Carissimi,
nel Vangelo di Marco di questa XXIX domenica (riportato nell’Allegato) vediamo i discepoli di Gesù impegnati a garantirsi un posto, che pensano di privilegio, accanto a Lui. La risposta di Gesù, che appare inizialmente piuttosto enigmatica, ci apre a comprendere di cosa è fatto il cammino che cerchiamo di compiere con Lui, “servire e dare la vita”
È Paolo che questa domenica ci aiuta a capirne il significato:
Questa pagina del vangelo è molto umana!
Credo che tutti noi possiamo riconoscerci nei figli di Zebedeo …
Almeno una volta ci sarà capitato di pregare chiedendo a Gesù di fare qualcosa come la volevamo noi, di farci andare bene in un esame, di vincere una partita ecc …
Giacomo e Giovanni chiedono di sedere accanto a lui nella gloria, di avere quindi un posto privilegiato!
E questo voler raggiungere la gloria, l’essere stimati e ricordati credo sia estremamente umano come atteggiamento.
Gesù però ragiona proprio con un’altra mentalità, non umana, mette al primo posto chi serve, il sacrificio per gli altri, non la gloria …
Magari potremmo riuscire a ragionare in questo modo chiedendolo nella preghiera, chiedendo a Gesù di renderci simili a lui …
Ma nel mondo di oggi è una richiesta molto complicata e sconveniente da fare …
Sta a noi scegliere!
A seguire le letture di questa domenica e gli avvisi del mese di ottobre.
In evidenza c’è oggi l’Inizio del Catechismo parrocchiale con il Mandato ai Catechisti
A tutti, buona settimana!
17 Ottobre – XXIX Domenica per annum
Dal libro del profeta Isaìa (53,10-11)
Al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore. Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà le loro iniquità.
Salmo Responsoriale (dal salmo 32) – Rit.: Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.
Dalla lettera agli Ebrei (4,14-16)
Fratelli, poiché abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso i cieli, Gesù il Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della fede. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno.
Dal Vangelo secondo Marco (10,35-45)
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Papa Francesco – Angelus – 21 ottobre 2018
L’odierna pagina evangelica (cfr Mc 10,35-45) descrive Gesù che, ancora una volta e con grande pazienza, cerca di correggere i suoi discepoli convertendoli dalla mentalità del mondo a quella di Dio. L’occasione gli viene data dai fratelli Giacomo e Giovanni, due dei primissimi che Gesù ha incontrato e chiamato a seguirlo. Ormai hanno fatto parecchia strada con Lui e appartengono proprio al gruppo dei dodici Apostoli. Perciò, mentre sono in cammino verso Gerusalemme, dove i discepoli sperano con ansia che Gesù, in occasione della festa di Pasqua, instaurerà finalmente il Regno di Dio, i due fratelli si fanno coraggio, si avvicinano e rivolgono al Maestro la loro richiesta: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra» (v. 37).
Gesù sa che Giacomo e Giovanni sono animati da grande entusiasmo per Lui e per la causa del Regno, ma sa anche che le loro aspettative e il loro zelo sono inquinati, dallo spirito del mondo. Perciò risponde: «Voi non sapete quello che chiedete» (v. 38). E mentre loro parlavano di “troni di gloria” su cui sedere accanto al Cristo Re, Lui parla di un «calice» da bere, di un «battesimo» da ricevere, cioè della sua passione e morte. Giacomo e Giovanni, sempre mirando al privilegio sperato, dicono di slancio: sì, «possiamo»! Ma, anche qui, non si rendono veramente conto di quello che dicono. Gesù preannuncia che il suo calice lo berranno e il suo battesimo lo riceveranno, cioè che anch’essi, come gli altri Apostoli, parteciperanno alla sua croce, quando verrà la loro ora. Però – conclude Gesù – «sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato» (v. 40). Come dire: adesso seguitemi e imparate la via dell’amore “in perdita”, e al premio ci penserà il Padre celeste. La via dell’amore è sempre “in perdita”, perché amare significa lasciare da parte l’egoismo, l’autoreferenzialità, per servire gli altri.
Gesù poi si accorge che gli altri dieci Apostoli si arrabbiano con Giacomo e Giovanni, dimostrando così di avere la stessa mentalità mondana. E questo gli offre lo spunto per una lezione che vale per i cristiani di tutti i tempi, anche per noi. Dice così: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti» (v. 42-44). È la regola del cristiano. Il messaggio del Maestro è chiaro: mentre i grandi della Terra si costruiscono “troni” per il proprio potere, Dio sceglie un trono scomodo, la croce, dal quale regnare dando la vita: «Il Figlio dell’uomo – dice Gesù – non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti» (v. 45).
La via del servizio è l’antidoto più efficace contro il morbo della ricerca dei primi posti; è la medicina per gli arrampicatori, questa ricerca dei primi posti, che contagia tanti contesti umani e non risparmia neanche i cristiani, il popolo di Dio, neanche la gerarchia ecclesiastica. Perciò, come discepoli di Cristo, accogliamo questo Vangelo come richiamo alla conversione, per testimoniare con coraggio e generosità una Chiesa che si china ai piedi degli ultimi, per servirli con amore e semplicità. La Vergine Maria, che aderì pienamente e umilmente alla volontà di Dio, ci aiuti a seguire con gioia Gesù sulla via del servizio, la via maestra che porta al Cielo.
Calendario parrocchiale
Sabato 16 | ore 16:30 Inizio Anno Catechistico con Mandato ai Catechisti |
Domenica
17 ottobre |
XXIX Domenica del Tempo Ordinario
“Il Figlio dell’uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti” nella Messa delle ore 10:30 Battesimo di Leonardo ore 16:00 Incontro della Fraternità Secolare dei Servi di Maria |
Lunedì 18 | San Luca, evangelista – Festa |
Venerdì 22 | Dedicazione della chiesa parrocchiale – Solennità
ore 20:30 Primo incontro del Corso di Preparazione al Matrimonio |
Sabato 23 | Dedicazione della chiesa metropolitana – Festa
ore 11:00 Battesimo di Matilde ore 16:30 Riprende la Messa prefestiva rivolta in particolare ai fanciulli del Catechismo ed ai loro familiari |
Domenica
24 ottobre |
XXX Domenica del Tempo Ordinario
“Rabbunì, che io veda di nuovo!” |
Martedì 26 | Beato Giovannangelo Porro, OSM |
Giovedì 28 | Santi Simone e Giuda, apostoli – Festa |
Venerdì 29 | ore 20:30 Confessioni per i Cresimandi e le loro famiglie |
Nella notte tra sabato e domenica | Ritorna l’ora solare, le lancette vengono portate indietro di un’ora: le messe serali, feriali e festive, saranno celebrate alle ore 18:00 |
Domenica
31 ottobre |
XXXI Domenica del Tempo Ordinario
“Amerai il Signore tuo Dio. Amerai il prossimo tuo” ore 10:00 Messa con amministrazione della Cresima non ci sarà la Messa delle ore 10:30 |