Quaresima “tempo di Grazia”, occasione propizia per rinvigorire la nostra fede, tornare a sperare e incarnare la carità.
Rinnoviamo la nostra fede, attingiamo a Lui fonte della salvezza e riceviamo a cuore aperto l’amore di Dio che ci trasforma in fratelli e sorelle in Cristo.
Tempo per sperare, per tornare a rivolgere lo sguardo alla pazienza di Dio, che continua a prendersi cura della sua Creazione, mentre noi l’abbiamo spesso maltrattata. Nella preghiera silenziosa, la speranza ci viene donata come luce interiore, che illumina sfide e scelte della nostra missione: ecco perché è fondamentale raccogliersi per pregare e incontrare, nel segreto, il “Padre della tenerezza”.
Tempo di carità, vissuta sulle orme di Cristo, nell’attenzione e nella compassione verso ciascuno, anche se ci costa. La carità si rallegra nel veder crescere l’altro, ma soffre quando l’altro si trova nell’angoscia: solo, malato, senzatetto, disprezzato, nel bisogno…
La carità è dono che dà senso alla nostra vita e ci fa vedere nel “bisognoso” non una persona “anonima” ma un nostro amico, un fratello, uno “come noi”.
Il poco, se condiviso con amore, non finisce mai, ma si trasforma in riserva di vita e di felicità.
Viviamo questa quaresima che ci è donata come percorso di conversione, preghiera e condivisione dei nostri beni, riappropriamoci nella nostra memoria comunitaria e personale, della fede che viene da Cristo vivo, della speranza animata dal soffio dello Spirito e dell’amore la cui fonte inesauribile è il cuore misericordioso del Padre”.
VI Domenica T.O