Avvisi S.Lorenzo – 22.05.22

Carissimi,

con la Sesta Domenica di Pasqua, seguendo ancora il Vangelo di Giovanni, siamo condotti al cuore del messaggio di Gesù: l’Amore, l’ascolto della Parola, l’invio dello Spirito, il dono della Pace

Per il commento al Vangelo di questa settimana rubiamo l’incipit a p. Ermes Ronchi:

“Se uno mi ama osserverà la mia parola. Amare nel Vangelo non è l’emozione che intenerisce, la passione che divora, lo slancio che fa sconfinare.

Amare si traduce sempre con un verbo: dare, «non c’è amore più grande che dare la propria vita» (Gv 15,13).

Si tratta di dare tempo e cuore a Dio e fargli spazio. Allora potrai osservare la sua Parola, potrai conservarla con cura, così che non vada perduta una sola sillaba, come un innamorato con le parole dell’amata; potrai seguirla con la fiducia di un bambino verso la madre o il padre.

Osserverà la mia parola, e noi abbiamo capito male: osserverà i miei comandamenti. E invece no, la Parola è molto di più di un comando o una legge: guarisce, illumina, dona ali, conforta, salva, crea. La Parola semina di vita i campi della vita, incalza, sa di pane, soffia forte nelle vele del tuo veliero …”

Ed ecco il link per leggere per intero il commento: Così la vita fiorirà in tutte le sue forme (avvenire.it):

Il colore celeste è invece scelto in onore di Maria perché questa settimana sarà caratterizzata dall’arrivo in città dell’immagine della Madonna dell’Olmo.

Di seguito trovate il volantino con date e orari delle celebrazioni e, come al solito:

  1. i testi delle letture della messa domenicale
  2. ed il commento al Vangelo pronunciato da papa Francesco alla preghiera del Regina Coeli del 1.5.2016

Mettiamo in evidenza il fatto che domani, domenica 22.5, la messa delle ore 10:30 sarà anticipata alla 10:00 perché alle 11:15 ci sarà la messa per le Prime Comunioni

Buona domenica e buona settimana in compagnia di Maria

22 maggio – VI Domenica di Pasqua

Dagli Atti degli Apostoli (15,1-2.22-29)
In quei giorni, alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: «Se non vi fate circoncidere secondo l’usanza di Mosè, non potete essere salvati». Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Bàrnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione.
Agli apostoli e agli anziani, con tutta la Chiesa, parve bene allora di scegliere alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda, chiamato Barsabba, e Sila, uomini di grande autorità tra i fratelli. E inviarono tramite loro questo scritto: «Gli apostoli e gli anziani, vostri fratelli, ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilìcia, che provengono dai pagani, salute! Abbiamo saputo che alcuni di noi, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con discorsi che hanno sconvolto i vostri animi. Ci è parso bene perciò, tutti d’accordo, di scegliere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, uomini che hanno rischiato la loro vita per il nome del nostro Signore Gesù Cristo. Abbiamo dunque mandato Giuda e Sila, che vi riferiranno anch’essi, a voce, queste stesse cose. È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenersi dalle carni offerte agl’idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime. Farete cosa buona a stare lontani da queste cose. State bene!».

Dal Salmo 66Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (21,10-14.22-23)
L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino. È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d’Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte. Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello. In essa non vidi alcun tempio: il Signore Dio, l’Onnipotente, e l’Agnello sono il suo tempio. La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna: la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l’Agnello.

Dal Vangelo secondo Giovanni (14,23-29)
In quel tempo, Gesù disse [ai suoi discepoli]:
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».

Papa Francesco – Regina Coeli dell’1.5.2016

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Il Vangelo di questa VI domenica di Pasqua ci presenta un brano del discorso che Gesù ha rivolto agli Apostoli nell’Ultima Cena (cfr Gv 14,23-29). Egli parla dell’opera dello Spirito Santo e fa una promessa: «Il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto» (v. 26). Mentre si avvicina il momento della croce, Gesù rassicura gli Apostoli che non rimarranno soli: con loro ci sarà sempre lo Spirito Santo, il Paraclito, che li sosterrà nella missione di portare il Vangelo in tutto il mondo. Nella lingua originale greca, il termine “Paraclito” sta a significare colui che si pone accanto, per sostenere e consolare. Gesù ritorna al Padre, ma continua ad istruire e animare i suoi discepoli mediante l’azione dello Spirito Santo.
In che cosa consiste la missione dello Spirito Santo che Gesù promette in dono? Lo dice Lui stesso: «Egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto». Nel corso della sua vita terrena, Gesù ha già trasmesso tutto quanto voleva affidare agli Apostoli: ha portato a compimento la Rivelazione divina, cioè tutto ciò che il Padre voleva dire all’umanità con l’incarnazione del Figlio. Il compito dello Spirito Santo è quello di far ricordare, cioè far comprendere in pienezza e indurre ad attuare concretamente gli insegnamenti di Gesù. E proprio questa è anche la missione della Chiesa, che la realizza attraverso un preciso stile di vita, caratterizzato da alcune esigenze: la fede nel Signore e l’osservanza della sua Parola; la docilità all’azione dello Spirito, che rende continuamente vivo e presente il Signore Risorto; l’accoglienza della sua pace e la testimonianza resa ad essa con un atteggiamento di apertura e di incontro con l’altro.
Per realizzare tutto ciò la Chiesa non può rimanere statica, ma, con la partecipazione attiva di ciascun battezzato, è chiamata ad agire come una comunità in cammino, animata e sorretta dalla luce e dalla forza dello Spirito Santo che fa nuove tutte le cose. Si tratta di liberarsi dai legami mondani rappresentati dalle nostre vedute, dalle nostre strategie, dai nostri obiettivi, che spesso appesantiscono il cammino di fede, e porci in docile ascolto della Parola del Signore. Così è lo Spirito di Dio a guidarci e a guidare la Chiesa, affinché di essa risplenda l’autentico volto, bello e luminoso, voluto da Cristo.
Il Signore oggi ci invita ad aprire il cuore al dono dello Spirito Santo, affinché ci guidi nei sentieri della storia. Egli, giorno per giorno, ci educa alla logica del Vangelo, la logica dell’amore accogliente, “insegnandoci ogni cosa” e “ricordandoci tutto ciò che il Signore ci ha detto”. Maria, che in questo mese di maggio veneriamo e preghiamo con devozione speciale come nostra madre celeste, protegga sempre la Chiesa e l’intera umanità. Lei che, con fede umile e coraggiosa, ha cooperato pienamente con lo Spirito Santo per l’Incarnazione del Figlio di Dio, aiuti anche noi a lasciarci istruire e guidare dal Paraclito, perché possiamo accogliere la Parola di Dio e testimoniarla con la nostra vita ogni giorno.

Calendario parrocchiale

Sabato 21 nella Messa delle ore 16:30 Battesimo di Alfonso
ore 20:45 Accoglienza a Villa Sarti Parisini dell’Immagine della BV dell’Olmo, a seguire processione fino a San Lorenzo per via Martiri
antifascisti, p.zza Matteotti e v. Bissolati
ore 21:00 Santa Messa – Non ci sarà la Messa delle ore 19:00
Domenica 22 maggio – VI Domenica di Pasqua – “Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”
S. Messe ore 8:00, 10:00, 19:00 – Non ci sarà la Messa all’Olmo
ore 11:15 S. Messa di Prima Comunione
ore 15:30 nel giardino delle Creti Pomeriggio di giochi e merenda con i bimbi e le mamme ucraine, tutti sono invitati
ore 16:30 Incontro di Preghiera con la Fraternità OSM
Lunedì 23 ore 20:30 Maria, Madre del mondo, Preghiera davanti alla Scuola Materna Sacro Cuore
Martedì 24 ore 20:30 Maria, Consolazione degli afflitti, Preghiera in p.zza Antonio da Budrio c/o Casa San Domenico
Mercoledì 25 ore 20:30 Maria, Regina della pace, Preghiera alla Chiesa delle Creti
Giovedì 26 Beata Vergine di San Luca, patrona della città e della diocesi
Solennità – Giornata dei Servi di Maria
ore 19:00 Messa con la partecipazione delle Comunità dei Servi di M.
Venerdì 27
ore 17:00 Celebrazione dell’Unzione degli Infermi, ore 19:00 Messa
ore 21:00 Veglia davanti all’Immagine della BV dell’Olmo organizzata dal Gruppo Giovani e aperta a tutti
Sabato 28
ore 17:00 Affidamento dei bambini alla Madonna
nella Messa delle ore 19:00 si ricordano gli Anniversari Matrimonio; siete invitati a comunicare il vostro all’Ufficio Parrocchiale
Domenica 29 maggio – Ascensione del Signore – Solennità – 55° Giornata delle Comunicazioni Sociali – “Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo”
S. Messe ore 8:00, 10:30, 19:00 – Non ci sarà la Messa all’Olmo
ore 16:30 Rosario, a seguire Processione conclusiva della settimana mariana percorrendo le vie Bissolati, Costa, Zaniboni, piazza Antonio da Budrio, Garibaldi, XX Settembre, Saffi, Bissolati, piazza Matteotti, Martiri Antifascisti, Villa “Sarti-Parisini”, Preghiera di Benedizione alla Città, poi l’Immagine della B.V. tornerà all’Olmo
Lunedì 30 Beato Filippo Bertoni, OSM
Martedì 31 – Visitazione della Beata Vergine Maria a Elisabetta – Festa
ore 20:30 Rosario e Messa di conclusione del mese mariano alle Creti
Non ci sarà la Messa delle ore 19:00 in San Lorenzo