Vi propongo questa piccola meditazione.
Ecco un pezzettino del brano evangelico di oggi:
«Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà».
Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo.
Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra.
Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza.
Gli apostoli erano lontani da Gesù ma sentivano, infatti si addormentano per la “tristezza”…
A questo proposito la lettera agli ebrei attesta che “nei giorni della sua vita terrena egli (Gesù) offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte” (Eb 5,7)
Luca parla di “lotta” e “sangue”.
La lettera parla di “forti grida e lacrime”…
Donne, che cosa vi fanno venire in mente queste parole??
Il parto…
Giovanni nel suo vangelo mette in bocca a Gesù queste parole per spiegare in un’immagine la risurrezione:
“La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell’afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo” (Gv 16,21)
Torniamo al vangelo di Luca.
“Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli…”
Quel “rialzatosi” indica che l’uomo nuovo è nato.
L’uomo che ama, che perdona senza giudicare, che riconcilia, che si affida al Padre, che ama sino alla fine, che ama con passione, che non ha più paura di nulla, che è disposto a fare la volontà del Padre… continuate la lista meditando voi stessi il vangelo della Passione…
A partire da oggi inizia una grande settimana, partecipiamo con grande amore a tutti i momenti liturgici che la Chiesa, Madre ci propone perché possiamo rinascere, uomini nuovi salvati da Gesù, figli del Padre, animati dallo Spirito.
P.Roberto – comunità di Villaregia di Vedrana