Le uova come simbolo pasquale hanno origini molto antiche, legate soprattutto alla primavera, come stagione feconda. L’uovo rappresenta la Pasqua nel mondo intero: dipinto, intagliato, di terracotta e di carta pesta. Quelle colorate hanno origini molto più antiche rispetto a quelle di cioccolato. Le uova, infatti, per la loro forma e sostanza molto particolare, hanno sempre rivestito un ruolo unico, quello del simbolo della vita, ma anche del mistero.
Nella tradizione cristiana, l’uovo è il simbolo della Resurrezione: il guscio rappresenta la tomba di Cristo dalla quale esce un essere vivente.
Dipingere e decorare le uova durante il periodo pasquale e donarne uno colorato era sinonimo di auguri e buoni auspici.
Ogni cultura ha sviluppato un proprio modo di decorare le uova. A volte si usano le uova sode, colorate con colori vegetali e alimentari se si intende mangiarle. Oppure si svuotano facendo un forellino con un ago ad ogni estremo dell’uovo, così si usa soltanto il guscio. In Grecia si usa scambiarsi uova rosse in onore del sangue di Cristo. In Germania e Austria si regalano uova verdi il Giovedì Santo. In Armenia si usa dipingere le uova con immagini di Gesù, della Madonna o con scene della Passione. Nei paesi dell’Europa orientale si utilizzano motivi stilizzati geometrici bicolore: blu e bianco, rosso e bianco… Una tecnica antica per decorare le uova consiste nell’attaccare piccole piante e foglie intorno alle uova e nel bollirle con colori vegetali. Staccando le piante, sul guscio rimangono delle impronte più chiare.
Nella Chiesa di San Lorenzo di Budrio, Giovedì Santo al termine della celebrazione serale e nel giorno di Pasqua al termine di tutte le messe sarà possibile ricevere la benedizione delle proprie uova.