Carissimi,
con il Mercoledì delle Ceneri il giorno 17 febbraio ha avuto inizio la Quaresima
In questa I Domenica di Quaresima il Vangelo di Marco ci propone Gesù “sospinto nel deserto dallo Spirito …”
È Raffaella che ci propone il suo piccolo commento:
Parole chiave sono conversione e Vangelo.
Vangelo come mezzo, strumento per attuare una conversione del cuore.
È nelle parole d’amore del Vangelo in cui si trova la chiave per arrivare alla conversione.
Allora è questo il momento giusto … la quaresima!!!
Per me è il tempo per la ‘ballotta’, perché le rinunce mi hanno sempre fatto pensare che alla fine del tempo di rinuncia si ricade più di prima, penso invece sia il tempo di fare delle cose, di fare degli incontri!
È il tempo di un caffè con un collega in cui si dicono parole vere.
È il tempo del buon umore in ufficio.
È il tempo della comprensione in famiglia … del fare un dolce da gustare tra fratelli, fra sposi, fra genitori e figli in cui si parla col cuore.
È il tempo di avere pazienza, di sopportare e di dimenticare.
Buona quaresima a tutti !!
Nel Foglietto degli Avvisi allegato ritrovate l’avviso dell’incontro (in presenza ma con la possibilità di essere seguito anche sul canale YouTube della parrocchia di Pieve) che la Zona Pastorale ha organizzato per domani,
domenica 21 febbraio, ore 15:30, c/o la chiesa di Pieve, dal titolo:
“Covid, tempo di prova, attesa e scelte: Esperienze intorno (tra) a noi”.
Nel foglietto allegato trovate la locandina e questo è l’assaggio del video con le interviste che verrà trasmesso https://www.youtube.com/watch?v=NotyHiYmBBo
Ricordando poi che è passato un anno dall’inizio della pandemia abbiamo pensato di ripubblicare un estratto della meditazione che papa Francesco pronunziò un anno fa sotto la pioggia in una piazza San Pietro deserta commentando il brano di Vangelo della tempesta sedata (Mc 4,35-41): ne consigliamo davvero la rilettura oppure, per chi preferisce, la visione su questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=YtxP7Ya98uk
Riproponiamo inoltre il messaggio informativo sulle Benedizioni Pasquali e l’Avviso della Quaresima di solidarietà
Buona Domenica e buona Quaresima a tutti
21 febbraio – I Domenica di Quaresima
Dal libro della Genesi (9,8-15)
Dio disse a Noè e ai suoi figli con lui: «Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi, con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e animali selvatici, con tutti gli animali che sono usciti dall’arca, con tutti gli animali della terra. Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né il diluvio devasterà più la terra».
Dio disse: «Questo è il segno dell’alleanza, che io pongo tra me e voi e ogni essere vivente che è con voi, per tutte le generazioni future.
Pongo il mio arco sulle nubi, perché sia il segno dell’alleanza tra me e la terra. Quando ammasserò le nubi sulla terra e apparirà l’arco sulle nubi, ricorderò la mia alleanza che è tra me e voi e ogni essere che vive in ogni carne, e non ci saranno più le acque per il diluvio, per distruggere ogni carne».
Dal Salmo 24 – Rit.: Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà.
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo (3,18-22)
Carissimi, Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito. E nello spirito andò a portare l’annuncio anche alle anime prigioniere, che un tempo avevano rifiutato di credere, quando Dio, nella sua magnanimità, pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l’arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell’acqua.
Quest’acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi; non porta via la sporcizia del corpo, ma è invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo. Egli è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze.
Dal Vangelo secondo Marco (1,12-15)
In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Ricordando che è passato un anno dall’inizio della pandemia abbiamo pensato di ripubblicare un estratto della meditazione che papa Francesco pronunziò un anno fa sotto la pioggia in una piazza San Pietro deserta commentando il brano di Vangelo della tempesta sedata (Mc 4,35-41)
Papa Francesco – Meditazione 27.3.2020
«Venuta la sera» (Mc 4,35). Così inizia il Vangelo che abbiamo ascoltato. Da settimane sembra che sia scesa la sera. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi. Ci siamo trovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca … ci siamo tutti. Come quei discepoli, che parlano a una sola voce e nell’angoscia dicono: «Siamo perduti» (v. 38), così anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme.
È facile ritrovarci in questo racconto. Quello che risulta difficile è capire l’atteggiamento di Gesù. Mentre i discepoli sono naturalmente allarmati e disperati, Egli sta a poppa, proprio nella parte della barca che per prima va a fondo. E che cosa fa? Nonostante il trambusto, dorme sereno, fiducioso nel Padre – è l’unica volta in cui nel Vangelo vediamo Gesù che dorme –. Quando poi viene svegliato, dopo aver calmato il vento e le acque, si rivolge ai discepoli in tono di rimprovero: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?» (v. 40).
Cerchiamo di comprendere. In che cosa consiste la mancanza di fede dei discepoli, che si contrappone alla fiducia di Gesù? Essi non avevano smesso di credere in Lui, infatti lo invocano. Ma vediamo come lo invocano: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?» (v. 38). Non t’importa: pensano che Gesù si disinteressi di loro, che non si curi di loro. Tra di noi, nelle nostre famiglie, una delle cose che fa più male è quando ci sentiamo dire: “Non t’importa di me?”. È una frase che ferisce e scatena tempeste nel cuore. Avrà scosso anche Gesù. Perché a nessuno più che a Lui importa di noi. Infatti, una volta invocato, salva i suoi discepoli sfiduciati.
La tempesta smaschera la nostra vulnerabilità e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità. Ci dimostra come abbiamo lasciato addormentato e abbandonato ciò che alimenta, sostiene e dà forza alla nostra vita e alla nostra comunità …
«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Signore, la tua Parola stasera ci colpisce e ci riguarda, tutti. In questo nostro mondo, che Tu ami più di noi, siamo andati avanti a tutta velocità, sentendoci forti e capaci in tutto. Avidi di guadagno, ci siamo lasciati assorbire dalle cose e frastornare dalla fretta. Non ci siamo fermati davanti ai tuoi richiami, non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri, e del nostro pianeta gravemente malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato. Ora, mentre stiamo in mare agitato, ti imploriamo: “Svegliati Signore!”.
«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Signore, ci rivolgi un appello, un appello alla fede. Che non è tanto credere che Tu esista, ma venire a Te e fidarsi di Te. In questa Quaresima risuona il tuo appello urgente: “Convertitevi”, «ritornate a me con tutto il cuore» (Gl 2,12). Ci chiami a cogliere questo tempo di prova come un tempo di scelta. Non è il tempo del tuo giudizio, ma del nostro giudizio: il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è. È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di Te, Signore, e verso gli altri …
E possiamo guardare a tanti compagni di viaggio esemplari, che, nella paura, hanno reagito donando la propria vita …: medici, infermiere e infermieri, addetti dei supermercati, addetti alle pulizie, badanti, trasportatori, forze dell’ordine, volontari, sacerdoti, religiose e tanti ma tanti altri che hanno compreso che nessuno si salva da solo …
«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». L’inizio della fede è saperci bisognosi di salvezza. Non siamo autosufficienti, da soli; da soli affondiamo: abbiamo bisogno del Signore come gli antichi naviganti delle stelle. Invitiamo Gesù nelle barche delle nostre vite. Consegniamogli le nostre paure, perché Lui le vinca. Come i discepoli sperimenteremo che, con Lui a bordo, non si fa naufragio. Perché questa è la forza di Dio: volgere al bene tutto quello che ci capita, anche le cose brutte. Egli porta il sereno nelle nostre tempeste, perché con Dio la vita non muore mai.
Il Signore ci interpella e, in mezzo alla nostra tempesta, ci invita a risvegliare e attivare la solidarietà e la speranza capaci di dare solidità, sostegno e significato a queste ore in cui tutto sembra naufragare. Il Signore si risveglia per risvegliare e ravvivare la nostra fede pasquale. Abbiamo un’ancora: nella sua croce siamo stati salvati. Abbiamo un timone: nella sua croce siamo stati riscattati. Abbiamo una speranza: nella sua croce siamo stati risanati e abbracciati affinché niente e nessuno ci separi dal suo amore redentore. In mezzo all’isolamento nel quale stiamo patendo la mancanza degli affetti e degli incontri, sperimentando la mancanza di tante cose, ascoltiamo ancora una volta l’annuncio che ci salva: è risorto e vive accanto a noi. Il Signore ci interpella dalla sua croce a ritrovare la vita che ci attende, a guardare verso coloro che ci reclamano, a rafforzare, riconoscere e incentivare la grazia che ci abita. Non spegniamo la fiammella smorta (cfr Is 42,3), che mai si ammala, e lasciamo che riaccenda la speranza.
Abbracciare la sua croce significa trovare il coraggio di abbracciare tutte le contrarietà del tempo presente, abbandonando per un momento il nostro affanno di onnipotenza e di possesso per dare spazio alla creatività che solo lo Spirito è capace di suscitare. Significa trovare il coraggio di aprire spazi dove tutti possano sentirsi chiamati e permettere nuove forme di ospitalità, di fraternità, di solidarietà. Nella sua croce siamo stati salvati per accogliere la speranza e lasciare che sia essa a rafforzare e sostenere tutte le misure e le strade possibili che ci possono aiutare a custodirci e custodire. Abbracciare il Signore per abbracciare la speranza: ecco la forza della fede, che libera dalla paura e dà speranza.
«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Cari fratelli e sorelle, da questo luogo, che racconta la fede rocciosa di Pietro, stasera vorrei affidarvi tutti al Signore, per l’intercessione della Madonna, salute del suo popolo, stella del mare in tempesta. Da questo colonnato che abbraccia Roma e il mondo scenda su di voi, come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio. Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori. Ci chiedi di non avere paura. Ma la nostra fede è debole e siamo timorosi. Però Tu, Signore, non lasciarci in balia della tempesta. Ripeti ancora: «Voi non abbiate paura» (Mt 28,5). E noi, insieme a Pietro, “gettiamo in Te ogni preoccupazione, perché Tu hai cura di noi” (cfr 1 Pt 5,7).
Avvisi e Calendario Parrocchiale
Mercoledì 17 Mercoledì delle ceneri – Inizio della Quaresima
ore 8:30 e 20:30 Messe con imposizione delle ceneri
Sabato 20 ore 16:30 e 18:00 Messe prefestive in San Lorenzo
Domenica 21 febbraio I Domenica di Quaresima
“Gesù, tentato da Satana, è servito dagli angeli”
ore 8:00, 10:30, 18:00 Messe festive in San Lorenzo
ore 9:00 Messa al Santuario dell’Olmo
ore 15:30 c/o la Chiesa di Pieve “Covid: tempo di prova, attesa e scelte: esperienze intorno (tra) a noi”
Lunedì 22 Cattedra di San Pietro – Festa
Venerdì 26 ore 17:15 Via Crucis
Sabato 27 ore 16:30 e 18:00 Messe prefestive in San Lorenzo
Domenica 28 febbraio II Domenica di Quaresima
“Questi è il Figlio mio, l’amato”
ore 8:00, 10:30, 18:00 Messe festive in San Lorenzo
ore 9:00 Messa al Santuario dell’Olmo
Lunedì 1 ore 20:45 San Lorenzo, Incontro Educatori
Martedì 2 ore 21:00 San Lorenzo, Riunione Catechisti Cresima
Venerdì 5ore 17:15 Via Crucis
Sabato 6 ore 16:30 e 18:00 Messe prefestive in San Lorenzo
Domenica 7 marzo III Domenica di Quaresima
“Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”
ore 8:00, 10:30, 18:00 Messe festive in San Lorenzo
ore 9:00 Messa al Santuario dell’Olmo
Visita alle famiglie per le Benedizioni Pasquali
Chi vorrà accogliere la Benedizione può telefonare in parrocchia al numero 051 800056, dalle ore 9.00 alle 11.30, indicando nome, cognome, indirizzo, telefono, eventuali giorni ed orari preferiti, o mandare una e-mail a: fraantoniobai@gmail.com con gli stessi dati.
Quaresima di Solidarietà
Come ogni anno siamo invitati a lasciare nella cesta in fondo alla chiesa di San Lorenzo cibi non deperibili da destinare alle famiglie in condizione di bisogno.