Foglietto settimanale dal 9 al 16 Marzo 2025 – I Domenica di Quaresima – Anno C

Domani è un’altra prova: la vita che ci svela

(Dt 26,4-10   Sal 90   Rm 10,8-13   Lc 4,1-13)

 

 

La vita mette continuamente alla prova: situazioni in cui dobbiamo scegliere, o esperienze di sofferenza e di male, momenti della vita in cui è facile mettere in discussione la nostra fiducia in Dio. E anche quando abbiamo la possibilità di donare noi stessi, il nostro tempo, il nostro amore, la decisione non è semplice, perché sembra di perdere qualcosa di noi senza… avere niente in cambio!

Tutta la vita è dunque una prova, una “tentazione”, come leggiamo nel Vangelo questa domenica. Tentazione (peirazo) che vuol dire far venir fuori: la vita è dunque una prova una tentazione, perché continuamente “veniamo fuori” per quello che siamo, e per le scelte che operiamo.

Nel Vangelo di oggi, Gesù è chiamato a scegliere chi vuole essere. Luca pone volutamente l’episodio delle tentazioni, tra il battesimo di Gesù e l’inizio del suo ministero a Nazareth: se col battesimo Gesù riceve la missione dal Padre, nel “tempo delle tentazioni” Gesù si prepara a intraprendere il suo ministero.

Con le scelte e le risposte date al tentatore, Gesù svela quale Messia vuole essere, e fa chiarezza sulle infinite attese diverse e ambigue, che serpeggiano nel popolo.

Ma spesso anche noi siamo circondati da attese diverse che altri hanno su di noi e diventa assolutamente necessario fermarsi per decidere di noi stessi e non venirne travolti.

Gesù, spinto dallo Spirito Santo nel deserto, ha bisogno di prendere le distanze e riconoscere quello che c’è nel suo cuore, e seguendo il suo esempio anche le nostre azioni non saranno casuali, impulsive, ma bensì consapevoli e meditate.

Quaranta giorni, rimando ai quarant’anni passati nel deserto dal popolo di Israele, tempo prezioso perché il deserto non era stato solo un tempo di paure e di tradimenti, ma è stato soprattutto un’esperienza di profonda intimità con Dio.

Non dimentichiamoci poi che “quaranta” nella cultura ebraica richiama il tempo di una vita piena, cioè di una vita vissuta nella sua pienezza, vita che dall’inizio alla fine, interpella tutti noi su chi vogliamo veramente essere.

Tre momenti di tentazione che rappresentano tre atteggiamenti significativi della nostra relazione con noi stessi, con gli altri e con Dio.

Prima tentazione: la fame. I momenti di prova accompagnano sempre la nostra vita, come il mangiare, non è un caso che il primo peccato, di Adamo, riguardava il mangiare. Ma se Adamo decide pensando al suo interesse personale e immediato, Gesù sceglie di prendere le distanze. Dopo quaranta giorni di digiuno è scontato avere fame, e Gesù ha il potere di trasformare le pietre in pane, ma quel potere non gli è dato per il suo interesse, ma per sfamare gli altri.

Purtroppo la tentazione di approfittarsi del potere piccolo o grande che sia, abita in tutti; Gesù ci insegna a rifiutare la logica del privilegio e la tentazione di pensare prima di tutto a noi stessi.

Seconda tentazione: pensare di fare il male a fin di bene, molto in auge oggigiorno. Quando ci alleiamo con il male, mascherandolo come una mezza bugia, non è mai cosa buono perché prima o poi, emergerà con tutto il suo veleno. Gesù vuole arrivare all’umanità attraverso la logica della croce, che è la logica dell’umiliazione.

Terza tentazione: il bisogno di essere rassicurati. Il Nemico chiede a Gesù di buttarsi dal pinnacolo del Tempio, perché se è vero che Dio lo ama, non lo lascerà cadere… quando viviamo il silenzio di Dio, o la sua apparente assenza, anche noi siamo tentati di metterlo alla prova. Gesù ci insegna a essere figli adulti, che portano nel cuore la certezza di essere amati: quando sarà opportuno o necessario, Dio ci sarà!

“Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.”

Come per Gesù è anche per noi: la tentazione ritorna soprattutto nei momenti in cui siamo più deboli, quello è il tempo fissato.

Per Gesù la tentazione ritornerà nell’orto degli ulivi, nell’agonia, sulla croce, quando tutto sembra perduto. E non a caso, ritorna con la tentazione dell’auto-salvezza: salvati! Pensa prima a te! e lo stesso capita a noi quando nelle difficoltà, siamo tentati a pensare prima di tutto a noi stessi.

Gesù invece ci insegna ad abbandonandoci con fiducia nelle braccia del Padre.

 

Chiediamoci allora: Cosa viene fuori di me se guardo alle mie scelte di vita? Come agisce la tentazione nella mia vita?

I_Quaresima

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