L’angoscia davanti al nulla!
L’angoscia è quel sentimento che avvertiamo quando abbiamo perso ogni speranza, quando tutto ci sembra finito, quando abbiamo l’impressione che non ci sia più tempo.
Non si tratta della paura che possiamo provare nei confronti di un nemico o di un ostacolo, l’angoscia è in un certo senso molto più subdola, per questo è più difficile da affrontare.
Come presenta anche il Vangelo, l’angoscia ci prende quando abbiamo perso i nostri punti di riferimento, ci sentiamo smarriti, non riusciamo più a orientarci.
È interessante poi, come Gesù descriva questo tempo attraverso l’assenza degli elementi che permettono di regolare e ordinare la vita: il sole, la luna, le stelle.
– il Sole perché ci permette di capire in quale parte del mondo e in quale momento del giorno ci troviamo;
– la luna perché ci consente di riconoscere in quale momento dell’anno ci troviamo, se ci pensiamo per gli antichi era un riferimento importante per decidere i momenti adatti per semina, raccolto…;
– le stelle perché erano punto di riferimento per chi viaggiava nella notte.
Ma se questi riferimenti vengono meno, l’esistenza dell’uomo diventa un caos: veniamo riportati all’inizio, prima della creazione.
Ma come Dio ha messo ordine in principio, tornerà a farlo nuovamente anche nelle nostre vite caotiche e angosciate. Questa è la speranza che vince l’angoscia!
Gesù parlando della fine, allude innanzitutto alla sua fine: la sua passione è la conseguenza del tradimento, dell’impazienza, della paura e dell’invidia umana. L’umanità cancella il suo punto di riferimento fondamentale: siamo tentati e spinti a eliminare Dio dalla nostra vita!
In questo tempo di angoscia che si presenta nella nostra vita personale e sociale, Gesù ci invita a cercare sempre i segni di speranza. Segni flebili a volte impercettibili, proprio come il ramo del fico che cresce: non fa rumore, ma si trasforma delicatamente, ed entra con discrezione nella storia.
Così è anche la presenza di Dio nella nostra vita!
Quando tutto sembra venire meno, quando la vita è travolta dall’angoscia, occorre tornare a guardare e ascoltare: come il ramo del fico cresce silenziosamente, così la Parola di Dio non passa, ma feconda progressivamente la terra.
Ecco che come l’angoscia ci può invadere da un momento all’altro, (non sappiamo né il giorno né l’ora) ogni volta possiamo ritrovare la speranza: Dio tornerà a mettere ordine… e quest’azione di Dio si chiama giustizia.
Chiediamoci allora: in quali situazioni ho sperimentato l’angoscia? Come l’ho affrontata? Cosa vuol dire per me in questo momento osservare il ramo del fico?
XXXIII_Tempoordinario_2024