Foglietto settimanale dal 24 al 31 Dicembre 2023 – IV domenica di Avvento

Non è andata come pensavo…ma a volte è meglio così!

Fin da piccoli ci insegnano a fare del nostro meglio per costruirci un futuro, che il nostro impegno porterà certamente dei risultati…, ma anche che la fortuna, il caso o gli eventi della vita possono ribaltare le situazioni portando a finali inaspettati.

Persino il Re Davide, si era convinto che il futuro fosse nelle sue mani. Sebbene raccolto da fanciullo da Dio mentre pascolava il gregge di suo padre Iesse (2 Sam 7,8), si propone di costruire una dimora per proteggere l’Arca segno della presenza di Dio, magari con l’intenzione di ricambiare la protezione che Dio gli aveva concesso ma forse come la storia ci insegna, a seguito di accadimenti fortunati e inimmaginabili, essere invasi da deliri di onnipotenza e sentirsi autorizzati a manipolare la realtà.

Luca invece attraverso la figura di Maria ci presenta il modo con cui Dio guida la storia: a differenza di Davide che si ritiene presuntuosamente responsabile del destino di Dio, Maria si mette a disposizione di Dio, lascia che sia Lui il protagonista della storia «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola», Maria mette la sua vita nelle mani di Dio.

È Dio il Signore della storia, è la sua Parola che arriva e opera dove sembra impossibile, infatti è da Nazareth “città da dove sembra non possa venire nulla di buono” che parte il suo messaggio.

Parola che non risuona nel Tempio, (vedi Zaccaria che però non l’ha accolta), ma in una umile casa, a una fanciulla insignificante.

L’Annunciazione, come la nascita di Gesù non sono racconti “fantastici” ma sono Parola/Avvenimento che entrano pienamente dentro la storia e spaventano per le conseguenze che potrebbero avere. Per Maria, dire “sì” a Dio significa rischiare la vita, essere rifiutata, ripudiata, persino lapidata, ma lei si fida anche se non tutto è chiaro, si lascia avvolgere dall’ombra di Dio.

Dio trasforma l’impossibile in possibile e attraverso Elisabetta (nome che richiama la promessa di Dio) che è sterile, vuole annunciare a tutte le persone che si considerano inutili, che ritengono di non portare nessun frutto nella loro vita, che Dio viene per loro, che non c’è nessuna terra agli occhi di Dio che non possa diventare feconda.

Elisabetta al sesto mese di gravidanza, ci dice che Dio sta già operando silenziosamente nella storia. E’ forse questo un rimando al sesto giorno della creazione, giorno in cui viene creato Adamo: in quel sesto mese, viene creato in Maria il nuovo Adamo, Gesù, il Salvatore.

Sebbene ci possa sembrare di vivere in un tempo in cui gli ambiziosi prevalgono, che Dio abbia smesso di operare nella storia la liturgia ci invita a credere con forza che Dio sta già operando silenziosamente nella storia dell’umanità anche laddove sembra impossibile.

Chiediamoci allora: Mi ritrovo di più nella figura di Davide o in quella di Maria? Come esprimo la mia disponibilità e la fiducia in Dio?

IVAvvento_2023

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