Carissimi,
l’esperienza della Pasqua non si limita ad un giorno, o a una notte, ma si prolunga per un’intera settimana, nella quale la liturgia continua a ripetere che il Signore “oggi, è risorto”, e così fino all’Ottavo giorno, questa Seconda domenica dopo la Pasqua nel quale il Vangelo, in un solo racconto, riferisce degli incontri degli Apostoli, ed in particolare di Tommaso, con il Signore Risorto: nel giorno di Pasqua, “la sera di quello stesso giorno …”, e la settimana successiva, “otto giorni dopo …”, già prefigurando gli incontri che ogni domenica la comunità dei credenti avrà con il “Signore Gesù” nell’ascolto della Parola e nello spezzare il Pane. L’esclamazione di fede dell’inizialmente incredulo Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!» permette a Gesù di invitare anche tutti noi a divenire veri credenti: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Di seguito trovate:
- i testi delle diverse letture
- uno stralcio dell’omelia di papa Francesco di domenica 3.4.2016 in occasione del Giubileo della Misericordia (e il link del testo completo)
- oltre al brevissimo commento pronunciato alla preghiera del Regina Coeli nel quale, come potrete notare, papa Francesco già invitava alla preghiera per i fratelli dell’Ucraina (era il 3.4.2016!)
- Potrete leggere inoltre il consueto aggiornamento di don Gabriele sull’accoglienza ai profughi Ucraini
- e i link per ascoltare (o riascoltare) quanto emerso nella Serata di approfondimento sul conflitto in Ucraina di lunedì 11 aprile.
Buona domenica e buona settimana
24 aprile – II Domenica di Pasqua
Dagli Atti degli Apostoli (5,12-16)
Molti segni e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone; nessuno degli altri osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava. Sempre più, però, venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di
donne, tanto che portavano gli ammalati persino nelle piazze, ponendoli su lettucci e barelle, perché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra coprisse qualcuno di loro. Anche la folla delle città vicine a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti impuri, e tutti venivano guariti.
Dal Salmo 117 – Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (1,9-11.12-13.17-19)
Io, Giovanni, vostro fratello e compagno nella tribolazione, nel regno e nella perseveranza in Gesù, mi trovavo nell’isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù. Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: «Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese». Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d’oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d’uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d’oro. Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: «Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo, e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi. Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle presenti e quelle che devono accadere in seguito».
Dal Vangelo secondo Giovanni (20,19-31)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
Papa Francesco – Omelia del 3.4.2016
«Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro» (Gv 20,30). Il Vangelo è il libro della misericordia di Dio, da leggere e rileggere, perché quanto Gesù ha detto e compiuto è espressione della misericordia del Padre. Non tutto, però, è stato scritto; il Vangelo della misericordia rimane un libro aperto, dove continuare a scrivere i segni dei discepoli di Cristo, gesti concreti di amore, che sono la testimonianza migliore della misericordia. Siamo tutti chiamati a diventare scrittori viventi del Vangelo,
portatori della Buona Notizia a ogni uomo e donna di oggi. Lo possiamo fare mettendo in pratica le opere di misericordia corporale e spirituale, che sono lo stile di vita del cristiano … Tuttavia, nel racconto che abbiamo ascoltato emerge un contrasto evidente: da una parte,
c’è il timore dei discepoli, che chiudono le porte di casa; dall’altra, c’è la missione da parte di Gesù, che li invia nel mondo a portare l’annuncio del perdono. Può esserci anche in noi questo contrasto, una lotta interiore tra la chiusura del cuore e la chiamata dell’amore ad
aprire le porte chiuse e uscire da noi stessi. Cristo, che per amore è entrato attraverso le porte chiuse del peccato, della morte e degli inferi, desidera entrare anche da ciascuno per spalancare le porte chiuse del cuore. Egli, che con la risurrezione ha vinto la paura e il timore
che ci imprigionano, vuole spalancare le nostre porte chiuse e inviarci. La strada che il Maestro risorto ci indica è a senso unico, procede in una sola direzione: uscire da noi stessi, uscire per testimoniare la forza risanatrice dell’amore che ci ha conquistati. Vediamo davanti a noi un’umanità spesso ferita e timorosa, che porta le cicatrici del dolore e dell’incertezza. Di fronte al grido sofferto di misericordia e di pace, sentiamo oggi rivolto a ciascuno di noi l’invito fiducioso di Gesù: «Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi» (v. 21). …
Trovate il testo completo dell’omelia di Papa Francesco al link: https://www.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2016/documents/papa-francesco_20160403_omelia-giubileo-divina-misericordia.html
Regina Coeli del 3.4 2016
In questo giorno, che è come il cuore dell’Anno Santo della Misericordia, il mio pensiero va a tutte le popolazioni che più hanno sete di riconciliazione e di pace. Penso, in particolare, qui in Europa, al dramma di chi patisce le conseguenze della violenza in Ucraina: di quanti
rimangono nelle terre sconvolte dalle ostilità che hanno causato già varie migliaia di morti, e di quanti – più di un milione – sono stati spinti a lasciarle dalla grave situazione che perdura. Ad essere coinvolti sono soprattutto anziani e bambini. Oltre ad accompagnarli con il mio
costante pensiero e con la mia preghiera, ho sentito di decidere di promuovere un sostegno umanitario in loro favore. A tale scopo, avrà luogo una speciale colletta in tutte le chiese cattoliche d’Europa domenica 24 aprile prossimo. Invito i fedeli ad unirsi a questa iniziativa
con un generoso contributo. Questo gesto di carità, oltre ad alleviare le sofferenze materiali, vuole esprimere la vicinanza e la solidarietà mia personale e dell’intera Chiesa. Auspico vivamente che esso possa aiutare a promuovere senza ulteriori indugi la pace e il rispetto del diritto in quella terra tanto provata. E mentre preghiamo per la pace, ricordiamo che domani ricorre la Giornata Mondiale contro le mine antiuomo. Troppe persone continuano ad essere uccise o mutilate da queste terribili armi, e uomini e donne coraggiosi rischiano la vita per bonificare i terreni minati. Rinnoviamo, per favore, l’impegno per un mondo senza mine! Infine, rivolgo il mio saluto a tutti voi che avete partecipato a questa celebrazione, in particolare ai gruppi che coltivano la spiritualità della Divina Misericordia. Tutti insieme ci rivolgiamo in preghiera alla nostra Madre.
Emergenza Ucraina
Ecco la lettera di don Gabriele che ci aggiorna settimanalmente sull’incontro del Servizio Sociale di Budrio con le famiglie che accolgono i profughi.
Carissimi tutti.
oggi pomeriggio [venerdì 22.4] si è svolto un altro incontro organizzato dai Servizi Sociali di Budrio per alcuni aggiornamenti rispetto all’accoglienza dei profughi ucraini nella nostra Zona Pastorale. La grossa novità è l’apertura giovedì prima di Pasqua di un CAS ai Casoni di Mezzolara: questa struttura è collocata in due case contigue, attualmente ospita 40 persone (14 bambini, donne e uomini) che provengono da situazioni di accoglienza a Bologna; è stato attivato dalla Prefettura ed è gestito da una cooperativa. Nell’incontro sono state affrontate anche questioni relative al tema della traduzione giurata dei documenti.
Inoltre sono riprese le lezioni della scuola di italiano gestita dai volontari.
Possiamo segnalare che su YouTube, nel canale della parrocchia di San Lorenzo, è presente la registrazione in due parti dell’incontro di lunedì 11 aprile con il prof. Privitera: è una bella occasione di approfondimento della situazione che si è creata in Ucraina.
Questi i link: https://youtu.be/3_Va_u_R2zM e https://youtu.be/nKygNXeqm-s
don Gabriele
Calendario parrocchiale
Sabato 23 aprile ore 16:30 Santa Messa con i bambini del catechismo
ore 17:30 Vespri ore 18:00 Messa Vespertina
Domenica 24 aprile – II Domenica di Pasqua
Domenica dell’Ottava di Pasqua o della Divina Misericordia “Otto giorni dopo venne Gesù”
S. Messe ore 8:00, 9:00 (Olmo), 10:30, 19:00
Lunedì 25 aprile San Marco, evangelista – Festa civile della Liberazione
Venerdì 29 aprile Santa Caterina da Siena, vergine e dottore della Chiesa – Patrona d’Europa e d’Italia
Sabato 30 aprile ore 11:00 Battesimo di Luce e Nora
ore 15:00 Incontro con i genitori della IV elementare della Comunione
ore 16:30 Messa per i bambini del Catechismo e le loro famiglie
Domenica 1 maggio – III Domenica di Pasqua
“Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro, così pure il pesce”
S. Messe ore 8:00, 9:00 (Olmo), 10:30, 19:00