YouTube Parrocchia S. Lorenzo |
Sabato 1 | ore 16:30 e 19:00 in San Lorenzo Messe Prefestive |
Domenica
2 maggio |
V Domenica di Pasqua
“Chi rimane in me e io in lui porta molto frutto” S. Messe ore 8:00, 9:00 (Olmo), 10:30, 19:00 Messa 10:30 trasmessa sul Canale YouTube Parrocchia S. Lorenzo |
“A Messa” anche sul Canale YouTube Parrocchia San Lorenzo
Per favorire la partecipazione anche da casa la Messa festiva delle ore 10:30 sarà trasmessa sul Canale YouTube della Parrocchia San Lorenzo di Budrio o, in alternativa, su questo link: https://www.youtube.com/channel/UCnJRiAKn6o6SW-V6jlNixgQ