Foglietto settimanale dal 19 al 26 Gennaio 2025 – II Domenica T.O. – Anno C

Esauriti! Quando finisce la forza per andare avanti

(Is 62,1-5   Sal 95   1Cor 12,4-11   Gv 2,1-11)

 

Oggi più che mai, sposarsi è diventata una scelta molto coraggiosa, un “giocarsi la vita” sulla parola di un altro, un altro che può cambiare, tradire, morire ma anche decidere di andarsene.

Rinunciare all’integrità del proprio spazio, lasciando che un altro vi entri con le sue ragioni, le sue peculiarità, le sue idee… un altro che mi ricorda continuamente che non ci sono solo io.

Solo se comprendiamo la radicalità del dono che deve forgiare ogni relazione coniugale, possiamo comprendere perché Dio si presenti costantemente come sposo di Israele e sposo dell’umanità.

Purtroppo in questa festa di nozze viene a mancare il vino, essenziale in un momento gioioso come deve essere il matrimonio.

Questa mancanza può farci ipotizzare tante cose, una che fosse una coppia povera con poche possibilità, ma non è nemmeno sbagliato pensare ad una coppia molto amata e accogliente, alla cui festa tutti volevano partecipare… e nella vita sappiamo che quando doni generosamente tutto quello che hai… alla fine ti ritrovi senza niente.

Ma è proprio possibile che questi sposi non si siano accorti che il vino era finito?

Anche noi molte volte rischiamo di essere travolti dagli eventi, diventando incapaci di realizzare quello che sta avvenendo attorno a noi.

Incoraggiante però è vedere lo sguardo di Maria che si posa su questa mancanza, se ne fa partecipe e intercede presso il Figlio.

Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».

Non è ancora l’ora della rivelazione piena di Gesù, (per Giovanni sarà sulla croce dove potremo contemplare la pienezza dell’amore di Dio), ma è certamente uno di quei momenti in cui Dio ci fa vedere qualcosa di lui. Non è l’Ora suprema, ma è anch’essa un’ora significativa.

Nel Vangelo di Giovanni queste sono inoltre le uniche parole di Maria, parole semplici, ma non facili da vivere perché a volte quello che Gesù ci chiede sembra illogico o poco comprensibile; come avranno reagito i servi davanti alla richiesta di Gesù di riempire le anfore con acqua, visto che quello che mancava era il vino?

Sei anfore di pietra per richiamare il cuore dell’uomo, spesso indurito e vuoto! Sei Anfore usate per le abluzioni e ormai senz’acqua, immagine di un culto non più capace di donare vita, come a volte è la nostra partecipazione abitudinaria all’Eucaristia che si trasforma in una religiosità vuota, sterile, spenta incapace di generare gli altri alla vita di fede.

Oggi l’evangelista Giovanni vuole presentarci Gesù come lo Sposo vero, colui che provvede al vino, un vino eccellente, immagine del suo sangue e della sua vita totalmente donata per l’umanità.

 

Chiediamoci allora: in questo momento mi manca qualcosa nella mia vita? Faccio quello che il Signore mi chiede anche quando non ne comprendo bene il motivo?

II_Tempo_Ordinario

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