Questa settimana è Elena a proporci un breve commento introduttivo al brano del Vangelo di Marco che viene proposto in questa XXIX domenica del Tempo Ordinario, ne riportiamo solo due brevi frasi per invitarvi all’approfondimento personale:
“In questo vangelo i figli di Zebedeo ci fanno vedere la nostra parte più umana chiedendo a Gesù di poter sedere alla destra e alla sinistra della Sua Gloria, pensando forse di partecipare ad un grande evento …”
Ma Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?»
E prosegue: «Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti»
Di seguito, come di consueto, trovate il commento su questo stesso brano pronunciato da papa Francesco all’Angelus insieme a tutte le notizie relative alle varie celebrazioni e agli appuntamenti delle prossime settimane, fra cui ricordiamo che:
- a partire da domenica prossima 27 ottobre, con il ritorno all’ora solare, come di consueto, le Messe prefestive e vespertine delle domeniche e delle altre festività come pure le Messe vespertine feriali saranno celebrate alle ore 18:00
Buona domenica
20 Ottobre – XXIX Domenica per Annum
Dal libro del profeta Isaìa (53,10-11)
Al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà le loro iniquità.
Salmo 32 – Rit.: Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.
Dalla lettera agli Ebrei (4,14-16)
Fratelli, poiché abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso i cieli,
Gesù il Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della fede.
Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre
debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato.
Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e
trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno.
Dal Vangelo secondo Marco (10,35-45)
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli:
«Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che
cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria,
uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o
essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo».
E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io
sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra
non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora
Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i
governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però
non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere
il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per
farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Puoi ascoltare il vangelo al link: https://www.lachiesa.it/liturgia/allegati/mp3/BO290.mp3
Papa Francesco – Angelus del 17.10.2021
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Il Vangelo della Liturgia odierna (Mc 10,35-45) racconta che due discepoli, Giacomo e
Giovanni, chiedono al Signore di sedere un giorno accanto a Lui nella gloria, come se
fossero “primi ministri”, una cosa del genere. Ma gli altri discepoli li sentono e si indignano. A
questo punto Gesù, con pazienza, offre loro un grande insegnamento: la vera gloria non si
ottiene elevandosi sopra gli altri, ma vivendo lo stesso battesimo che Egli riceverà, di lì a
poco, a Gerusalemme, cioè la croce. Che cosa vuol dire questo? La parola “battesimo”
significa “immersione”: con la sua Passione, Gesù si è immerso nella morte, offrendo la sua
vita per salvarci. La sua gloria, la gloria di Dio, è dunque amore che si fa servizio, non potere
che ambisce al dominio. Non potere che ambisce al dominio, no! È amore che si fa servizio.
Perciò Gesù conclude dicendo ai suoi e anche a noi: «Chi vuole diventare grande tra voi sarà
vostro servitore» (Mc 10,43). Per diventare grandi, dovrete andare sulla strada del servizio,
servire gli altri.
Siamo di fronte a due logiche diverse: i discepoli vogliono emergere e Gesù vuole
immergersi. Fermiamoci su questi due verbi. Il primo è emergere. Esprime quella mentalità
mondana da cui siamo sempre tentati: vivere tutte le cose, perfino le relazioni, per
alimentare la nostra ambizione, per salire i gradini del successo, per raggiungere posti
importanti. La ricerca del prestigio personale può diventare una malattia dello spirito,
mascherandosi perfino dietro a buone intenzioni; ad esempio quando, dietro al bene che
facciamo e predichiamo, cerchiamo in realtà solo noi stessi e la nostra affermazione, cioè
andare avanti noi, arrampicarci… E questo anche nella Chiesa lo vediamo. Quante volte, noi
cristiani, che dovremmo essere i servitori, cerchiamo di arrampicarci, di andare avanti.
Sempre, perciò, abbiamo bisogno di verificare le vere intenzioni del cuore, di chiederci:
“Perché porto avanti questo lavoro, questa responsabilità? Per offrire un servizio oppure per
essere notato, lodato e ricevere complimenti?”. A questa logica mondana, Gesù contrappone
la sua: invece di innalzarsi sopra gli altri, scendere dal piedistallo per servirli; invece di
emergere sopra gli altri, immergersi nella vita degli altri. Stavo vedendo nel programma “A
sua immagine” quel servizio delle Caritas perché a nessuno manchi il cibo: preoccuparsi della
fame degli altri, preoccuparsi dei bisogni degli altri. Sono tanti, tanti i bisognosi oggi, e dopo
la pandemia di più. Guardare e abbassarsi nel servizio, e non cercare di arrampicarsi per la
propria gloria.
Ecco dunque il secondo verbo: immergersi. Gesù ci chiede di immergerci. E come
immergersi? Con compassione, nella vita di chi incontriamo. Lì [in quel servizio della Caritas]
stavamo vedendo la fame: e noi, pensiamo con compassione alla fame di tanta gente?
Quando siamo davanti al pasto, che è una grazia di Dio e che noi possiamo mangiare, c’è
tanta gente che lavora e non riesce ad avere il pasto sufficiente per tutto il mese. Pensiamo a
questo? Immergersi con compassione, avere compassione. Non è un dato di enciclopedia: ci
sono tanti affamati… No! Sono persone. E io ho compassione per le persone? Compassione
della vita di chi incontriamo, come ha fatto Gesù con me, con te, con tutti noi, si è avvicinato
con compassione.
Guardiamo il Signore Crocifisso, immerso fino in fondo nella nostra storia ferita, e
scopriamo il modo di fare di Dio. Vediamo che Lui non è rimasto lassù nei cieli, a guardarci
dall’alto in basso, ma si è abbassato a lavarci i piedi. Dio è amore e l’amore è umile, non si
innalza, ma scende in basso, come la pioggia che cade sulla terra e porta vita. Ma come fare a
mettersi nella stessa direzione di Gesù, a passare dall’emergere all’immergerci, dalla
mentalità del prestigio, quella mondana, a quella del servizio, quella cristiana? Serve
impegno, ma non basta. Da soli è difficile, per non dire impossibile, però abbiamo dentro
una forza che ci aiuta. È quella del Battesimo, di quell’immersione in Gesù che tutti noi
abbiamo ricevuto per grazia e che ci direziona, ci spinge a seguirlo, a non cercare il nostro
interesse ma a metterci al servizio. È una grazia, è un fuoco che lo Spirito ha acceso in noi e
che va alimentato. Chiediamo oggi allo Spirito Santo che rinnovi in noi la grazia del Battesimo,
l’immersione in Gesù, nel suo modo di essere, per essere più servitori, per essere servi come
Lui è stato con noi.
E preghiamo la Madonna: lei, pur essendo la più grande, non ha cercato di emergere, ma è
stata l’umile serva del Signore, ed è tutta immersa al nostro servizio, per aiutarci a incontrare Gesù.
Link: http://Angelus, 17 ottobre 2021 | Francesco (vatican.va)
Zona Pastorale di Budrio
Orario Messe Festive
Prefestive: Pieve di Budrio ore 17:00, Cento ore 18:00, San Lorenzo ore 19:00 (fino a sabato 26/10/24)
Festive: San Lorenzo ore 8:00, Olmo ore 9:00, Prunaro e Pieve ore 9:30, San Lorenzo ore 10:30, Bagnarola e Maddalena ore 11:00 (a mesi alterni), Mezzolara/Dugliolo ore 11:00, Vedrana ore 11:15, San Lorenzo ore 19:00 (fino a domenica 20/10/24)
Per ulteriori informazioni e Orari Messe feriali visita il sito https://www.parrocchiedibudrio.it
Parrocchia San Lorenzo di Budrio
Per informazioni 051 800056 (ore 9-12) oppure info@sanlorenzobudrio.it
Carità
Per le OFFERTE utilizzare i seguenti conti correnti specificando l’intenzione:
• Parrocchia San Lorenzo: IBAN IT42K0200836640000001027986
• Parrocchia San Lorenzo – Caritas: IBAN IT86Z0707236640000000190889
• Parr. S. Lorenzo – Casa di Ospitalità Sant’Agata: IBAN IT97P0538736640000001047364
Calendario parrocchiale
Martedì 15 Santa Teresa di Gesù, vergine e dottore della Chiesa
Giovedì 17 Sant’Ignazio di Antiochia, vescovo e martire
Venerdì 18 San Luca, evangelista – Festa – ore 20:30 Primo incontro del Corso di preparazione al Matrimonio
Domenica 20 ottobre – XXIX Domenica del Tempo Ord. – Giornata Missionaria mondiale
“Il Figlio dell’uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti”
nella Messa delle ore 10;30: Mandato ai catechisti ed Inizio Anno Catechistico 2024-2025
Martedì 22 Dedicazione della chiesa parrocchiale – Solennità
Mercoledì 23 Dedicazione della chiesa metropolitana – Festa
Sabato 26 Beato Giovannangelo Porro – OSM
Con il ritorno all’ora solare, a partire da domenica 27 ottobre, come di consueto, le Messe prefestive e vespertine delle domeniche e delle altre festività come pure le Messe vespertine feriali saranno celebrate alle ore 18:00
Domenica 27 ottobre – XXX Domenica del Tempo Ordinario – “Rabbunì, che io veda di nuovo!”
Giornata Missionaria dell’Ordine dei Servi di Maria
Nella messa delle ore 10:30 Battesimo di Davide
Lunedì 28 Santi Simone e Giuda, apostoli – Festa
Venerdì 1 novembre – Solennità di Tutti i Santi
“Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli”
Nella messa vespertina delle ore 18:00 ricordo di tutti i fedeli defunti della parrocchia nel periodo 2 novembre 2023 – 1 novembre 2024
Sabato 2 Commemorazione di tutti i fedeli defunti
Messe come nei giorni feriali alle ore 8:30 e 18:00
ore 11:00 Santa Messa al Cimitero
Domenica 3 novembre XXXI Domenica del Tempo Ordinario
“Amerai il Signore tuo Dio. Amerai il prossimo tuo”
Nella messa delle ore 10:30 ricordo per i caduti di tutte le guerre