Avvisi S.Lorenzo – 23.06.2024

Continuando l’ascolto del Vangelo di Marco ci troviamo oggi in mezzo ad un mare in tempesta (che per molti versi assomiglia un po’ anche alla nostra vita …)

“Ma forse – come scrive don Luigi Verdi – questa pagina è stata scritta per ciascuno di noi, per me che, afferrato dallo spavento in ogni tempesta della mia vita e scosso dalle bufere inaspettate, urlo di terrore e chiedo al mio Dio: dove sei, perché dormi? Non ti importa niente di me? E mi aspetto sempre un intervento miracoloso che faccia dissolvere le origini delle mie paure e che sciolga tutti i nodi della mia vita. Ancora non ho capito, ancora non ho fede. Ad ogni brivido di paura che mi coglie, ad ogni pericolo che sento incombente, la mia fede deve cominciare daccapo, come un nuovo inizio. Sulla bilancia della mia vita pesano più le paure che la mia fede. Eppure Lui lo ha detto: «Se aveste fede quanto un granellino di senape (Lc.17,6)», meno di una lenticchia, appena un chicco di fede e potrei far volare gli alberi o semplicemente accucciarmi fiducioso nel mare in tempesta …”

Di seguito trovate anche il commento di papa Francesco e tutti gli orari ed il dettaglio delle iniziative:

-continua l’esperienza di Estate ragazzi c/o la Parrocchia di Pieve e di Estate a San Lorenzo – questo il link per prenotarsi alla cena di sabato 29 giugnohttps://forms.gle/SqaAwk2LUtZJVCQz7

Buona lettura e buona settimana.

23 Giugno – XII Domenica per Annum

Dal libro di Giobbe (38,1.8-11)
Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all’uragano:
«Chi ha chiuso tra due porte il mare, quando usciva impetuoso dal seno materno,
quando io lo vestivo di nubi e lo fasciavo di una nuvola oscura,
quando gli ho fissato un limite, gli ho messo chiavistello e due porte
dicendo: “Fin qui giungerai e non oltre e qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde”?».

Salmo 106 – Rit.: Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (5,14-17)
Fratelli, l’amore del Cristo ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti,
dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano
più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro.
Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto
Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto che, se uno è in Cristo,
è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.
Dal Vangelo secondo Marco (4,35-41)
In quel giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E,
congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre
barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che
ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e
gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande
bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che
anche il vento e il mare gli obbediscono?».
Puoi ascoltare il vangelo al link: https://www.lachiesa.it/liturgia/allegati/mp3/BO120.mp3

 

Papa Francesco – Angelus del 20.6.2021

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Nella liturgia di oggi si narra l’episodio della tempesta sedata da Gesù (Mc 4,35-41). La
barca su cui i discepoli attraversano il lago è assalita dal vento e dalle onde ed essi
temono di affondare. Gesù è con loro sulla barca, eppure se ne sta a poppa sul cuscino e
dorme. I discepoli, pieni di paura, gli urlano: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?» (v. 38).
E tante volte anche noi, assaliti dalle prove della vita, abbiamo gridato al Signore:
“Perché resti in silenzio e non fai nulla per me?”. Soprattutto quando ci sembra di
affondare, perché l’amore o il progetto nel quale avevamo riposto grandi speranze
svanisce; o quando siamo in balìa delle onde insistenti dell’ansia; oppure quando ci
sentiamo sommersi dai problemi o persi in mezzo al mare della vita, senza rotta e senza
porto. O ancora, nei momenti in cui viene meno la forza di andare avanti, perché manca il
lavoro oppure una diagnosi inaspettata ci fa temere per la salute nostra o di una persona
cara. Sono tanti i momenti nei quali ci sentiamo in una tempesta, ci sentiamo quasi finiti.
In queste situazioni e in tante altre, anche noi ci sentiamo soffocare dalla paura e, come i
discepoli, rischiamo di perdere di vista la cosa più importante. Sulla barca, infatti, anche
se dorme, Gesù c’è, e condivide con i suoi tutto quello che sta succedendo. Il suo sonno,
se da una parte ci stupisce, dall’altra ci mette alla prova. Il Signore è lì, presente; infatti,
attende – per così dire – che siamo noi a coinvolgerlo, a invocarlo, a metterlo al centro di
quello che viviamo. Il suo sonno provoca noi a svegliarci. Perché, per essere discepoli di
Gesù, non basta credere che Dio c’è, che esiste, ma bisogna mettersi in gioco con Lui,
bisogna anche alzare la voce con Lui. Sentite questo: bisogna gridare a Lui. La
preghiera, tante volte, è un grido: “Signore, salvami!”. Stavo vedendo, nel programma
“A sua immagine”, oggi, Giorno del Rifugiato, tanti che vengono in barconi e nel
momento di annegare gridano: “Salvaci!”. Anche nella nostra vita succede lo stesso:
“Signore, salvaci!”, e la preghiera diventa un grido.
Oggi possiamo chiederci: quali sono i venti che si abbattono sulla mia vita, quali sono le
onde che ostacolano la mia navigazione e mettono in pericolo la mia vita spirituale, la
mia vita di famiglia, la mia vita psichica pure? Diciamo tutto questo a Gesù,
raccontiamogli tutto. Egli lo desidera, vuole che ci aggrappiamo a Lui per trovare riparo
contro le onde anomale della vita. Il Vangelo racconta che i discepoli si avvicinano a
Gesù, lo svegliano e gli parlano (cfr v. 38). Ecco l’inizio della nostra fede: riconoscere che
da soli non siamo in grado di stare a galla, che abbiamo bisogno di Gesù come i marinai
delle stelle per trovare la rotta. La fede comincia dal credere che non bastiamo a noi
stessi, dal sentirci bisognosi di Dio. Quando vinciamo la tentazione di rinchiuderci in noi
stessi, quando superiamo la falsa religiosità che non vuole scomodare Dio, quando
gridiamo a Lui, Egli può operare in noi meraviglie. È la forza mite e straordinaria della
preghiera, che opera miracoli.
Gesù, pregato dai discepoli, calma il vento e le onde. E pone loro una domanda, una
domanda che riguarda anche noi: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?» (v. 40). I
discepoli si erano fatti catturare dalla paura, perché erano rimasti a fissare le onde più
che a guardare a Gesù. E la paura ci porta a guardare le difficoltà, i problemi brutti e non
a guardare il Signore, che tante volte dorme. Anche per noi è così: quante volte restiamo
a fissare i problemi anziché andare dal Signore e gettare in Lui i nostri affanni! Quante
volte lasciamo il Signore in un angolo, in fondo alla barca della vita, per svegliarlo solo nel
momento del bisogno! Chiediamo oggi la grazia di una fede che non si stanca di cercare il
Signore, di bussare alla porta del suo Cuore. La Vergine Maria, che nella sua vita non ha
mai smesso di confidare in Dio, ridesti in noi il bisogno vitale di affidarci a Lui ogni giorno.
Link: http://Angelus, 20 giugno 2021 | Francesco (vatican.va)

Zona Pastorale di Budrio

Orario Messe Festive

Prefestive: Pieve di Budrio ore 17:00, Cento ore 18:00, San Lorenzo ore 19:00

Festive: San Lorenzo ore 8:00, Olmo ore 9:00 (sospesa dal mese di luglio), Prunaro e Pieve ore 9:30, San Lorenzo ore 10:30, Bagnarola e Maddalena ore 11:00 (a mesi alterni), Mezzolara/Dugliolo ore 11:00, Vedrana ore 11:15, San Lorenzo ore 19:00

Per ulteriori informazioni e Orari Messe feriali visita il sito https://www.parrocchiedibudrio.it

Parrocchia San Lorenzo di Budrio

Per informazioni 051 800056 (ore 9-12) oppure info@sanlorenzobudrio.it

Carità

Per le OFFERTE utilizzare i seguenti conti correnti specificando l’intenzione:
• Parrocchia San Lorenzo: IBAN IT42K0200836640000001027986
• Parrocchia San Lorenzo – Caritas: IBAN IT86Z0707236640000000190889
• Parr. S. Lorenzo – Casa di Ospitalità Sant’Agata: IBAN IT97P0538736640000001047364

Calendario parrocchiale

Domenica 23 giugno XII Domenica del Tempo Ordinario
“Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?”
Lunedì 24 Natività di San Giovanni Battista – Solennità
Venerdì 28 Sant’Ireneo, vescovo e martire
Sabato 29 Santi Pietro e Paolo, apostoli – Solennità
dalle ore … Estate a San Lorenzo, grigliata edition!
Domenica 30 XIII Domenica del Tempo Ordinario – “Fanciulla, io ti dico: alzati!

Mercoledì 3 luglio San Tommaso, apostolo – Festa
Sabato 6 Santa Maria Goretti

Domenica 7 luglio – XIV Domenica del Tempo Ordinario
“Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria”
Con il mese di luglio non ci sarà la Messa delle ore 9 all’Olmo
Martedì 9 Beato Elia Facchini, martire – Diocesi di Bologna
Giovedì 11 San Benedetto, monaco, Patrono d’Europa – Festa
Sabato 13 Santa Clelia Barbieri, vergine – Diocesi di Bologna
Domenica 14 luglio – XV Domenica del Tempo Ordinario
“Prese a mandarli”
Sabato 20 Santa Brigida, religiosa, Patrona d’Europa – Festa
Domenica 21 luglio – XVI Domenica del Tempo Ordinario
“Erano come pecore che non hanno pastore”
Lunedì 22 Santa Maria Maddalena – Festa
Martedì 23 Sant’Apollinare, vescovo e martire, Patr. dell’Emilia Romagna – Festa
Giovedì 25 San Giacomo, apostolo – Festa
Venerdì 26 Santi Gioacchino ed Anna
Domenica 28 luglio – XVII Domenica del Tempo Ordinario
Giornata Internazionale dei nonni e degli anziani
“Distribuì a quelli che erano seduti quanto ne volevano”
Lunedì 29 Santi Marta, Maria e Lazzaro
Martedì 30 San Pier Crisologo, vescovo e dottore della Chiesa – diocesi Bologna
Mercoledì 31 Sant’Ignazio di Loyola, sacerdote