Ieri ci siamo inginocchiati davanti al grande dono che fa di sé il Signore Gesù (solennità del Sacro Cuore di Gesù), oggi ci mettiamo nelle mani di Maria (è la memoria del Cuore Immacolato di Maria), con domani riprendono le Domeniche del Tempo Ordinario con la lettura quasi continua del Vangelo di Marco che ci riporta in ascolto davanti a Gesù che insegna in parabole e spiega le cose del cielo (ovvero il significato profondo del nostro vivere) con parole prese dalla terra, dalla sapienza del contadino
Il commento al Vangelo ce lo propone Donatella:
Il Vangelo di oggi ci parla del seme che, donato a tutti, nessuno escluso, con i tempi e le difficoltà che ognuno di noi ha o può incontrare lungo il percorso terreno, è destinato a donare frutti. Forse noi fatichiamo a spiegarci come questo può accadere, perché siamo portati a voler vedere e avere tutto nell’immediato. Il processo della germinazione, della crescita e della quantità del raccolto, non dipende dal seminatore, avviene grazie all’opera di Dio. Tre cose però ci sono richieste per ottenere un copioso raccolto: avere fede, attingere nutrimento dalla parola e dall’Eucarestia e condividere quello che è dato a noi (la Parola). Il Regno di Dio è dentro di noi, comune ma, all’occorrenza, grande e solido come la pianta di senape che cresce da un piccolissimo umile seme.
Di seguito trovate le Letture, il commento al Vangelo (Angelus di papa Francesco) e gli Avvisi.
Buona Domenica!
13 Giugno – XI Domenica per annum
Dal libro del profeta Ezechièle (17,22-24)
Così dice il Signore Dio: «Un ramoscello io prenderò dalla cima del cedro, dalle punte dei suoi rami lo coglierò e lo pianterò sopra un monte alto, imponente; lo pianterò sul monte alto d’Israele. Metterà rami e farà frutti e diventerà un cedro magnifico. Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno, ogni volatile all’ombra dei suoi rami riposerà. Sapranno tutti gli alberi della foresta che io sono il Signore, che umilio l’albero alto e innalzo l’albero basso, faccio seccare l’albero verde e germogliare l’albero secco. Io, il Signore, ho parlato e lo farò».
Salmo Responsoriale (dal salmo 91) – Rit.: È bello rendere grazie al Signore.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (5,6-10)
Fratelli, sempre pieni di fiducia e sapendo che siamo in esilio lontano dal Signore finché abitiamo nel corpo – camminiamo infatti nella fede e non nella visione –, siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo e abitare presso il Signore. Perciò, sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere a lui graditi. Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno la ricompensa delle opere compiute quando era nel corpo, sia in bene che in male.
Dal Vangelo secondo Marco (4,26-34)
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
Papa Francesco – Angelus – 14 giugno 2015
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Il Vangelo di oggi è formato da due parabole molto brevi: quella del seme che germoglia e cresce da solo, e quella del granello di senape (cfr Mc 4,26–34). Attraverso queste immagini tratte dal mondo rurale, Gesù presenta l’efficacia della Parola di Dio e le esigenze del suo Regno, mostrando le ragioni della nostra speranza e del nostro impegno nella storia.
Nella prima parabola l’attenzione è posta sul fatto che il seme, gettato nella terra, attecchisce e si sviluppa da solo, sia che il contadino dorma sia che vegli. Egli è fiducioso nella potenza interna al seme stesso e nella fertilità del terreno. Nel linguaggio evangelico, il seme è simbolo della Parola di Dio, la cui fecondità è richiamata da questa parabola. Come l’umile seme si sviluppa nella terra, così la Parola opera con la potenza di Dio nel cuore di chi la ascolta. Dio ha affidato la sua Parola alla nostra terra, cioè a ciascuno di noi con la nostra concreta umanità. Possiamo essere fiduciosi, perché la Parola di Dio è parola creatrice, destinata a diventare «il chicco pieno nella spiga» (v. 28). Questa Parola, se viene accolta, porta certamente i suoi frutti, perché Dio stesso la fa germogliare e maturare attraverso vie che non sempre possiamo verificare e in un modo che noi non sappiamo (cfr v. 27). Tutto ciò ci fa capire che è sempre Dio, è sempre Dio a far crescere il suo Regno – per questo preghiamo tanto che “venga il tuo Regno” – è Lui che lo fa crescere, l’uomo è suo umile collaboratore, che contempla e gioisce dell’azione creatrice divina e ne attende con pazienza i frutti.
La Parola di Dio fa crescere, dà vita. E qui vorrei ricordarvi un’altra volta l’importanza di avere il Vangelo, la Bibbia, a portata di mano – il Vangelo piccolo nella borsa, in tasca – e di nutrirci ogni giorno con questa Parola viva di Dio: leggere ogni giorno un brano del Vangelo, un brano della Bibbia. Non dimenticare mai questo, per favore. Perché questa è la forza che fa germogliare in noi la vita del Regno di Dio.
La seconda parabola utilizza l’immagine del granello di senape. Pur essendo il più piccolo di tutti i semi, è pieno di vita e cresce fino a diventare «più grande di tutte le piante dell’orto» (Mc 4,32). E così è il Regno di Dio: una realtà umanamente piccola e apparentemente irrilevante. Per entrare a farne parte bisogna essere poveri nel cuore; non confidare nelle proprie capacità, ma nella potenza dell’amore di Dio; non agire per essere importanti agli occhi del mondo, ma preziosi agli occhi di Dio, che predilige i semplici e gli umili. Quando viviamo così, attraverso di noi irrompe la forza di Cristo e trasforma ciò che è piccolo e modesto in una realtà che fa fermentare l’intera massa del mondo e della storia.
Da queste due parabole ci viene un insegnamento importante: il Regno di Dio richiede la nostra collaborazione, ma è soprattutto iniziativa e dono del Signore. La nostra debole opera, apparentemente piccola di fronte alla complessità dei problemi del mondo, se inserita in quella di Dio non ha paura delle difficoltà. La vittoria del Signore è sicura: il suo amore farà spuntare e farà crescere ogni seme di bene presente sulla terra. Questo ci apre alla fiducia e alla speranza, nonostante i drammi, le ingiustizie, le sofferenze che incontriamo. Il seme del bene e della pace germoglia e si sviluppa, perché lo fa maturare l’amore misericordioso di Dio.
La Vergine Santa, che ha accolto come «terra feconda» il seme della divina Parola, ci sostenga in questa speranza che non ci delude mai.
Calendario parrocchiale
Sabato 12 | Cuore Immacolato di Maria
ore 16:00, San Lorenzo, Battesimo di Giuliano |
Domenica
13 giugno |
XI Domenica del Tempo Ordinario
Sant’Antonio da Padova, religioso “È il più piccolo di tutti i semi, ma diventa più grande di tutte le piante dell’orto” S. Messe ore 8:00, 9:00 (Olmo), 10:30 alla Chiesetta delle Creti ore 17:00 Incontro Adulti Ac della Zona Pastorale ore 18:30 Rosario, ore 19:00 Messa; non sarà celebrata in S. Lorenzo |
Sabato 19 | Santa Giuliana Falconieri, vergine, OSM – Festa
nella Messa delle ore 19:00 Ricordo degli Anniversari di Matrimonio di Rita e Leo (45°) e di Beatrice e Marco Giuseppe (10°) |
Domenica
20 giugno |
XII Domenica del Tempo Ordinario
“Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?” nella Messa delle ore 10:30 Battesimo di Andrea Raimondo |
Lunedì 21 | San Luigi Gonzaga, sacerdote |
Giovedì 24 | Natività di San Giovanni Battista – Solennità |
Domenica
27 giugno |
XIII Domenica del Tempo Ordinario
Giornata per la Carità del Papa “Fanciulla, io ti dico: alzati” |
Lunedì 28 | Sant’Ireneo, martire |
Martedì 29 | Santi Pietro e Paolo, apostoli – Solennità |
Si informa che nel periodo estivo non sarà più possibile seguire la Messa sul Canale YouTube della Parrocchia San Lorenzo
Orario Messe e Funzioni (primavera-estate)
San Lorenzo – Festivi: ore 19:00 S. Messa prefestiva – ore 8:00, 10:30, 19:00 S. Messe festive – ore 18:30 Rosario
Santuario dell’Olmo – Festivi: ore 9:00 S. Messa
San Lorenzo – Feriali: ore 8:00 Celebrazione delle Lodi – ore 8:30 S. Messa (martedì Adorazione) – ore 19:00 S. Messa
Chiesa delle Creti – Festivi: ore 10:00 S. Messa in polacco