Siamo all’ultima domenica del Tempo ordinario in cui celebriamo la Solennità di Cristo Re (per il comment0 vi rimandiamo all’Angelus di papa Francesco).
Di seguito trovate diversi avvisi che brevemente anticipiamo:
- L’annuncio del secondo incontro di formazione per Catechisti di domenica 26 novembre
- Il secondo incontro di approfondimento e drammatizzazione a partire dalla Bibbia che ha per titolo: Le seti: “dammi da bere”, con la partecipazione di Gesù e della samaritana, di lunedì 27 novembre – scarica il volantino https://www.parrocchiedibudrio.it/wp-content/uploads/2023/11/le-seti-nov-2023.pdf
- L’iniziativa Tempo di Baratto, un modo concreto per educarci al non spreco e all’aiuto reciproco – scarica il volantino https://www.parrocchiedibudrio.it/wp-content/uploads/2023/09/tempo-di-baratto-2023.png
- Il primo avviso del Ritiro di Avvento di sabato 9 dicembre, proposto dall’AC della Zona Pastorale – scarica il volantino https://www.parrocchiedibudrio.it/wp-content/uploads/2023/11/Ritiro-di-avvento-09.12.2023.pdf
A tutti auguriamo buona domenica.
26 Novembre – Solennità di Cristo Re
Dal libro del profeta Ezechièle (34,11-12.15-17)
Così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi
dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia. A te, mio gregge, così dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri.
Salmo Responsoriale (22) – Rit.: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (15,20-26.28)
Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita. Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza. È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte. E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.
Dal Vangelo secondo Matteo (25,31-46)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono
della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a
trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo
visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco
eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
Puoi anche ascoltare il vangelo al link: https://www.lachiesa.it/liturgia/allegati/mp3/AO340.mp3
Papa Francesco – Angelus del 22.11.2020
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Oggi celebriamo la solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo, con la quale si
chiude l’anno liturgico, la grande parabola in cui si dispiega il mistero di Cristo: tutto l’anno
liturgico. Egli è l’Alfa e l’Omega, l’inizio e il compimento della storia; e la liturgia odierna si
concentra sull’“omega”, cioè sul traguardo finale. Il senso della storia lo si capisce tenendo
davanti agli occhi il suo culmine: la fine è anche il fine. Ed è proprio questo che fa Matteo, nel
Vangelo di questa domenica (25,31-46), ponendo il discorso di Gesù sul giudizio universale
all’epilogo della sua vita terrena: Lui, che gli uomini stanno per condannare, è in realtà il
supremo giudice. Nella sua morte e risurrezione, Gesù si mostrerà il Signore della storia, il Re
dell’universo, il Giudice di tutti. Ma il paradosso cristiano è che il Giudice non riveste una
regalità temibile, ma è un pastore pieno di mitezza e di misericordia.
Gesù, infatti, in questa parabola del giudizio finale, si serve dell’immagine del pastore.
Prende le immagini dal profeta Ezechiele, che aveva parlato dell’intervento di Dio in favore
del popolo, contro i cattivi pastori d’Israele (cfr 34,1-10). Questi erano stati crudeli, sfruttatori,
preferendo pascere sé stessi piuttosto che il gregge; pertanto Dio stesso promette di
prendersi cura personalmente del suo gregge, difendendolo dalle ingiustizie e dai soprusi.
Questa promessa di Dio per il suo popolo si è realizzata pienamente in Gesù Cristo, il Pastore:
proprio Lui è il Buon Pastore. Anche Lui stesso dice di sé: «Io sono il buon pastore» (Gv 10,11.14).
Nella pagina evangelica di oggi, Gesù si identifica non solo col re-pastore, ma anche con le
pecore perdute. Potremmo parlare come di una “doppia identità”: il re-pastore, Gesù, si
identifica anche con le pecore, cioè con i fratelli più piccoli e bisognosi. E indica così il criterio
del giudizio: esso sarà preso in base all’amore concreto dato o negato a queste persone,
perché Lui stesso, il giudice, è presente in ciascuna di esse. Lui è giudice, Lui è Dio-uomo, ma
Lui è anche il povero, Lui è nascosto, è presente nella persona dei poveri che Lui menziona
proprio lì. Dice Gesù: «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto (o non avete fatto) a
uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete (o non l’avete) fatto a me» (vv. 40.45).
Saremo giudicati sull’amore. Il giudizio sarà sull’amore. Non sul sentimento, no: saremo
giudicati sulle opere, sulla compassione che si fa vicinanza e aiuto premuroso.
Io mi avvicino a Gesù presente nella persona dei malati, dei poveri, dei sofferenti, dei
carcerati, di coloro che hanno fame e sete di giustizia? Mi avvicino a Gesù presente lì? Questa è la domanda di oggi.
Dunque, il Signore, alla fine del mondo, passerà in rassegna il suo gregge, e lo farà non solo
dalla parte del pastore, ma anche dalla parte delle pecore, con le quali Lui si è identificato. E
ci chiederà: “Sei stato un po’ pastore come me?”. “Sei stato pastore di me che ero presente
in questa gente che era nel bisogno, o sei stato indifferente?”. Fratelli e sorelle, guardiamoci
dalla logica dell’indifferenza, di quello che ci viene in mente subito: guardare da un’altra parte
quando vediamo un problema. Ricordiamo la parabola del Buon Samaritano. Quel povero
uomo, ferito dai briganti, buttato per terra, fra la vita e la morte, era lì solo. Passò un
sacerdote, vide, e se ne andò, guardò da un’altra parte. Passò un levita, vide e guardò da
un’altra parte. Io, davanti ai miei fratelli e sorelle nel bisogno, sono indifferente come questo
sacerdote, come questo levita, e guardo da un’altra parte? Sarò giudicato su questo: su come
mi sono avvicinato, di come ho guardato Gesù presente nei bisognosi. Questa è la logica, e
non lo dico io, lo dice Gesù: “Quello che avete fatto a questo, a questo, a questo, lo avete
fatto a me. E quello che non avete fatto a questo, a questo, a questo, non lo avete fatto a
me, perché io ero lì”. Che Gesù ci insegni questa logica, questa logica della prossimità,
dell’avvicinarsi a Lui, con amore, nella persona dei più sofferenti.
Chiediamo alla Vergine Maria di insegnarci a regnare nel servire. La Madonna, assunta in
Cielo, ha ricevuto dal suo Figlio la corona regale, perché lo ha seguito fedelmente – è la prima
discepola – nella via dell’Amore. Impariamo da lei a entrare fin da ora nel Regno di Dio,
attraverso la porta del servizio umile e generoso. E torniamo a casa soltanto con questa
frase: “Io ero presente lì. Grazie!” oppure: “Ti sei scordato di me”.
Potete anche ascoltare il messaggio sul link:
Zona Pastorale di Budrio
Per Informazioni e Orari Messe feriali visita il sito https://www.parrocchiedibudrio.it
Orario Messe Festive della Zona Pastorale
Prefestive: Pieve di Budrio ore 17:00, Cento ore 18:00
Festive: Prunaro ore 9:00, Pieve ore 9:30, Bagnarola e Maddalena ore 11:00 (a mesi alterni), Mezzolara ore 11:00, Vedrana ore 11:15
I discepoli di Emmaus – secondo incontro per catechisti
Domenica 26 novembre 2023 c/o parrocchia di Vedrana
Abitare i confini della relazione: atto di coraggio e umiltà
ore 9:00 Accoglienza
ore 9:15 Incontro/riflessione
ore 11:15 S. Messa
ore 12:15 Conclusione
Ore 12:15 Pranzo condiviso a cui sono invitate le famiglie
(verrà preparato un piatto di pasta mentre per il secondo si chiede ad ognuno di portare
qualcosa da condividere – comunicare la presenza ai referenti parrocchiali entro il 23.11)
Parrocchia San Lorenzo di Budrio
Per informazioni 051 800056 (ore 9-12) oppure info@sanlorenzobudrio.it
Carità
Per le OFFERTE utilizzare i seguenti conti correnti specificando l’intenzione:
• Parrocchia San Lorenzo: IBAN IT42K0200836640000001027986
• Parrocchia San Lorenzo – Caritas: IBAN IT86Z0707236640000000190889
• Parr. S. Lorenzo – Casa di Ospitalità Sant’Agata: IBAN IT97P0538736640000001047364
Orario invernale Messe e Funzioni religiose della Parrocchia
San Lorenzo – Festive: ore 18:00 S. Messa prefestiva ore 8:00, 10:30, 18:00 S. Messe festive
Santuario dell’Olmo – Festiva: ore 9:00 S. Messa
San Lorenzo – Feriali: ore 8:00 Celebrazione delle Lodi – ore 8:30 S. Messa (martedì Adorazione) – ore 18:00 S. Messa
Chiesa delle Creti – Festiva: ore 10:00 S. Messa in lingua polacca
Calendario parrocchiale
Sabato 25 – ore 15:00-18:00 salette Creti – Tempo di Baratto
un modo concreto per educarci al non spreco e all’aiuto reciproco
Domenica 26 novembre Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo – Solennità “Siederà sul trono della sua gloria e separerà gli uni dagli altri” – All’esterno della chiesa Mercatino Associazione “sulle orme dei Servi”
ore 9:00 a Vedrana Giornata di Formazione Catechisti
Lunedì 27 ore 20:45 Le seti: “Dammi da bere” Incontro di approfondimento e drammatizzazione biblica con Gesù e la Samaritana
Martedì 28 – Inizia la Novena dell’Immacolata ore 8:00 Preghiera Mariana
Giovedì 30 Sant’Andrea, apostolo – Festa
Venerdì 1 dicembre – ore 20:30 Quarta serata del Corso di preparazione al Matrimonio
Sabato 2 – ore 18:30 Incontro di preghiera “per i tribolati” in sala santa Maria
Domenica 3 dicembre – I Domenica di Avvento “Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà”
Lunedì 4 – ore 20:45 si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale
Martedì 5 – ore 20:45 si riunisce il Gruppo Liturgico
Mercoledì 6 – San Nicola, vescovo
Giovedì 7 – Sant’Ambrogio, vescovo e dottore della Chiesa
Venerdì 8 dicembre Immacolata concezione di Maria – solennità “Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te”
Sabato 9 – ore 15:00-18:00 salette Creti, Tempo di Baratto – un modo concreto per educarci al non spreco e all’aiuto reciproco
ore 15:30 c/o parrocchia di Mezzolara, Ritiro di Avvento per tutta la Zona Pastorale, a cura dell’Azione Cattolica
Domenica 10 dicembre II Domenica di Avvento “Raddrizzate le vie del Signore”
Mercoledì 13 – Santa Lucia, martire
Giovedì 14 – San Giovanni della Croce, sacerdote e dottore della Chiesa
Venerdì 15 – ore 20:30 Quinta serata del Corso di preparazione al Matrimonio
Domenica 17 dicembre III Domenica di Avvento “In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete”