Avvisi S.Lorenzo – 31.12.2023 / 01.01.2024

Ormai in prossimità della fine dell’anno solare la liturgia ci propone ancora una doppia festività:

  • domenica 31.12 la festa della Sacra Famiglia, ovvero l’incontro della nascita di Gesù con le istituzioni religiose del tempo ma anche con le intuizioni profetiche di due anziani
  • e lunedì 1 gennaio la solennità di Maria Madre di Gesù, che potremmo definire come la natività guardata con gli occhi di Maria

In entrambe le giornate sono programmati alcuni momenti di preghiera:

  • il 31.12.2023 ore 17:15 il Te Deum di ringraziamento per i benefici ricevuti nell’anno appena trascorso
  • il giorno 1.1.2024 ore 17:15 il Canto del Veni Creator Spiritus come auspicio per il nuovo anno e per la pace

Di seguito ritrovate le letture, i commenti e tutti gli orari delle Celebrazioni ed il calendario del mese di gennaio.

Auguri a tutti per un nuovo anno di pace!

31 Dicembre – Santa famiglia di Gesù

Dal libro della Gènesi (15,1-6; 21,1-3)
In quei giorni, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore: «Non temere, Abram.
Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande». Rispose Abram: «Signore Dio, che
cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l’erede della mia casa è Elièzer di Damasco».
Soggiunse Abram: «Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio
erede». Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non sarà costui il tuo erede, ma uno
nato da te sarà il tuo erede».
Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e
soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza».
Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.
Il Signore visitò Sara, come aveva detto, e fece a Sara come aveva promesso. Sara concepì e
partorì ad Abramo un figlio nella vecchiaia, nel tempo che Dio aveva fissato. Abramo chiamò
Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli aveva partorito.

Salmo 104 – Rit.: Il Signore è fedele al suo patto.

Dalla lettera agli Ebrei (11,8.11-12.17-19)
Fratelli, per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva
ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava.
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell’età, ricevette la possibilità di diventare madre, perché
ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre
già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la
sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si può contare.
Per fede, Abramo, messo alla prova, offrì Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse,
offrì il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: «Mediante Isacco avrai una tua
discendenza». Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per
questo lo riebbe anche come simbolo.

Dal Vangelo secondo Luca (2,22-40)
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè,
[Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore –
come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e
per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge
del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che
aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva
preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per
fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e
benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse
e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele
e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano
svelati i pensieri di molti cuori».
C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in
età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e
ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e
giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio
e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea,
alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di
Dio era su di lui.
Puoi ascoltare il vangelo al link: https://www.lachiesa.it/liturgia/allegati/mp3/BN010.mp3

Papa Francesco – Angelus del 31.12.2017

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
In questa prima domenica dopo il Natale, celebriamo la Santa Famiglia di Nazaret, e il
Vangelo ci invita a riflettere sull’esperienza vissuta da Maria, Giuseppe e Gesù, mentre
crescono insieme come famiglia nell’amore reciproco e nella fiducia in Dio. Di questa fiducia è
espressione il rito compiuto da Maria e Giuseppe con l’offerta del figlio Gesù a Dio. Il Vangelo
dice: «Portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore» (Lc 2,22), come
richiedeva la legge mosaica. I genitori di Gesù vanno al tempio per attestare che il figlio
appartiene a Dio e che loro sono i custodi della sua vita e non i proprietari. E questo ci fa
riflettere. Tutti i genitori sono custodi della vita dei figli, non proprietari, e devono aiutarli a
crescere, a maturare. Questo gesto sottolinea che soltanto Dio è il Signore della storia
individuale e familiare; tutto ci viene da Lui. Ogni famiglia è chiamata a riconoscere tale
primato, custodendo ed educando i figli ad aprirsi a Dio che è la sorgente stessa della vita …
L’odierno racconto evangelico riferisce che Maria e Giuseppe, «quando ebbero adempiuto
ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret. Il
bambino cresceva – dice il Vangelo – e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su
di lui» (vv. 39-40). Una grande gioia della famiglia è la crescita dei figli, tutti lo sappiamo. Essi
sono destinati a svilupparsi e fortificarsi, ad acquisire sapienza e accogliere la grazia di Dio,
proprio come è accaduto a Gesù … Maria e Giuseppe hanno la gioia di vedere tutto questo
nel loro figlio; e questa è la missione alla quale è orientata la famiglia: creare le condizioni
favorevoli per la crescita armonica e piena dei figli, affinché possano vivere una vita buona,
degna di Dio e costruttiva per il mondo.
È questo l’augurio che rivolgo a tutte le famiglie oggi, accompagnandolo con l’invocazione a
Maria, Regina della Famiglia.
Link al testo completo: https://www.vatican.va/content/francesco/it/angelus/2017/documents/papa-francesco_angelus_20171231.html

1 Gennaio – Maria Santissima Madre di Dio

Dal libro dei Numeri (6, 22-27)
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo:
“Così benedirete gli Israeliti: direte loro: Ti benedica il Signore e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”.
Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».

Salmo 66 – Rit.: Dio abbia pietà di noi e ci benedica.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (4,4-7)
Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna,
nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo
l’adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo
Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio e,
se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca (2,16-21)
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il
bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino
era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua,
custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito
e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome
Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Puoi ascoltare il vangelo al link: https://www.lachiesa.it/liturgia/allegati/mp3/S0101.mp3

Papa Francesco – Angelus del 1.1.2021

Cari fratelli e sorelle, buongiorno e buon anno!
Iniziamo il nuovo anno ponendoci sotto lo sguardo materno e amorevole di Maria
Santissima, che la liturgia oggi celebra come Madre di Dio. Riprendiamo così il cammino
lungo i sentieri del tempo, affidando le nostre angosce e i nostri tormenti a Colei che tutto
può. Maria ci guarda con tenerezza materna così come guardava il suo Figlio Gesù. E se noi
guardiamo il presepe [si volta verso il presepe allestito nella sala], vediamo che Gesù non è
nella culla, e mi dicono che la Madonna ha detto: “Me lo fate tenere un po’ in braccio questo
figlio mio?”. E così fa la Madonna con noi: vuole tenerci tra le braccia, per custodirci come ha
custodito e amato il suo Figlio. Lo sguardo rassicurante e consolante della Vergine Santa è un
incoraggiamento a far sì che questo tempo, donatoci dal Signore, sia speso per la nostra
crescita umana e spirituale, sia tempo per appianare gli odi e le divisioni – ce ne sono tante –
sia tempo per sentirci tutti più fratelli, sia tempo di costruire e non di distruggere,
prendendoci cura gli uni degli altri e del creato. Un tempo per far crescere, un tempo di pace.
La Vergine Maria, che ha dato alla luce il «Principe della pace» (Is 9,6) e che lo coccola così,
con tanta tenerezza, tra le sue braccia, ci ottenga dal Cielo il bene prezioso della pace, che
con le sole forze umane non si riesce a perseguire in pienezza. Le sole forze umane non
bastano, perché la pace è anzitutto dono, un dono di Dio; va implorata con incessante
preghiera, sostenuta con un dialogo paziente e rispettoso, costruita con una collaborazione
aperta alla verità e alla giustizia e sempre attenta alle legittime aspirazioni delle persone e dei
popoli. Il mio auspicio è che regni la pace nel cuore degli uomini e nelle famiglie; nei luoghi di
lavoro e di svago; nelle comunità e nelle nazioni. Nelle famiglie, nel lavoro, nelle nazioni:
pace, pace. È ora che pensiamo che la vita oggi è sistemata dalle guerre, dalle inimicizie, da
tante cose che distruggono… Vogliamo pace. E questa è un dono.
Sulla soglia di questo inizio, a tutti rivolgo il mio cordiale augurio di un felice e sereno anno.
Ognuno di noi cerchi di far sì che sia un anno di fraterna solidarietà e di pace per tutti; un
anno carico di fiduciosa attesa e di speranze, che affidiamo alla protezione di Maria, madre di
Dio e madre nostra.
Link al testo completo: https://www.vatican.va/content/francesco/it/angelus/2021/documents/papa-francesco_angelus_20210101.html

Zona Pastorale di Budrio

Orario Messe Festive

Prefestive: Pieve di Budrio ore 17:00, Cento ore 18:00
Festive: Prunaro ore 9:00, Pieve ore 9:30, Bagnarola e Maddalena ore 11:00 (a mesi alterni), Mezzolara ore 11:00, Vedrana ore 11:15

Per ulteriori informazioni e Orari Messe feriali visita il sito www.parrocchiedibudrio.it

Parrocchia San Lorenzo di Budrio

Per informazioni 051 800056 (ore 9-12) oppure info@sanlorenzobudrio.it

Carità
Per le OFFERTE utilizzare i seguenti conti correnti specificando l’intenzione:
• Parrocchia San Lorenzo: IBAN IT42K0200836640000001027986
• Parrocchia San Lorenzo – Caritas: IBAN IT86Z0707236640000000190889
• Parr. S. Lorenzo – Casa di Ospitalità Sant’Agata: IBAN IT97P0538736640000001047364

Orario invernale Messe e Funzioni religiose della Parrocchia

San LorenzoFestive: ore 18:00 S. Messa prefestiva – ore 8:00, 10:30, 18:00 S. Messe festive

San Lorenzo – Feriali: ore 8:00 Celebrazione delle Lodi ore 8:30 S. Messa (martedì Adorazione) ore 18:00 S. Messa

Santuario dell’Olmo – Festiva: ore 9:00 S. Messa

Chiesa delle Creti – Festiva: ore 10:00 S. Messa in lingua polacca

Calendario parrocchiale

Domenica 31 dicembre 2023
Festa della Santa Famiglia di Nazaret – “Il bambino cresceva pieno di sapienza”
Messe come da orario festivo compresa la Messa all’Olmo
ore 17:15 Vespri, Te Deum di ringraziamento e Benedizione Eucaristica
N.B.: alle ore 18 Messa prefestiva della Solennità di Maria Madre di Dio

Lunedì 1 gennaio 2024
Solennità di Maria Madre di Dio – “I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino.
Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù”
Messe come da orario festivo compresa la Messa all’Olmo
ore 17:15 Vespri, Invocazione allo Spirito e Benedizione Eucaristica

Martedì 2 Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno

Sabato 6 gennaio
Solennità dell’Epifania – “Siamo venuti dall’oriente per adorare il re”
Messe in San Lorenzo alle ore 8:00, 10:30, 18:00
Messa al santuario della Beata Vergine dell’Olmo alle ore 9:00

Domenica 7 gennaio
Festa del Battesimo di Gesù – “Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”
ore 16:00, Pieve, Assemblea dell’Azione Cattolica della Zona Pastorale

Venerdì 12 Sant’Antonio Maria Pucci, OSM – Festa

Sabato 13 ore 10:00, Comunità di Villaregia, Sesto incontro del Corso di preparazione al Matrimonio

Domenica 14 gennaio
II Domenica del Tempo Ordinario – “Videro dove dimorava e rimasero con lui”

Mercoledì 17 Sant’Antonio Abate

18-25 gennaio Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: ore 8.00 Preghiera

Sabato 20 San Sebastiano, martire, patrono comune di Budrio – Solennità

Domenica 21 gennaio
III Domenica del Tempo Ordinario – Domenica della Parola di Dio
“Convertitevi e credete al vangelo”

Lunedì 22 Inizio Benedizioni Pasquali

Mercoledì 24 San Francesco di Sales, vescovo

Giovedì 25 Conversione di San Paolo, apostolo – Festa

Venerdì 26 Santi Timoteo e Tito, vescovi
ore 20:30 Settimo incontro del Corso di preparazione al Matrimonio

Domenica 28 gennaio
IV Domenica del Tempo Ordinario – “Insegnava loro come uno che ha autorità”

Mercoledì 31 San Giovanni Bosco, presbitero – Festa