Il Vangelo di Marco di questa III Domenica del Tempo Ordinario propone lo stesso episodio che domenica scorsa abbiamo ascoltato da Giovanni ma, pur raccontando lo stesso primo incontro/chiamata di Gesù ai discepoli, lo fa in un modo diverso.
È questa la ricchezza della testimonianza della fede: chi ha seguito Gesù ha avuto la necessità di raccontare “quanto aveva visto ed udito” e lo ha fatto in modo unico, personale, così come sono unici e personali i nostri racconti, perché colorati dalla nostra emotività, dall’ambiente in cui ci troviamo, dagli interlocutori che abbiamo di fronte …
Un bell’esercizio dunque per questa giornata potrebbe essere quello di mettere a fianco i due racconti (volendo anche quelli di Matteo e Luca), notarne le differenze, le sottolineature che ciascuno pone, chiedersi il significato che hanno e fermarcisi un po’ sopra.
Possiamo poi ancora tornare con la memoria al nostro incontro con Gesù, chiederci se c’è stata un’occasione particolare che ci ha indotto a nostra volta a seguirlo, se abbiamo anche noi raccontato a qualcuno la bellezza che ha suscitato in noi e la decisione che ne è seguita di camminare con Lui, se questo fuoco continua ad abitare nel nostro cuore …
Di seguito ritrovate come al solito le letture, i commenti, gli orari delle Celebrazioni ed il calendario di queste ultimi giorni del mese di gennaio.
Ricordiamo inoltre che da lunedì 22 cominciano le Benedizioni nelle case.
Buona domenica a tutti!
21 Gennaio – III Domenica per Annum
Dal libro del profeta Giona (3,1-5.10)
Fu rivolta a Giona questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia
loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore. Nìnive era
una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città
per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta».
I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e
piccoli. Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio
si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.
Salmo 39 – Rit.: Fammi conoscere, Signore, le tue vie.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (7,29-31)
Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano
come se non l’avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono,
come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i
beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo!
Dal Vangelo secondo Marco (1,14-20)
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e
diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre
gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò
diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre
anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre
Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Puoi ascoltare il vangelo al link: https://www.lachiesa.it/liturgia/allegati/mp3/BO030.mp3
Papa Francesco – Angelus del 24.1.2021
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Il brano evangelico di questa domenica (cfr Mc 1,14-20) ci mostra, per così dire, il “passaggio
del testimone” da Giovanni Battista a Gesù. Giovanni è stato il suo precursore, gli ha
preparato il terreno e gli ha preparato la strada: ora Gesù può iniziare la sua missione e
annunciare la salvezza ormai presente; era Lui la salvezza. La sua predicazione è sintetizzata
in queste parole: «II tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel
Vangelo» (v. 15). Semplicemente. Gesù non usava mezze parole. È un messaggio che ci invita
a riflettere su due temi essenziali: il tempo e la conversione.
In questo testo dell’evangelista Marco, il tempo va inteso come la durata della storia della
salvezza operata da Dio; quindi, il tempo “compiuto” è quello in cui questa azione salvifica
arriva al suo culmine, alla piena attuazione: è il momento storico in cui Dio ha mandato il
Figlio nel mondo e il suo Regno si è fatto più che mai “vicino”. È compiuto il tempo della
salvezza perché Gesù è arrivato. Tuttavia, la salvezza non è automatica; la salvezza è un dono
d’amore e come tale offerto alla libertà umana. Sempre, quando si parla di amore, si parla di
libertà: un amore senza libertà non è amore; può essere interesse, può essere paura, tante
cose, ma l’amore sempre è libero, ed essendo libero e richiede una risposta libera: richiede
la nostra conversione. Si tratta cioè di cambiare mentalità – questa è la conversione,
cambiare mentalità – e di cambiare vita: non seguire più i modelli del mondo, ma quello di
Dio, che è Gesù, seguire Gesù, come aveva fatto Gesù e come ci ha insegnato Gesù. È un
cambiamento decisivo di visione e di atteggiamento. Infatti, il peccato, soprattutto il peccato
della mondanità che è come l’aria, pervade tutto, ha portato una mentalità che tende
all’affermazione di sé stessi contro gli altri e anche contro Dio. Questo è curioso … Qual è la
tua identità? E tante volte sentiamo che si esprime la propria identità in termini di “contro”. È
difficile esprimere la propria identità nello spirito del mondo in termini positivi e di
salvezza: è contro sé stessi, contro gli altri e contro Dio. E per questo scopo non esita – la
mentalità del peccato, la mentalità del mondo – a usare l’inganno e la violenza. L’inganno e la
violenza. Vediamo cosa succede con l’inganno e la violenza: cupidigia, voglia di potere e non
di servizio, guerre, sfruttamento della gente … Questa è la mentalità dell’inganno che
certamente ha la sua origine nel padre dell’inganno, il grande bugiardo, il diavolo. Lui è il
padre della menzogna, così lo definisce Gesù.
A tutto ciò si oppone il messaggio di Gesù, che invita a riconoscersi bisognosi di Dio e della
sua grazia; ad avere un atteggiamento equilibrato nei confronti dei beni terreni; a essere
accoglienti e umili verso tutti; a conoscere e realizzare sé stessi nell’incontro e nel servizio
agli altri. Per ciascuno di noi il tempo in cui poter accogliere la redenzione è breve: è la
durata della nostra vita in questo mondo. È breve. Forse sembra lunga … Io ricordo che sono
andato a dare i Sacramenti, l’Unzione degli ammalati a un anziano molto buono, molto
buono e lui in quel momento, prima di ricevere l’Eucaristia e l’Unzione degli ammalati, mi ha
detto questa frase: “Mi è volata la vita”, come per dire: io credevo che fosse eterna, ma…
“mi è volata la vita”. Così sentiamo noi, gli anziani, che la vita se ne è andata. Se ne va. E la
vita è un dono dell’infinito amore di Dio, ma è anche tempo di verifica del nostro amore verso
di Lui. Perciò ogni momento, ogni istante della nostra esistenza è un tempo prezioso per
amare Dio e per amare il prossimo, e così entrare nella vita eterna.
La storia della nostra vita ha due ritmi: uno, misurabile, fatto di ore, di giorni, di anni; l’altro,
composto dalle stagioni del nostro sviluppo: nascita, infanzia, adolescenza, maturità,
vecchiaia, morte. Ogni tempo, ogni fase ha un valore proprio, e può essere momento
privilegiato di incontro con il Signore. La fede ci aiuta a scoprire il significato spirituale di
questi tempi: ognuno di essi contiene una particolare chiamata del Signore, alla quale
possiamo dare una risposta positiva o negativa. Nel Vangelo vediamo come hanno risposto
Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni: erano uomini maturi, avevano il loro lavoro di
pescatori, avevano la vita in famiglia… Eppure, quando Gesù passò e li chiamò, «subito
lasciarono le reti e lo seguirono» (Mc 1,18).
Cari fratelli e sorelle, stiamo attenti e non lasciamo passare Gesù senza riceverlo.
Sant’Agostino diceva: “Ho paura di Dio quando passa”. Paura di che? Di non riconoscerlo, di
non vederlo, di non accoglierlo.
La Vergine Maria ci aiuti a vivere ogni giorno, ogni momento come tempo di salvezza, in cui il
Signore passa e ci chiama a seguirlo, ognuno secondo la propria vita. E ci aiuti a convertirci
dalla mentalità del mondo, quella delle fantasie del mondo che sono fuochi d’artificio, a
quella dell’amore e del servizio.
Zona Pastorale di Budrio
Orario Messe Festive
Prefestive: Pieve di Budrio ore 17:00, Cento ore 18:00
Festive: Prunaro ore 9:00, Pieve ore 9:30, Bagnarola e Maddalena ore 11:00 (a mesi alterni), Mezzolara ore 11:00, Vedrana ore 11:15
Per ulteriori informazioni e Orari Messe feriali visita il sito https://www.parrocchiedibudrio.it
Parrocchia San Lorenzo di Budrio
Per informazioni 051 800056 (ore 9-12) oppure info@sanlorenzobudrio.it
Carità
Per le OFFERTE utilizzare i seguenti conti correnti specificando l’intenzione:
• Parrocchia San Lorenzo: IBAN IT42K0200836640000001027986
• Parrocchia San Lorenzo – Caritas: IBAN IT86Z0707236640000000190889
• Parr. S. Lorenzo – Casa di Ospitalità Sant’Agata: IBAN IT97P0538736640000001047364
Orario invernale Messe e Funzioni religiose della Parrocchia
San Lorenzo – Festive: ore 18:00 S. Messa prefestiva – ore 8:00, 10:30, 18:00 S. Messe festive
Santuario dell’Olmo – Festiva: ore 9:00 S. Messa
San Lorenzo – Feriali: ore 8:00 Celebrazione delle Lodi – ore 8:30 S. Messa (martedì Adorazione) – ore 18:00 S. Messa
Calendario parrocchiale
18-25 gennaio Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: ore 8.00 Preghiera
Sabato 20 San Sebastiano, martire, patrono comune di Budrio – Solennità
Domenica 21 gennaio – III Domenica del Tempo Ordinario – Domenica della Parola di Dio – “Convertitevi e credete al vangelo”
Oratorio Parrocchia di Vedrana: ore 17:00 Giochi insieme ore 19:00 Cena coi porcini, a seguire Presentazione Vacanza
Famiglie 2024
Lunedì 22 Ubuzuana
Mercoledì 24 San Francesco di Sales, vescovo
Giovedì 25 Conversione di San Paolo, apostolo – Festa
Venerdì 26 Santi Timoteo e Tito, vescovi – ore 20:30 Settimo incontro del Corso preparazione al Matrimonio
Domenica 28 gennaio – IV Domenica del Tempo Ordinario – “Insegnava loro come uno che ha autorità”
Mercoledì 31 San Giovanni Bosco, presbitero