Carissimi, con questa domenica, la Domenica delle Palme, entriamo nella settimana centrale per i credenti, la Settimana Santa, nella quale i Riti liturgici ci faranno prendere parte agli ultimi eventi della vita di Gesù, a cominciare dall’ingresso messianico di Gesù a Gerusalemme, passando per le celebrazione della “Cena” insieme agli apostoli (che noi in qualche modo anticiperemo con i 3 giorni di Adorazione Eucaristica), alla passione e morte sulla Croce, per culminare nel ritrovamento della tomba vuota e nel successivo ripetersi di incontri di Gesù risorto con le donne ed i discepoli
Nel Foglietto allegato trovate come al solito i testi delle diverse letture e l’omelia di papa Francesco di domenica 24.3.2013 in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù oltre agli Avvisi relativi alla Settimana Santa ed al Triduo Pasquale.
Continua poi la preghiera e la mobilitazione per quanto sta accadendo in Ucraina e la risposta che anche la comunità budriese vuole dare: è riportato il consueto aggiornamento di don Gabriele su come partecipare con l’accoglienza ed il sostegno, economico o del proprio tempo.
Ricordiamo la Serata di approfondimento sul conflitto in Ucraina di lunedì 11 aprile alle ore 21 nel Teatrino parrocchiale di San Lorenzo.
Buona domenica e buona settimana.
10 aprile – Domenica delle Palme – Commemorazione dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme
Dal Vangelo secondo Luca (19,28-40)
In quel tempo, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: “Perché lo slegate?”, risponderete così: “Il Signore ne ha bisogno”».
Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché slegate il puledro?». Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno». Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo:
«Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!».
Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». Ma egli rispose: «Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre». Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!». Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». Ma egli rispose: «Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».
Celebrazione Eucaristica
Dal libro del profeta Isaia (50,4-7)
Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo, perché io sappia indirizzare una parola allo sfiduciato. Ogni mattina fa attento il mio orecchio perché io ascolti come i discepoli. Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato
indietro. Ho presentato il mio dorso ai flagellatori, le mie guance a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto svergognato, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare confuso.
Dal Salmo 21 Rit.: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Dalla lettera ai Filippesi (2,6-11)
Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre.
Dal Vangelo secondo Luca (23,1-49) forma breve
Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Luca
– Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna
In quel tempo, tutta l’assemblea si alzò; condussero Gesù da Pilato e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che metteva in agitazione il nostro popolo, impediva di pagare tributi a Cesare e affermava di essere Cristo re». Pilato allora lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla: «Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna». Ma essi insistevano dicendo: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea, fino a qui». Udito ciò, Pilato domandò se quell’uomo era Galileo e, saputo che stava sotto l’autorità di Erode, lo rinviò a Erode, che in quei giorni si trovava anch’egli a Gerusalemme.
– Erode con i suoi soldati insulta Gesù
Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto. Da molto tempo infatti desiderava vederlo, per averne sentito parlare, e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo interrogò, facendogli molte domande, ma egli non gli rispose nulla. Erano presenti anche i capi dei sacerdoti e gli scribi, e insistevano nell’accusarlo. Allora anche Erode, con i suoi soldati, lo insultò, si fece beffe di lui, gli mise addosso una splendida veste e lo rimandò a Pilato. In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici tra loro; prima infatti tra loro vi era stata inimicizia.
– Pilato abbandona Gesù alla loro volontà
Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, le autorità e il popolo, disse loro: «Mi avete portato quest’uomo come agitatore del popolo. Ecco, io l’ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in quest’uomo nessuna delle colpe di cui lo accusate; e neanche Erode: infatti ce l’ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciò, dopo averlo punito, lo rimetterò in libertà». Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «Togli di mezzo costui! Rimettici in libertà Barabba!». Questi era stato messo in prigione per una rivolta, scoppiata in città, e per omicidio. Pilato parlò loro di nuovo, perché voleva rimettere in libertà Gesù. Ma essi urlavano: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!». Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte. Dunque, lo punirò e lo rimetterò in libertà». Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso, e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta venisse
eseguita. Rimise in libertà colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e he essi richiedevano, e consegnò Gesù al loro volere. – Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me
Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadete su di noi!”, e alle colline: “Copriteci!”. Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?». Insieme con lui venivano condotti a morte anche altri due, che erano malfattori.-
– Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno
Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno». Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte.
– Costui è il re dei Giudei
Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
– Oggi con me sarai nel paradiso
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
– Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito
Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò.
(Qui si genuflette e si fa una breve pausa)
Visto ciò che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: «Veramente quest’uomo era giusto». Così pure tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti, e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, stavano da lontano a guardare tutto questo.
Papa Francesco
Estratto dall’Omelia del 24.3.2013 – Giornata Mondiale della Gioventù
L’Omelia completa è al link: https://www.vatican.va/gmg/documents/gmg_2013_it.html
… Perché Gesù entra in Gerusalemme, o forse meglio: come entra Gesù in Gerusalemme? La folla lo acclama come Re. E Lui non si oppone, non la fa tacere (cfr Lc 19,39-40). Ma che tipo di Re è Gesù? Guardiamolo: cavalca un puledro, non ha una corte che lo segue, non è
circondato da un esercito simbolo di forza. Chi lo accoglie è gente umile, semplice, che ha il senso di guardare in Gesù qualcosa di più; ha quel senso della fede, che dice: Questo è il Salvatore. Gesù non entra nella Città Santa per ricevere gli onori riservati ai re terreni, a chi ha
potere, a chi domina; entra per essere flagellato, insultato e oltraggiato, come preannuncia Isaia nella Prima Lettura (cfr Is 50,6); entra per ricevere una corona di spine, un bastone, un mantello di porpora, la sua regalità sarà oggetto di derisione; entra per salire il Calvario carico
di un legno.
E allora ecco la seconda parola: Croce.
Gesù entra a Gerusalemme per morire sulla Croce. Ed è proprio qui che splende il suo essere Re secondo Dio: il suo trono regale è il legno della Croce! Penso a quello che Benedetto XVI diceva ai Cardinali: Voi siete principi, ma di un Re crocifisso. Quello è il trono di Gesù. Gesù
prende su di sé… Perché la Croce? Perché Gesù prende su di sé il male, la sporcizia, il peccato del mondo, anche il nostro peccato, di tutti noi, e lo lava, lo lava con il suo sangue, con la misericordia, con l’amore di Dio. Guardiamoci intorno: quante ferite il male infligge all’umanità! Guerre, violenze, conflitti economici che colpiscono chi è più debole, sete di denaro, che poi nessuno può portare con sé, deve lasciarlo.
Mia nonna diceva a noi bambini: il sudario non ha tasche. Amore al denaro, potere, corruzione, divisioni, crimini contro la vita umana e contro il creato! E anche – ciascuno di noi lo sa e lo conosce – i nostri peccati personali: le mancanze di amore e di rispetto verso Dio,
verso il prossimo e verso l’intera creazione. E Gesù sulla croce sente tutto il peso del male e con la forza dell’amore di Dio lo vince, lo sconfigge nella sua risurrezione. Questo è il bene che Gesù fa a tutti noi sul trono della Croce. La croce di Cristo abbracciata con amore mai
porta alla tristezza, ma alla gioia, alla gioia di essere salvati e di fare un pochettino quello che ha fatto Lui quel giorno della sua morte. …
Emergenza Ucraina
Dall’incontro settimanale di aggiornamento con le famiglie che accolgono i profughi:
1) non si riscontra un aumento significativo di presenze oltre quelle già segnalate nelle settimane precedenti
2) si stanno concludendo le vaccinazioni per cui i bimbi iniziano ad essere inseriti nelle scuole pubbliche; da segnalare l’alto gradimento della possibilità che la scuola ha dato ai ragazzi di collegarsi in DAD con i loro insegnanti per mantenere i rapporti con la scuola ucraina e nel contempo inserirsi nella scuola italiana
3) sono iniziati gli inserimenti in diverse attività sportive messe a disposizione dalle varie polisportive
4) c’è stata una valutazione positiva sul lavoro di coordinamento svolto dai Servizi Sociali di Budrio a differenza di altre realtà territoriali limitrofe
5) con le offerte raccolte la Caritas ha acquistato buoni-spesa che nei prossimi giorni verranno distribuiti ai nuclei familiari dei profughi; continua la distribuzione settimanale di generi alimentari, mentre è momentaneamente sospesa la raccolta
6) continua la raccolta di offerte da utilizzare per le necessità dei profughi ospitati a Budrio nel C.C. della Parrocchia di san Lorenzo di Budrio – Caritas IBAN IT 86Z0707236640000000190889 (modificato per motivi tecnici)
7) Domenica 10 aprile nel cortile della chiesa delle Creti all’interno del progetto Oasi si svolgerà una merenda per creare opportunità di socializzazione tra i profughi e le famiglie ospitanti
8) lunedì 11 aprile, alle ore 21, nel teatrino della parrocchia di s. Lorenzo, incontro pubblico, promosso dalla Zona Pastorale di Budrio, sulla Guerra in Ucraina, condotto da un esperto in storia dell’Europa orientale, il prof. Privitera docente alla facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna
Un caro saluto
don Gabriele
Calendario parrocchiale
Sabato 9 – ore 15:00 Confessione dei ragazzi della V elementare e Incontro con i genitori
– ore 16:30 Santa Messa con i bambini del catechismo preceduta dalla Benedizione dell’ulivo
– ore 18:30 Vespri
– ore 19:00 Messa Vespertina preceduta dalla Benedizione dell’ulivo
SETTIMANA SANTA
Domenica 10 Aprile – Domenica delle Palme e della Passione del Signore “Benedetto Colui che viene nel nome del Signore”
– ore 10,15 p.zza Antonio da Budrio: Benedizione dell’Ulivo, segue processione (vie Garibaldi e Bissolati) fino alla Chiesa di S.Lorenzo
– ore 10:30 Santa Messa
Quarantore di Adorazione Eucaristica
Lunedì 11 Martedì 12 Mercoledì 13 |
ore 8:00 Lodi, ore 8:30 Messa, Esposizione ed Adorazione continua ore 12:00 Ora Sesta ore 18:15 Vespri cantati, Benedizione Eucaristica e Reposizione ore 19:00 Messa |
Martedì 12 – ore 20:30 Celebrazione penitenziale con possibilità di accostarsi al sacramento della Riconciliazione
TRIDUO PASQUALE
Sacramento della Riconciliazione
Nei giorni del Triduo di Adorazione Eucaristica, al mattino ci sarà sempre un presbitero a disposizione per le Confessioni, mentre il pomeriggio si potrà richiederne la presenza suonando il campanello davanti all’Ufficio parrocchiale.
Mercoledì 13 ore 17:30 in Cattedrale a Bologna, Messa Crismale
Giovedì 14 Giovedì Santo – “Li amò sino alla fine”
– ore 8:00 Lodi
– ore 20:30 Messa in Coena Domini con rito della Lavanda dei piedi e Benedizione delle uova pasquali
Venerdì 15 Venerdì Santo – “Passione del Signore”
– ore 8:00 Lodi, ore 15:00 Via Crucis
– ore 20:30 Celebrazione della Passione del Signore
Sabato 16 Sabato Santo
– ore 8:00 Lodi, ore 8:30 l’Ora della Madre
Notte di Pasqua “Perché cercate tra i morti Colui che è vivo?”
– ore 21:00 Veglia Pasquale nella Notte Santa
Domenica 17 aprile – Giorno della Pasqua di Risurrezione – “Egli doveva risuscitare dai morti”
Messe ore 8:00, 9:00 (Olmo), 10:30, 11:15 (Creti), 19:00
Lunedì 18 Lunedì dell’Angelo
Messe ore 8:00, 10:30, 19:00